Di seguito vediamo quando fare Urbex diventa reato e quando invece è un’attività del tutto legale.
Con la nascita e l’ascesa di Youtube, in molti hanno scoperto, e in tanti anche deciso di intraprendere, un’attività chiamata “Urbex”. Crasi di due vocaboli inglesi “Urban” e “Exploration”. Ovvero esplorazione urbana. Tuttavia, è anche lecito chiedersi se fare Urbex sia o meno reato.
Del resto, gli Urbex consistono nell’esplorare luoghi abbandonati, spesso anche privati. Soprattutto cascine sperdute in campagna, antiche chiese, locali dove prima sorgeva un’attività abbandonati (fabbriche, discoteche, negozi), giardini. Affascinanti proprio per lo stato in cui versano, che rievocano i più classici film del genere Horror.
Non a caso, molti urbexer – ovvero coloro che fanno Urbex – non si limitano alla mera esplorazione, filmandola. Ma si dedicano anche ad altre attività, come quella di Ghostbusters, con tanto di strumenti (che siano o meno funzionanti, è un altro discorso).
Si tratta di un’attività che ha trovato il suo picco soprattutto nel decennio scorso, tra veri e professionisti e semplici imitatori. Oggi un po’ in calo, ma ancora di pubblico interesse.
Quando fare Urbex è reato
Come riporta il sito specializzato La legge per tutti, per rispondere a questo quesito occorre riferirsi all’Art. 614 del Codice penale. Si rischia infatti il reato di violazione di domicilio, che scatta a carico di chi si introduce o si trattiene contro la volontà del proprietario, o di altra persona che ha il diritto di escluderlo (si pensi per esempio l’inquilino).
Affinché sorga l’ipotesi di reato, gli edifici devono avere le seguenti caratteristiche:
- abitazione, ovvero l’immobile in cui si vive abitualmente o periodicamente (il classico esempio della casa vacanza al mare, in montagna, in campagna, al lago, ecc.);
- in un luogo di privata dimora, dove il legittimo titolare svolge abitualmente un atto della vita privata. si pensi al retro di un negozio, lo spogliatoio, una camera d’albergo regolarmente prenotata, ecc.;
- in una pertinenza dei luoghi citati al primo punto, come cantina, box, giardino o il pianerottolo antistante la porta dell’abitazione.
Dunque, fare Urbex diventa violazione di domicilio anche in un luogo abbandonato, ma che può potenzialmente costituire un luogo abitabile o frequentabile dal proprietario o di chi ha diritto al suo utilizzo. Anche quando il suo ingresso è facilmente sormontabile e non ci sono particolari ostacoli. Il classico esempio del lucchetto rotto, della porta aperta o apribile, dei vetri infranti, di un foro nel muro, ecc.
Invece, non costituisce reato, e dunque violazione di domicilio, quando l’edificio è palesemente abbandonato. Poiché è assente qualsiasi tipo di ostacolo all’ingresso e per la palese fatiscenza complessiva della struttura.
Quando fare Urbex è legale
Come detto, fare Urbex non è sempre reato. Ciò si verifica quando l’edificio, la pertinenza, il giardino, ecc., siano palesemente abbandonati, visibilmente da tempo e di fatto diventati inabitabili e inutilizzabili. Si pensi a una villa senza porte né finestre, priva o quasi di arredo, in chiaro disordine, dove non sia necessario forzare l’ingresso per entrare.
Importante poi che non abbia comportamenti lesivi ai danni dell’edificio, né sottragga alcun bene al suo interno (furto). Quindi, come riporta Salvis Juribus:
- L’urban explorer dovrà astenersi dal sottrarre e impossessarsi di oggetti (reato di furto ex art 624 C.p);
- dovrà astenersi dal commettere danneggiamenti che espongono a responsabilità di tipo civile (ex articolo 2043 C.c.)
Entrare in un edificio abbandonato è reato?
Si commette il reato di violazione di domicilio quando ci si introduce in una casa disabitata ma comunque potenzialmente frequentabile dal proprietario. Anche solo per scattare qualche foto, filmare un video, ecc. e anche per un periodo brevissimo, come una o due ore al massimo (quando ci sono più piani da esplorare, stanze in cui entrare, ecc.).
Diventa reato anche introdursi solo in un giardino quando esso è recintato, c’è un cancello a protezione per quanto magari aperto o apribile, e per quanto trascurato come lo stato delle piante, dei fiori, del terreno e dei suoi ornamenti possa lasciare desumere.
Anche introdursi in una ex fabbrica o una ex discoteca (per fare due esempi di luoghi spesso oggetto di Urbex) può essere reato se è minimamente protetta dai visitatori esterni, per quanto l’edificio sia in condizioni pessime e malandate. Almeno che non ci sia alcuna porta all’ingresso, non ci siano vetri alle finestre, ecc. Facilitando l’ingresso di curiosi urbexer, ma anche homeless, ecc.
Una Chiesa (che pure ispira Urbex per il suo fascino suggestivo) si trova in una zona grigia, poiché ormai è venuto a mancare lo status di proprietà privata, ma resta sempre un edificio chiuso in certe ore, soprattutto di notte. Inoltre, molte chiese italiane custodiscono vere e proprie opere d’arte, quindi sono anche pregiate. Diverso è il caso delle chiese palesemente abbandonate, ormai spoglie, se non pure sconsacrate.
Certo, non mancano situazioni a metà strada, dove non è del tutto chiaro se l’ipotesi di reato sussista o meno. Il consiglio è di fare Urbex solo in edifici che siano palesemente abbandonati a se stessi. Poiché poi, solitamente, i video e le foto ivi prodotti finiscono sui Social e il legittimo proprietario potrebbe anche denunciare la cosa. Poi che abbia torto o ragione, sarà un Giudice a stabilirlo.
Qui abbiamo parlato se tenere occupato un parcheggio sia un reato.
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