La storia del marchesino Francesco Longhi nel castello di Fumone
Come riporta Il Giornale, il fantasma di Francesco Longhi si aggira nel Castello di Fumone, in Ciocaria, dove si è svolta la prima indagine parapsicologica “professionale” guidata dai “Gosthunters Roma”. Il marchesino Francesco Longhi morì nel 1851 all’età di tre anni, e di sua madre, la duchessa Emilia Caetani. Il bambino sarebbe stato infatti avvelenato dalle sue sette sorelle con dosi di arsenico per evitare che il piccolo avesse diritto all’eredità dell’intero patrimonio di famiglia costringendo le ragazze a un matrimonio combinato o al convento.
Alla morte del piccolo la madre fece dipingere mobili e ritratti di nero e fece imbalsamare il corpo del piccolo per averlo sempre con sé. Il corpo del marchesino si trova ancora all’interno del castello. Il gruppo di ricercatori romani ha quindi istallato telecamere, registratori ad alta sensibilità, rilevatori elettromagnetici di movimento e un generatore elettrico dal quale eventuali entità presenti avrebbero potrebbero attingere energia per produrre fenomeni fisici.
Si sarebbe registrata la voce e un’immagine del marchesino Francesco Longhi
E in effetti, dopo aver “stimolato l’ambiente”, con delle domande di rito, la registrazione ha rilevato un qualcosa che sembrava l’eco di una voce umana. Poi a un certo punto il fondatore Daniele Cipriani annuncia di aver catturato una fugace immagine termica, proprio vicino alla teca del Marchesino che dal monitor sembra una sagoma antropomorfa. Una storia che, comunque, sembra quasi un film dell’orrore.
…non ci trovo nulla da ridere ….un pò di rispetto….
Sembra Pinocchio, ahaha