Energia Geotermica, un’opportunità ancora poco sfruttata: i numeri

Energia Geotermica, un’opportunità ancora poco sfruttata: i numeri

Vediamo come l’Italia sfrutta l’energia geotermica, quali vantaggi comporta e in quali zone si sfrutta di più.

A oltre cinquant’anni di distanza dalla grande crisi energetica attraversata dal nostro paese, che pose grandi interrogativi sulla nostra dipendenza energetica dai paesi esteri, siamo di nuovo di fronte a questi problemi e a queste questioni.

Ci aveva provato Enrico Mattei a trasformare l’Italia in un grande competitor mondiale, ma abbiamo visto la fine che gli fecero fare. Perfino dietro l’omicidio Matteotti ci sarebbe una tesi alternativa a quella ufficiale che sconfina nelle questioni energetiche.

In questo quadro a tinte fosche, occorre ripensare a come l’Italia sfrutti l’Energia Geotermica. Un potenziale ancora inespresso e non del tutto sfruttato. Si basa sullo sfruttamento del calore naturale del pianeta Terra, dovuto all’energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi quali uranio, torio e potassio. Contenuti naturalmente nelle rocce presenti all’interno della Terra (composta, come noto, da nucleo, mantello e crosta terrestre)

Ecco i numeri dell’energia geotermica in Italia.

Energia Geotermica in Italia: i numeri

Come riporta Pronto bolletta, il nostro paese vanta una lunga tradizione nello sfruttamento dell’energia geotermica che risale al 1904. Quando, in quel di Larderello – frazione del comune italiano di Pomarance, nella provincia di Pisa, in Toscana – fu realizzata la prima produzione di elettricità da fonte geotermica al mondo. Pertanto, vantiamo anche il primato di aver sfruttato per primi a livello mondiale questa energia.

Per fortuna, nel secolo e passa trascorso da quella scoperta, l’Italia è ancora tra i principali produttori europei di energia geotermica, con una potenza installata di circa 916 MW. Mentre a livello mondiale siamo ottavi.

Tuttavia, questi numeri potrebbero essere di gran lunga migliorati. Infatti, stime indicano che il potenziale estraibile e sfruttabile di energia geotermica in Italia sia compreso fra i 5.800 e i 116.000 TWh. Se sfruttate a pieno regime, si potrebbe tranquillamente anche esportare energia, considerando che il fabbisogno annuo energetico italiano si attesti intorno ai 300 TWh.

Non mancano comunque progetti incoraggianti per il futuro. Si pensi a quello improntato dall’azienda Saipem, la quale ha ha avviato un programma di ricerca e sviluppo dedicato allo sfruttamento dell’energia geotermica. Del resto, parliamo anche di energia del tutto naturale e di gran lunga più potente e risolutiva di eolico e fotovoltaico.

Vantaggi dell’Energia Geotermica

Ecco, in breve, i tanti vantaggi derivanti dall’energia geotermica:

  1. Riduzione dei costi in bolletta;
  2. Sostenibilità: è molto meno inquinante e impattante sull’ambiente;
  3. Affidabilità, poiché garantisce una fornitura costante;
  4. Riscaldamento: permette di alimentare sistemi di riscaldamento domestici e industriali.

Qual è la regione in Italia con più energia geotermica?

Si tratta della Toscana, dove sono attivi 34 impianti distribuiti su 10 concessioni. Nel 2023, questi impianti hanno prodotto 5.692 GWh, coprendo un terzo del fabbisogno energetico regionale e il 70% della produzione proveniente dalle sole fonti rinnovabili in Toscana.

Ciò ne consegue che nella stessa Toscana si trovino localizzati principalmente gli impianti geotermici italiani. Ossia nelle seguenti 2 aree:

  • Larderello (Pisa), Travale (Grosseto), Radicondoli (Siena);​
  • Monte Amiata (tra Grosseto e Siena).

Conclusioni

L’energia geotermica è generata dal calore sprigionato dal sottosuolo. Dunque è completamente rinnovabile e naturale. In Italia viene sfruttata dal 1904 e, come allora, ancora oggi la regione che attinge maggiormente da questa fonte energetica è la Toscana, soprattutto nelle province di Siena, Grosseto e Pisa. Tuttavia, l’Italia attinge ancora troppo poco rispetto alle reali potenzialità del nostro Paese, che comunque risulta ottavo a livello mondiale.

Foto di longdan91 da Pixabay

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