All’epoca il film fu proposto proprio come vittoria del calcio sano, ingenuo e semplice nei confronti di quello affaristico, calcolatore, degli accordi di sottobanco. Figuriamoci oggi, all’indomani dello scandalo “Calciopoli” e del degrado generale di questo sport, quanto questo film abbia rafforzato questi suoi nobili obiettivi.
La trama consiste nel fatto che dopo anni passati (controvoglia) insieme alla famiglia a mandare avanti un’azienda agricola in Puglia, a richiamare in servizio Canà come allenatore della Longobarda, appena promossa in A, è il figlio del presidente della squadra, Walter Borlotti, e il suo misterioso socio russo. Il profeta del 5-5-5, il vate della B zona, si trova così, fra battute tipo “ti spezzo la noce del capocollo” e “sono invecchieto, ingresseto ma anche arrapeto” e gag a ripetizione, a cercare di evitare la retrocessione, imbattendosi in una serie di disavventure che coinvolgono il genero fedifrago (Biagio Izzo), una giornalista in cerca di scoop (Anna Falchi), un giovane asso brasiliano che potrebbe essere suo figlio, le manovre poco pulite di Borlotti e socio, una tifoseria inferocita e le indagini sulla squadra della magistratura. Non mancheranno anche i vecchi personaggi, come la moglie, la figlia, l’ex Presidente, il campione Aristoteles, il procuratore-imbroglione Bergonzoni, tutti interpretati dagli stessi attori del primo film. Il mitico Crisantemi, panchinaro porta-jella, è invece deceduto e durante l’estremo saluto Canà ritroverà tanti vecchi personaggi.
Tra le novità c’è Anna Falchi, nei panni di una sensuale ed aggressiva giornalista, i campioni di oggi Totti, Del Piero, Buffon, Toni, De Rossi, Gilardino e Oddo, gli allenatori Spalletti e Mazzone, il Presidente Lotito, ma anche ex calciatori già presenti nel primo filma, come Pruzzo, Collovati, Graziani e lo stesso Ancelotti.
Per quelli della mia generazione e la precedente, “L’allenatore nel pallone” è un film diventato un mito, un ricordo della giovinezza. Forse un seguito a tanti anni di distanza è un po’ una forzatura, però a chi è appassionato di calcio e soprattutto porta nel cuore quel film, credo che non dispiacerà vederne un continuo. Oltretutto, dopo i tanti problemi che sta attraversando il calcio, un film che ci scherza su fa sempre bene.
Per quanto mi riguarda non so se lo andrò a vedere, né se mi piacerà; del resto, com’è normale che sia scatteranno i confronti col primo. E poi i sequel dopo tantissimi anni mi sembrano un po’ una forzatura, qualcosa di insensato, come è accaduto per Rocky 6; anche perché l’interesse dopo tanto si perde, la società cambia nella forma, pur mantenendo invariati i problemi; anzi, come nel calcio, pure peggiorati…Comunque, in un modo o nell’altro dubito che mi sfuggirà.
Ed allora, se sono passati 16 anni per “Rocky 6”, 24 anni per “L’allenatore nel pallone”, non dispero, a 16 anni dal secondo, per un terzo film sui Ghostbusters, altro film mito della mia adolescenza…
DOPO 24 ANNI TORNA L’ALLENATORE NEL PALLONE
Dopo ben 24 anni, esce il continuo de “L’allenatore nel pallone”, film che trattò con ironia il Mondo del calcio, da poco colpito dallo scandalo del “calcio scommesse”, la cui storia vedeva come protagonista Lino Banfi (nel film Oronzo Canà) chiamato ad allenare una squadra neopromossa, la “Longobarda”, non per i suoi meriti sportivi e quindi farla salvare, ma proprio perché il Presidente sperava in una sua retrocessione, visti gli alti costi della massima serie. Invece la Longobarda, contro ogni previsione, riesce a salvarsi.
P.S.: Alcuni visitatori mi hanno segnalato il fatto che non riescono a commentare…Probabilmente è un problema di Explorer, provate ad utilizzare Firefox se potete.
Mi scuso per l’inconveniente, sperando che la situazione si ripristini al più presto.
DA PARTE DI LAUG1981:L'allenatore nel pallone lo ricordo molto bene, è un cult!Sono contenta che abbia fatto il remake, però bisogna vedere, spero nn sia una boiata….nn credo molto nel seguito dei film famosi, di solito fanno male!Dai trailers cmq mi pare faccia ridere :PSul tuo commentoGrassie!Lo so che Ronnie ha quei capelli perchè gliel'ha detto il Presidente, però……….a tutto c'è un limite!Se Silvio ha nostalgia dei suoi di capelli può farsi il trapianto, e lasciare pelato il ns fenomeno :PAahahahhaah beh no, com'era all'inter nn tornerà mai, putroppo lo so!Ciao e buona settimana anke a te!
Nonamo i sequel…sono spesso brutte copie dell'idea originale…^_^Ciao!
La giustizia è ormai una macchina inceppata ma quest'attuale classe politica è capace ed ha la volontà di cambiare le cose?Io non credo, credo che si debba mandare a casa questi e poi mandare a roma qualcuno che voglia veramente risolvere i problemi!