Donald Trump: popolo americano tra rabbia e voglia di tornare a sognare

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 17 Novembre 2016

Donald Trump è il quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti. Ha vinto a sorpresa, contro ogni pronostico, contro ogni previsione. E contro il suo stesso partito repubblicano. Donald Trump ha sbaragliato i vari establishment, le lobby, i colossi mediatici che lo hanno infangato in più modi possibile. Riportando a galla frasi e comportamenti risalenti ad anni fa. Ma il popolo americano lo ha appoggiato comunque, facendogli prima vincere le primarie repubblicane e poi lo scontro con la Clinton. La quale, ben incarnava il suo opposto: le istituzioni ossidate, gli abusi di potere, la timidezza della politica estera vista con Obama, il perbenismo interessato ipocrita della borghesia radical chic. Ma chi ha votato Trump? E come sarà la sua America?

Chi ha votato Donald Trump

donald trump politica ambientaleTrump ha attinto in due bacini elettorali agli antipodi: i ricchi da un lato, i poveri emarginati dall’altro. E anche in una parte della classe media. Quella impoverita dalla recessione di questi anni e dalla globalizzazione che fagocita posti di lavoro anziché crearli. Trump ha vinto nelle roccaforti repubblicane, negli Stati incerti e in alcuni pro-democratici. Mentre la Clinton soprattutto negli stati costieri tendenzialmente borghesi. Donald Trump ha calamitato il voto degli arrabbiati e dei ricchi speranzosi di dover pagare meno tasse, certo, ma anche di quanti rivedono in lui quell’America rampante degli anni ’80. Quella che incarnava al meglio il sogno americano, dove tutti possono arricchirsi e diventare qualcuno. Sogno svanito a partire dagli anni 2000, col primo disastro dell’11 settembre, cui ha fatto seguito la grande recessione partita nel 2008. Non a caso, lo slogan di Trump durante la campagna elettorale è stato: “To make America great again!

Come cambierà l’America con Trump? La politica interna

trump mussoliniIl programma di Trump è ricco di spunti pittoreschi e anche populisti. Molti dei quali difficilmente vedranno la luce. Partendo dalla politica interna, troviamo la creazione di un muro di 1.600 chilometri lungo il confine con il Messico, per evitare ai messicani da lui additati come “parassiti” di entrare negli Usa. Punta poi ad espellere 2 milioni di immigrati criminali, autorizzare la torturauccidere le famiglie dei terroristi al fine di scoraggiare i potenziali appartenenti alla jihad. Vorrebbe anche bloccare l’immigrazione proveniente dagli stati inclini al terrorismo islamico. Non intende assolutamente sopprimere la libertà di detenere un’arma, che ritiene un “diritto divino”. Vuole sostenere la famiglia e disincentivare l’aborto.

Come cambierà l’America con Trump? La politica estera

trump politica estera putinQuanto alla politica estera, Donald Trump vuole che gli alleati degli Stati Uniti in seno all’Alleanza Atlantica (NATO) sborsino di più per la loro sicurezza. E minaccia, in caso contrario, di voler abbandonarla. Propone una maggiore aggressività contro Isis, anche cooperando con la Russia di Putin, che peraltro sembra un suo estimatore. Chiederà ai suoi generali di fornire entro 30 giorni dal suo insediamento un piano per superare e distruggere lo stato islamico. Ha parlato di “una guerra convenzionale, ma anche una guerra di Internet, una guerra finanziaria e ideologica“. Vuole poi rivedere lo storico accordo con l’Iran, che giudica “catastrofico”. E’ fortemente pro-Israele, lanciando un cosiddetto “gruppo di pressione di ebrei americani”. Pertanto, in Medio Oriente dovremo aspettarci un ritorno dell’interventismo americano dopo gli anni “timidi” di Obama.

Come cambierà l’America con Trump? La politica economica

donald-trump-politica-economicaQuanto alla politica economica, Trump crede molto nel protezionismo, pensando anche di rinegoziare l’accordo nordamericano di libero scambio e di ritirare gli Stati Uniti dal Trans-Pacific Partnership (TPP) . Il nuovo Presidente americano ritiene che la Cina sia responsabile di quasi la metà del deficit commerciale statunitense. Nel 2011, quando la sua scalata alla Casa bianca era ancora un’utopia, parlò addirittura di dazi doganali al 25% sui prodotti cinesi. Dunque, gli Usa puntano a tornare il paese leader economico del mondo. Posizione attualmente detenuta dai cinesi.

Trump, Simpson avevano previsto vittoria nel 2000: il video della puntata

Per il resto, vuole abolire l’Obamacare, la riforma sanitaria simbolo degli otto anni di Obama alla Casa Bianca. Punta a creare 25 milioni di posti in dieci anni, attraverso riduzioni fiscali per classe media e imprese. Punta a crescere del 4% l’anno. Punta all’abbattimento della pressione fiscale sui più ricchi, con un’imposta che passerebbe dal 35 al 15 percento. Ancora, vuole investire mille miliardi in infrastrutture nel giro di dieci anni, mediante una partnership pubblico-privato.

Come cambierà l’America con Trump? La politica ambientalista

donald-trumpCon Trump ci sarà anche un radicale cambiamento della politica ambientalista. Vuole annullare l’accordo sul clima di Parigi dello scorso anno (COP21). Vorrebbe tagliare l’Environmental Protection Agency (EPA) e rimuovere le restrizioni alla produzione di combustibili fossili. Vuole poi rilanciare il progetto del gasdotto Keystone XL, affossato da Barack Obama nel febbraio 2015. Infine, vuole annullare i pagamenti di miliardi di dollari corrisposti alle Nazioni Unite per la lotta contro il cambiamento climatico.

Insomma, l’America cambia radicalmente e si avvicina a quella vista con Bush. Ma con una sostanziale differenza: Bush fu eletto soprattutto dai poteri forti e dalle lobby, Trump (anche) dal popolo e contro il sistema. L’America conferma di avere un animo repubblicano, ancora una volta. Riuscirà a rendere l’America grande di nuovo? Il programma sembra puntare a ciò, ma, si sa, tra il dire e il fare…

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