FDA darà documenti approvazione su vaccino Pfizer solo tra 55 anni

Introduzione

Mentre l’Italia si avvia alla terza dose per tutti gli Over 40, e la prima per gli under 11, tra proteste anti-Green pass e una Europa che comincia ad infiammarsi (vedi i violenti scontri a Rotterdam, e le manifestazioni in Austria o Francia), dalla FDA arriva altro ossigeno allo scetticismo intorno al vaccino anti-Covid19.

Infatti, un gruppo di oltre trenta professori e scienziati di università tra cui Yale, Harvard, Ucla e Brown (provenienti non solo dagli Usa, ma anche da Regno Unito, Germania, Danimarca, Australia e Canada) hanno chiesto al governo americano di condividere i dati su cui si è basato per autorizzare il vaccino Covid di Pfizer-Biontech. Appellandosi tra l’altro alla Freedom of Information Act (Foia) del 1967, legge che impone alle agenzie federali di rispondere alle richieste di informazioni entro 20 giorni lavorativi.

Se è vero che tali richieste non sono mai rapide, tanto che spesso i richiedenti sono costretti ad ingaggiare agguerrite battaglie legali, la FDA (Food and drug administration) ha risposto che occorrano ben 55 anni.

Vediamo i dettagli della vicenda.

Perché FDA chiede 55 anni per rilasciare documenti su vaccino Covid-19

Come riporta Il Fatto quotidiano, Il paradosso è che se il giudice federale concorderà i ricorrenti, Public Health e Medical Professionals for Transparency, avranno accesso ai dati nel 2076. Gli avvocati del Dipartimento di Giustizia che rappresentano la Fda giustificano questo lasso di tempo col fatto che la documentazione preveda una grossa mole di documenti: ben 329mila pagine.

I ricercatori che hanno avanzato la richiesta, ritengono giustamente che quelle informazioni potrebbero aiutare a rassicurare gli scettici sul vaccino e a fargli capire che il vaccino è davvero “sicuro ed efficace e, quindi, aumentare la fiducia nel vaccino Pfizer”.

La Fda, invece, asserisce che non possono essere rilasciati i documenti così come sono. Devono essere prima rivisti per oscurare “informazioni commerciali riservate e segreti commerciali di Pfizer e BioNTech e informazioni sulla privacy personale dei pazienti che hanno partecipato a studi clinici”.

Come ottenere documentazione da Pfizer sul vaccino?

La Fda propone in alternativa di rilasciare 500 pagine al mese su base continuativa. Anche perché la sezione distaccata che si occupa della revisione dei documenti conta solo 10 dipendenti e sta attualmente elaborando circa altre 400 richieste Foia. Ma come con quel che la multinazionale americana sta guadagnando da questa vicenda?! (ne ho parlato qui).

Chi tutela gli scienziati invece sostiene che la loro richiesta dovrebbe avere la massima priorità e che la Fda dovrebbe rilasciare tutto il materiale entro e non oltre il 3 marzo 2022.

Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Mark Pittman ha fissato una conferenza di programmazione per il 14 dicembre a Fort Worth per considerare la tempistica per l’elaborazione dei documenti.

Conclusioni

In effetti, pure rilasciando 500 pagine al mese, si tratterebbe di attendere praticamente 55 anni. Certo, quanto meno non occorrerà attendere mezzo secolo per ottenere il documento intero, ma lo conosceremmo a rate. Nel frattempo, però, sarà andato tutto in prescrizione, per quel che vale fare causa a queste multinazionali. Che godono di scudi legali e considerando inoltre che l’eventuale risarcimento, pure se ottenuto chissà dopo quanti anni, deve versarlo lo Stato. Quindi sempre il nostro denaro.

E’ possibile che, con la digitalizzazione imperante nel settore della documentaristica, giunta perfino in un paese refrattario all’innovazione tecnologica come il nostro, occorra ancora tutto quel tempo?!

Una situazione assurda, oltre che fornitrice di ulteriore materiale per gli scettici.

A proposito di Pfizer e FDA, sapevi che nel CDA della multinazionale c’è proprio un ex dell’organo di controllo americano? Ecco di chi si tratta.

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