Vediamo come funziona l’Ecobonus per le auto elettriche. Una tipologia di vetture con ancora molte criticità.
A 4 mesi dall’annuncio ufficiale del 1° febbraio scorso, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm che stanzia risorse pari a 950milioni di euro, a cui si aggiungono 50 milioni residui dalla legge 178 del 2020, per un totale di 1 miliardo di euro. Come spiega Italia Oggi, si tratta dell’ecobonus per l’acquisto di auto, moto e veicoli commerciali a basse emissioni. Con una particolare attenzione per le auto elettriche.
Infatti, la pioggia di eco-incentivi agevola l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con emissioni fino a 135 gr/km. Oltre a prevedere contributi statali per motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e veicoli commerciali leggeri.
Un miliardo sprecato
Un bel modo per usare denaro pubblico, non c’è che dire. Visto che alla prova dei fatti, le auto elettriche stanno fallendo miseramente. Tra esplosioni, problemi tecnici vari, un ciclo di vita breve, retromarce di molte case automobilistiche pentite, fallimenti di start-up e crolli in borsa.
Allo stato attuale, le auto elettriche devono essere relegate per usi circoscritti. Per esempio nei campi da golf, sui campi di calcio, per brevi sposamenti (come fare la spesa a pochi chilometri da casa), per taxi urbani, ecc. E, ovviamente, per capricci di sceicchi e cummenda sparsi per il mondo (in Italia ormai non ce ne sono più) che vogliono atteggiarsi a ricchi attenti all’ambiente.
E’ impensabile che possano diventare un mezzo su larga scala, sia per il numero limitato di Km che sono in grado di percorrere tra una ricarica e l’altra, sia per il costo ancora dissanguante a cui sono imposte, sia perché per produrre le batterie che montano richiedono l’utilizzo massiccio di materie prime che per essere reperite richiedono lo sforzo dei bambini nelle miniere dei paesi più poveri, sia perché la produzione e l’utilizzo comporta comunque un massiccio inquinamento (l’energia elettrica si ricava principalmente dal petrolio).
Come funziona Ecobonus per auto elettriche
Come spiega HD Motori, per quanto riguarda le elettriche, il limite del prezzo delle auto rimane sempre a 35.000 euro più IVA.
- No rottamazione: 6.000 euro (7.500 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 4: 9.000 euro (11.250 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 3: 10.000 euro (12.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione fino a Euro 2: 11.000 euro (13.750 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
Per le vetture che rientrano nella fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in, lo schema è il seguente (limite di spesa di 45.000 euro più IVA):
- No rottamazione: 4.000 euro (5.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 4: 5.500 euro (6.875 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 3: 6.000 euro (7.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione fino a Euro 2: 8.000 euro (10.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
Per le Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (limite di prezzo 35.000 euro più IVA), il nuovo schema è questo:
- No rottamazione: niente incentivo
- Rottamazione Euro 4: 1.500 euro
- Rottamazione Euro 3: 2.000 euro
- Rottamazione fino a Euro 2: 3.000 euro
Per le ISEE sotto i 30.000 euro sarà possibile accedere al contributo anche con la rottamazione di un’auto Euro 5. Tuttavia, il bonus scenderà e sarà di 8.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica e di 5.000 euro per una Plug-in.
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