ELISA avvistata in un museo: ma non è quella che pensate

ELISA avvistata in un museo: ma non è quella che pensate

ELISA sta per Experimental Linac for Surface Analysis. Raccoglie dati in diretta presso lo Science Gateway del CERN.

Come funziona Elisa? Quando si parla di acceleratori di particelle la prima e spesso unica cosa che viene in mente è il Large Hadron Collider (LHC) presente al CERN di Ginevra, situato lungo un tunnel sotterraneo di 27 km e con la capacità di raggiungere altissimi livelli energetici (oltre i 6,5 TeraelectronVolt o TeV, per chi ama i dettagli tecnici).

Ma nel corso della storia della fisica sono stati costruiti numerosi altri acceleratori, con caratteristiche, livelli energetici e dimensioni anche molto diverse l’uno dall’altro.

Cos’è ELISA e come funziona

Si tratta generalmente di macchinari costosi e ingombranti e quindi è raro vederli in esposizione in un museo una volta dismessi; ELISA (Experimental Linac for Surface Analysis) si permette invece di dissentire.

Il nuovo acceleratore di protoni, infatti, non solo è talmente compatto da poter essere facilmente spostato da un luogo all’altro, ma al momento è impegnato nella conduzione di esperimenti scientifici proprio all’interno di un museo.

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Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

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