Euro parità con Dollaro
Euro e Dollaro raggungono la parità. Non accadeva da novembre 2002, quindi, a meno di un anno dall’immissione della moneta unica europea.
E’ accaduto il 12 luglio intorno alle ore 12. A pesare sulla perdita di valore dell’Euro la paura per la recessione e i timori crescenti per la crisi energetica, nonché il crollo dell’indice tedesco di fiducia Zew. Ricordiamo che la Germania è la principale economia dell’Eurozona.
Conseguenze di Euro e Dollaro in parità
Il Corriere della sera ha cercato di individuare le conseguenze positive e negative sulle nostre vite della parità tra le due principali valute del Mondo. Le più tradate dagli investitori, per circa il 27%.
Export
L’indebolimento dell’euro favorisce ovviamente l’export, poiché il deprezzamento di una valuta rendere meno cari prodotti e servizi di quello stato. La Coldiretti, del resto, parla già di un +19% per il 2022.
Tuttavia, un euro più debole significa anche che noi pagheremo di più per le importazioni dall’America. E ciò può essere una brutta notizia per quanto riguarda il già caro Petrolio (già aumentato dell’8%) o il gas liquefatto che potremmo dover importare per sopperire alla carenza di quello russo.
Gravi ripercussioni anche sulla bolletta della luce, ovviamente.
Turismo
Il tasso di cambio vantaggioso dovrebbe incentivare i turisti americani a scegliere le destinazioni europee e l’Italia, si sa, è una delle mete preferite degli americani. Ma anche qui c’è il rovescio della medaglia: per gli europei saranno meno convenienti le vacanze negli Stati Uniti.
Per le aziende costi di produzione più alti
Anche i prodotti e i servizi realizzati in Italia costeranno di più con un dollaro più forte, in quanto le aziende andranno in contro ad ulteriori costi di produzione (energia e materie prime). Che, ovviamente, scaricheranno sui consumatori finali.
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