Eriksen e la maledizione dell’Inter: gli altri due precedenti

La scena di Chrstian Eriksen schiantato al suolo privo di coscienza per arresto cardiaco, salvato da Kijaer che gli ha estratto la lingua per evitare il soffocamento, ha fatto il giro del mondo.

Così come quella dei suoi compagni di nazionale che hanno creato un cerchio per evitare l’occhio indiscreto di fotografi e cameraman.

Il giocatore è stato operato, e ha un defibrillatore cardiaco impiantato sottopelle che serve a generare stimoli elettrici in caso di aritmie e altri problemi cardiaci.

L’Inter si è già detta disposta a sottoporre il suo trequartista ha tutti gli accertamenti del caso. Sebbene in Italia non sia possibile giocare con un defibrillatore, come invece fa da tempo Daley Blind nel campionato olandese, dato che milita nell’Ajax.

Ma il fato vuole che sempre l’Inter avesse già in passato vissuto due situazioni simili, sempre per colpa del “core ‘ngrato” dei suoi calciatori.

Ecco quali sono.

Eriksen precedenti Inter

Come riporta Eurosport, l’Inter ha già registrato due casi, che ricordo benissimo. Quelli dell’attaccante Nwanko Kanu e del centrocampista esterno sinistro Fadiga.

Con la differenza però rispetto ad Eriksen e ad altri calciatori che essi furono salvati prima di scendere in campo.

All’attaccante nigeriano fu riscontrata una malformazione della valvola aortica. Fu necessario un intervento d’urgenza in una delle migliori cliniche statunitensi.

A Fadiga, invece, furono riscontrate malformazioni cardiache che in Italia non gli consentirono di giocare.

Da tifoso interista, pur felice dal punto di vista umano per l’evolversi della situazione di entrambi, restò comunque la rabbia per come si comportarono nei confronti della società nerazzurra. Approfittando della bontà dell’ex patron interista Massimo Moratti.

Kanu

kanu inter

Come riporta Wikipedia, Kanu, dopo aver messo a posto il cuore (intervento ad una valvola aortica), nel 1999 passò all’Arsenal, dove totalizzò 119 presenze e 35 gol. Vincendo due Premier League e due FA Cup.

Passò poi al West Bromwich prima e al Portsmouth poi. Entrambi sempre squadre inglesi di minor pregio, riuscendo comunque a risultare decisivo per la salvezza nella prima stagione della prima e per la vittoria della FA Cup per la seconda (realizzò l’1 a 0 della finale).

Con la nazionale Nigeriana disputò 3 mondiali: Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002 e Sudafrica 2010. Totalizzando 143 presenze e realizzando 20 reti. Ma prima, fu il capitano della squadra che vinse la medaglia d’oro ai Giochi di Atlanta 1996.

Fadiga

fadiga inter

Qualche anno dopo il caso Kanu, l’Inter ne dovette affrontare un altro. Quello di Khalilou Fadiga, ex calciatore senegalese, al quale, dopo aver firmato un contratto triennale con l’Inter, gli vennero diagnosticati dei problemi cardiaci che gli impedirono di giocare in Italia.

Eccessiva prudenza? Fatto sta che, come riporta sempre Wikipedia, nel 2004 si trasferì in Inghilterra. E nonostante i medici gli avessero consigliato di ritirarsi, continuò a giocare con il Bolton, il Derby County e il Coventry City.

Nel 2008 tornò in Belgio, dove giocò con le maglie di Gent e Germinal Beerschot, prima di ritirarsi definitivamente a 34 anni.

Conta 39 presenze e 4 reti con il Senegal con cui ha disputato 2 Coppe d’Africa (2000, 2002) e 1 Mondiale (2002).

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