Nostalgia fascista: da Fiamma Negrini a Fabio Barsanti di CasaPound
Il caso che ha destato più clamore è stato quello della vittoria di Fiamma Negrini col movimento “Fasci italiani del lavoro”, che l’ha portata, a soli 20 anni, nel consiglio comunale di Sermide e Felonica, in provincia di Mantova. Già ribattezzata “la fascista sexy”, la figlia del “camerata” Claudio Negrini, 61 anni, ha incassato più del 10% delle preferenze. Il che ha fatto sbroccare la Presidente della Camera Laura Boldrini, la quale ha ricordato come la Costituzione vieti la formazione di partiti neofascisti. Eppure, non è la prima volta che il movimento si presenta alle elezioni. Il successo, come riporta Libero, è proprio da ascrivere al programma del movimento: “Riorganizzazione della macchina comunale. Ridare slancio all’agricoltura. Uso degli autovelox a fine educativo e non vessatorio”. E ancora: “Ritorno immediato alle precedenti modalità veicolari dell’argine del Po”. Infatti, vuole permettere alle auto di tornare a viaggiare dove vogliono far sorgere una pista ciclabile di fianco al fiume. Una pista ciclabile, che a Sermide e Felonica, non vuole nessuno o quasi. Temi popolari, che guardano al sentimento della gente. E’ così sbagliato?
A Lucca, invece, sempre Libero ricorda la vittoria del 36enne Fabio Barsanti di CasaPound, ha fatto il botto: le tartarughe frecciate, sono entrate nel consiglio comunale di un capoluogo di provincia. Lealtà e Azione, associazione nata nel milanese, dopo la prima sortita nei consigli circoscrizionali di Milano – con un eletto nelle file della Lega Nord – ha bissato a Monza, dove è stato eletto come primo in lista un consigliere comunale candidato con Forza Italia.
Gli altri movimenti neofascisti
Ma i movimenti neofascisti sono diversi. Oltre ai già citati e ai già noti CasaPound e Forza Nuova, a Roma si registra la nascita di Patria, un soggetto romano, nato attorno alla storica sezione Msi di via Ottaviano. Un movimento impegnato nella promozione e nella difesa dei valori identitari dell’Europa. E parlando di Msi, non si possono scordare i diversi tentativi di rifondazione del Movimento sociale italiano. Come il Movimento sociale Fiamma-Tricolore, il più famoso, messo in piedi dall’ex fondatore del Centro studi Ordine Nuovo Pino Rauti, il più celebre dei tentativi. Da quell’esperienza sono poi nate la Fiamma Tricolore guidata da Attilio Carelli e il Movimento Idea Sociale, presieduto dallo stesso Rauti fino alla sua scomparsa, e poi passato a Raffaele Bruno (ad oggi però quest’ultima esperienza politica ha raccolto solo risultati marginali).
Buche, trasporti, sicurezza? Macché, la priorità dei Comuni è revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini
Insomma, l’estrema destra avanza anche in Italia. E se fino a qualche mese fa veniva arginata dal Movimento cinque stelle, ora comincia a prendersi propri spazi importanti. I partiti anti-fascisti, più che demonizzarli dovrebbero puntare a batterli facendo cose concrete per il popolo.
Siccome c’è una commissione elettorale che valuta le carte delle liste che si candidano, compreso i simboli (es. se metti un simbolo di tipo religioso ti viene scartato), se sono state ammesse significa che rientravano nelle norme. O la commissione non va bene? Inutile lo stupore della Boldrini&Co. Se poi hanno preso pure voti e sono entrati, significa che una parte dell’elettorato ha ritenuto di sostenerle e gradisce i loro programmi (si allega pure il programma amministrativo). Della Boldrini&co se si va a votare in ottobre, o al massimo nella primavera prossima, non ne sentiremo più parlare e si ritirerà a vita privata.