Come non bastasse il Covid-19 contro il quale facciamo ancora i conti, sebbene, come l’anno scorso, arrivata l’estate, i media lo fanno andare in vacanza per far girare l’economia, dalla Slovenia è arrivata la febbre da topo.
Di virus trasmessi dagli animali all’uomo ce ne sono tanti ed alcuni hanno provocato non pochi problemi. Si ricorderanno la SARS o la MERS. Mentre sul Covid-19, che ufficialmente è stato trasmesso da un pipistrello all’uomo con l’intermediazione di un altro animaletto, il pandolino, ci sono seri dubbi che sia stato creato in laboratorio.
Ma ora circola insistente la notizia dell’arrivo in Italia anche della febbre da topo.
Cerchiamo di capire cos’è, quali sintomi provoca e quali rischi comporta la febbre da topo.
Febbre da topo cos’è
Cos’è la febbre da topo? Come riporta Libero, che cita il Corriere della Sera, si tratta di un virus trasmesso mediante feci e urina. L’uomo può essere contagiato attraverso l’inalazione del virus rilasciato dagli escrementi, toccando il terreno contaminato o più raramente con il morso del roditore.
La buona notizia però è che la febbre da topo non è però trasmissibile da uomo a uomo, ma solo da animale a uomo.
La malattia avrebbe colpito in questi primi 6 mesi del 2021 già 213 persone. Con un’impennata di casi però negli ultimi giorni. Non ci sono vittime, al massimo complicazioni che hanno indotto le persone a recarsi al pronto soccorso.
Febbre da topo sintomi
Quali sono i sintomi? Febbre alta, mal di testa, brividi, dolore all’addome, congiuntivite, rossore al viso, disturbi respiratori.
Dura solitamente da 2 a 4settimane, ma se trascurata può portare a gravi complicanze come emorragie e sindromi polmonari.
Come si cura
Non esiste un trattamento specifico o un vaccino (almeno per ora, ma se comincia a diffondersi Pfizer e co. non tarderanno a fiutare l’affare).
Le uniche cure adoperare sono a base di farmaci antivirali. Non è comunque mortale, salvo il caso in cui si trascuri totalmente la sintomatologia.