Approfondiamo i risultati delle elezioni europee 2024, che premiano il governo. Bene anche Pd e Verdi-Sinistra, male i Cinquestelle.
Accise sulla benzina ancora presenti. Italia in prima linea nella guerra in Ucraina, con il caro vita conseguente. Immigrazione ancora drammaticamente presente. Questo giusto per fermarsi a qualche promessa decennale mancata e ai problemi attuali.
Eppure, il Governo italiano è stato premiato alle ultime elezioni europee, con tutti i partiti componenti la maggioranza in crescita rispetto alle ultime elezioni politiche.
Fratelli d’Italia guadagna 2 punti, passando al 28%, cosa insolita per un partito di governo, che solitamente tende a perdere consensi alla prova dei fatti. Crescono di un punto anche gli alleati Lega e Forza Italia, entrambi oltre il 9%.
A quei pochi italiani che ancora vanno a votare, ormai mediamente la metà degli aventi diritto, insomma, questo governo piace. O forse hanno abboccato alle promesse senza copertura dell’ultima settimana (ne abbiamo parlato qui). E sarà legittimato ad andare avanti nel solco delle politiche attuate fino ad oggi.
Cresce la maggioranza di Governo, bene Pd e Verdi-Sinistra
Facendo un breve riassunto, la maggioranza regge e anzi migliora. Alla Meloni l’ultima settimana da rash finale elettorale è servito, facendo il “giro delle sette chiese” in tutti i programmi televisivi.
La Lega si è giocata la carta del generale Vannacci, cavalcando l’onda xenofoba e retrograda che sta attraversando il centro Europa e nonostante il clamoroso boicottaggio tentato dal Senatùr Umberto Bossi. Mentre Forza Italia è sopravvissuta bene alla dipartita giusto un anno fa del proprio leader fondatore Silvio Berlusconi.
Bene anche il Pd, che pure cresce rispetto alle politiche del 2022, segno che la Schlein sta guidando il partito nel migliore dei modi possibili. Mentre è in calo il M5S, che vive ancora di rendita grazie al Reddito di cittadinanza, ma paga la leadership di Giuseppe Conte, associato al brutto periodo della Pandemia.
Sorpresa per Verdi-Sinistra, che supera il 6%, nonostante lo scandalo Sumahoro e anni di nanismo elettorale.
Male Renzi e Calenda, che non riescono a superare il 4%, soprattutto il primo confederato con altri mini partiti. Briciole per tutti gli altri.