C’è vita oltre la morte? Einstein dice di sì

C’è vita oltre la morte? Einstein dice di sì

Per millenni l’uomo si è interrogato sul significato della vita, della morte e sull’esistenza dell’aldilà

Tradizionalmente, le risposte (più o meno speculative) a tali domande sono venute da campi come la filosofia o la religione.

Ma anche la fisica ha un’opinione in merito, grazie in particolare agli studi del suo rappresentante più famoso: Albert Einstein.

Andiamo a vedere di che si tratta.

🧓🏻 Einstein e la teoria della relatività speciale

Era il 1905 quando il genio di Einstein rivoluzionava il mondo della fisica con la sua teoria della relatività speciale, completandola dieci anni dopo con quella della relatività generale.

Fino ad allora il concetto di tempo era considerato universale, cioè identico per tutti, ma Einstein dimostrò invece che non era così, e lo fece a partire da un postulato estremamente semplice: la velocità della luce è costante.

Ma cosa c’entra questo col tempo? Vediamolo con un esempio.

Supponiamo di trovarci nei pressi dei binari di una stazione, quando un treno ci passa di fronte e supponiamo che al centro di questo treno si trovi una nostra amica. All’improvviso partono due lampi di luce, uno dalla testa e uno dalla coda del treno

Noi che stiamo osservando il treno di faccia, vediamo i due lampi arrivare allo stesso momento; ma la nostra amica vede quello proveniente dalla testa del treno prima di quello proveniente dalla coda, dato che il treno si sta muovendo in quella direzione.

Chi dei due ha ragione? Secondo la teoria della relatività speciale, dipende dall’osservatore, quindi la risposta è: entrambi

E poiché la luce ci mette un certo tempo a viaggiare da un punto all’altro, possiamo concludere che il concetto di “tempo presente” non è univoco, ma cambia da osservatore a osservatore (la cosiddetta “relatività della simultaneità”).

✝ Einstein, le leggi della fisica e la vita oltre la morte

Come spiega la fisica e ricercatrice Sabine Hossenfelder (qui il video completo), per risolvere quest’apparente contraddizione Einstein unifica lo spazio e il tempo in un unico concetto (lo spaziotempo, appunto) e si appella al cosiddetto universo a blocco”, in cui il passato, il presente e il futuro “esistono” allo stesso modo.

Di conseguenza, il passato in cui nostro nonno è ancora vivo esiste nella stessa maniera del momento attuale.

E c’è un ulteriore argomento in favore della vita oltre la morte: il principio della conservazione dell’informazione nella meccanica quantistica

In base ad esso, l’informazione non può essere distrutta, ma semplicemente si trasforma col passare del tempo; e in teoria, avendo a disposizione un computer estremamente potente, qualsiasi informazione, anche quella relativa a una persona, può essere ricostruita a partire dal suo stato attuale.

Di conseguenza, in un certo senso, si può dire che una persona deceduta continui ad esistere.

Ovviamente ciò non significa che siamo in grado di comunicare coi morti, ma le leggi della fisica ci dicono che in qualche modo la nostra esistenza trascende lo scorrere del tempo.

E chissà che, magari tra miliardi di anni, non si sviluppi una sorta di “coscienza cosmica”, che renda nuovamente accessibili tutte le informazioni riguardo i nostri cari estinti.

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Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

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