ETNA, UN VULCANO QUASI IRRAGGIUNGIBILE PER I TURISTI

LO SI SCORGE DA PIU’ PUNTI, MA NEI FATTI POCHI SONO I MEZZI CHE VI ACCEDONO
Per le feste pasquali sono stato in Sicilia, nella fattispecie a Catania, visitando anche Siracusa e Taormina. Nei miei ingenui, ma in fondo giusti programmi, vi era anche quello di visitare l’Etna; maestoso vulcano che quando erutta regala meravigliosi scenari serali e quando è innevato sembra un fratello minore dell’Himalaya. Peccato però che non ho fatto i conti con i disservizi tipici italiani, i quali fanno di tutto per disincentivare il turismo e mortificare le tante bellezze naturali e culturali che abbiamo. Paradossalmente, nel nostro Paese i mezzi pubblici sono ridotti all’osso proprio nei giorni di festa; quando anche gli italiani stessi hanno più tempo a disposizione e voglia per fare i turisti. Sulla mia mancata visita all’Etna ha senza dubbio pesato l’intercorrere di Pasqua e pasquetta, giorni durante i quali le poche corse sono state perfino annullate. L’impiegata delle Fs ci ha detto “tanto i catanesi ci vanno con l’auto”. Del resto, come potrete vedere di seguito, non hanno tanta scelta.

AUTOBUS – L’unico mezzo pubblico che consente di raggiungere la vetta dell’Etna è l’autobus della compagnia AST. Parte da Catania, in piazza Papa Giovanni XXIII (la stessa piazza in cui si trova la stazione ferroviaria di Catania Centrale) e raggiunge il Rifugio Sapienza, a Nicolosi, da cui partono la funivia e le jeep verso la cima.
Partenza da Catania: ore 8:15 (tutti i giorni) e ore 11:20 (solo nei giorni feriali dal 15 giugno al 15 settembre)
Partenza dall’Etna: ore 10:45 (solo nei giorni feriali dal 15 giugno al 15 settembre) e ore 16:30 (tutti i giorni).
Il costo dovrebbe essere di circa 10/12 euro per il biglietto di andata e ritorno.
CIRCUMETNEA – Parte da Catania (Stazione Borgo) e fa quasi tutto il giro dell’Etna, fino ad arrivare a Riposto (e viceversa). Gli orari si trovano sul sito della circumetnea, indicativamente servono circa 3 ore e mezzo per andare da Catania a Riposto (o da Riposto a Catania), partendo dal livello del mare e attraversando molti paesi etnei fino a toccare quota mille metri prima di ridiscendere verso il mare. Tra i paesi attraversati, citiamo: Adrano, Bronte (città del pistacchio), Maletto, Randazzo, Linguaglossa.
Tra Maletto e Randazzo c’è la fermata Gurrida, che permette di visitare il lago e percorrere un suggestivo sentiero naturale.
Il costo di una corsa di sola andata da Catania a Riposto è di circa 7 euro.
NEI GIORNI FESTIVI NON FUNZIONANO – Questi unici due mezzi di trasporto nei giorni festivi NON FUNZIONANO. Peraltro, l’AST funge da ottimo integratore dei disservizi delle Ferrovie dello stato, giacché pochi sono i treni che partono da Catania per raggiungere le località vicine (ancor meno nei giorni di festa). La Circumetnea invece offre un suggestivo giro per varie località ridenti del catanese; dunque il danno della mancata funzione nei giorni festivi non riguarda solo l’Etna.
Ai tanti turisti che giungono a Catania nei giorni festivi e vogliono vedere l’Etna, non resta che osservarlo da lontano da uno dei tanti punti della città e sperare che un giorno questo Paese capisca che il turismo è la propria più importante ricchezza. Perché qui ho parlato della Sicilia, ma tale vergogna riguarda un po’ tutte le Regioni italiane.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “ETNA, UN VULCANO QUASI IRRAGGIUNGIBILE PER I TURISTI”

  1. Concordo in pieno.. i mezzi di trasporto in Sicilia, ed in particolare nei giorni festivi, quasi non esistono.. Ecco perchè, ogni anno, quando vado giù al mio paese non posso partire senza auto..

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