Edit Wilson, chi è il primo presidente donna degli Stati Uniti d’America

Edit Wilson, chi è il primo presidente donna degli Stati Uniti d’America

Vediamo chi è Edit Wilson e perché viene considerata la prima presidentessa donna degli Stati Uniti d’America.

Kamala Harris potrebbe diventare il primo presidente donna degli Stati Uniti d’America. Almeno ufficialmente. Un onore sfiorato nel 2016 da Hillary Clinton, moglie dell’ex Presidente Bill. Tuttavia, l’America, almeno nei fatti, ha già avuto un primo presidente donna: Edit Wilson.

Vediamo chi è Edit Wilson e perché viene considerata la prima presidente donna degli Stati Uniti d’America.

La biografia di Edit Wilson

All’anagrafe Edith Bolling Galt Wilson nacque a Wytheville, in Virginia, il 5 ottobre 1872. Come riporta Wiikipedia, era discendente di Pocahontas, vissuta tra la fine del 1500 e i primi anni del 1600, considerata una eroina tra i nativi americani, tanto da ispirare anche un film Disney.

La sua giovinezza fu purtroppo drammatica. Sposò il facoltoso gioielliere Norman Galt nel 1896. Ebbero anche un figlio 7 anni dopo, che però purtroppo visse solo per pochi giorni. Un trauma per lei, che non riuscì più a intraprendere altre gravidanze.

Come se non bastasse, nel 1908 anche il marito morì inaspettatamente. Fu così che a sette anni di distanza da quel secondo episodio drammatico per la sua vita, che ad Edith Wilson fu presentata l’allora presidente Woodrow Wilson, vedovo a sua volta, da Helen Bones, cugina del presidente. Dopo una breve frequentazione, i due si sposarono quando ella aveva 43 anni, il 18 dicembre 1915. In una celebrazione piuttosto intima, con appena 40 invitati.

Edith Wilson morì a Washington il 28 dicembre 1961 per insufficienza cardiaca all’età di 89 anni, diventando la quarta first lady più longeva.

Perché Edit Wilson è considerata il primo presidente donna degli Stati Uniti d’America?

Purtroppo anche il matrimonio con il presidente Wilson non proseguì serenamente. Nel mese di ottobre del 1919 il presidente fu colpito da un ictus, al quale conseguì un lungo periodo di malattia e disabilità.

La Wilson, per non creare panico tra la popolazione e uno scombussolamento istituzionale, diffuse la notizia che il presidente avesse bisogno solo di riposo e le sue condizioni di salute fossero buone. Ciò però la portò ad essere fu l’unico canale di comunicazione fra il marito ed il Congresso, e di conseguenza era lei a decidere quali questioni fossero sufficientemente importanti da interrompere il riposo del presidente.

Fu sempre lei ad opporsi fermamente al fatto che il potere potesse essere assunto dal vicepresidente Thomas Riley Marshall. Questo modus operandi così fermo e deciso, ha finito per attribuirgli etichette come “Presidente segreto“, “la prima donna a governare“, perfino il “primo presidente donna degli Stati Uniti“.

In effetti, ufficiosamente fu lei a prendere di fatto in mano le redini degli Usa. Di sicuro, dopo questo caso, che fu il terzo della democrazia americana dopo Lincoln e Garfield, e successivo di Eisenhower, si promulgò un emendamento (XXV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, Emendamento XXV) che disponesse il protocollo da adottare in caso di sopraggiunta condizione invalidante del presidente in carica.

In tempi più recenti, si era pensato di adottarlo per il presidente Joe Biden, dopo le palesi difficoltà dimostrate più volte in pubblico.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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