Un altro colpaccio messo a segno da quel volpone del calciomercato di nome Mino Raiola. Il quale ha così incassato 10,5 milioni di commissione, sebbene la più alta resti ancora quella per Paul Pogba. Trequartista francese che fece incassare al torrese 25 milioni di euro. Dunque la Juventus gli porta ancora bene.
Ma anche dell’Ajax, tornato da qualche anno a sfornare giovani talenti da vendere a prezzi importanti come faceva tra gli anni ‘80 e ‘90. Da parte sua, la Juventus si è assicurata fino al 2024 un difensore straordinario di neanche 20 anni. Imponendo una clausola risolutiva da 150 milioni che diventerà attiva dal 2022.
Ed ovviamente, a guadagnarci e pure tanto, sarà lo stesso De Ligt, con un ingaggio da 7,5 milioni a stagione, fino a 12 con i bonus.
Il tutto, alla faccia di quanti ritenevano che la Vecchia signora non avrebbe speso dopo l’onerosa operazione per portare Cristiano Ronaldo e il flop in Champions league. Con De Ligt va a rinforzare e ringiovanire un reparto ormai vecchio. Con Barzagli ritiratosi e la coppia Chiellini-Bonucci che ha superato abbondantemente i 30 anni. Rugani, invece, non si è molto mostrato all’altezza.
Comunque, ironia della sorte, l’Ajax è stato eliminato nella passata Champions league dal Tottenham in semifinale proprio per un errore in fase difensiva di de Ligt. Capita. Ma come se la sono cavata in passato in Italia i suoi connazionali? Diciamo tra alti e bassi stile montagne russe. Ecco i precedenti.
De Ligt alla Juventus, i precedenti dei difensori olandesi in Italia
Il Corriere della sera ci offre una panoramica sui difensori olandesi che hanno militato in Italia. La quale prende la forma delle Montagne russe:
Ruud Krol
Fra i precursori c’è Ruud Krol. Cresciuto nel ricco vivaio dell’Ajax (capitano dei Lancieri dal 1975 e terzo nella classifica del Pallone d’Oro nel 1979), Krol arriva in Italia nel 1980 per giocare con il Napoli fino al 1984. Con la maglia dei partenopei colleziona 125 presenze (107 in campionato) segnando un gol. Fu insignito dell’appellativo di Sua maestà.
Franklin Rijkaard
Schierato sia come centrocampista sia come difensore, soprattutto sul finire della sua carriera, quando torna all’Ajax nel 1993. Al Milan arriva dal Real Saragozza nel 1988 formando con Ruud Gullit e Marco van Basten un trio indimenticabile nella storia del calcio. Col Milan di Arrigo Sacchi vince tutto e con l’Ajax fa in tempo a mettere in bacheca altri due scudetti e due Supercoppe olandesi, oltre alla Champions vinta a Vienna nel 1995 proprio contro i rossoneri.
Jaap Stam
È forse il difensore olandese che in Italia ha lasciato il ricordo migliore. In serie A dal 2001 al 2006 indossando le maglie di Lazio e Milan. Arrivato dal Manchester United in biancoceleste ci resta tre stagioni, vincendo una Coppa Italia. In rossonero gioca 65 gare in due anni, vincendo una Supercoppa Italiana (proprio contro la Lazio) e perdendo la finale di Champions a Istanbul contro il Liverpool.
Winston Bogarde
Arrivato dall’Ajax a parametro zero nell’estate 1997, al Milan era chiuso da Paolo Maldini. Allora Fabio Capello lo schiera come terzino destro, ma con risultati disastrosi. Sei mesi in rossonero e soltanto 4 partite totali, prima di dire addio senza rimpianti e andare al Barcellona.
Michael Reiziger
Arrivato dall’Ajax a parametro zero nell’estate 1997, al Milan era chiuso da Paolo Maldini. Allora Fabio Capello lo schiera come terzino destro, ma con risultati disastrosi. Sei mesi in rossonero e soltanto 4 partite totali, prima di dire addio senza rimpianti e andare al Barcellona.
Stefan de Vrij
L’unico della lista che gioca ancora. Come Stam, de Vrij arriva in Italia per giocare nella Lazio nell’estate 2014, prelevato dal Feyenoord. Dopo 4 stagioni (e 188 partite e 10 gol) va a Milano, ma all’Inter, sulla sponda nerazzurra del Naviglio. Agli ordini di Antonio Conte sta iniziando il suo secondo anno con la maglia interista. Anche lui, come il giovane De Ligt, ha commesso un errore costato caro in Champions league. E sempre contro il Totthenam.
Michel van de Korput
L’Italia riapre le frontiere nel 1980-1981 e il Torino ne approfitta acquistando van de Korput per 670 milioni di lire dal Feyenoord. Un affare che si conclude grazie all’interessamento del suocero di Johan Cruijff, suo procuratore. In granata resta fino al 1983: 102 le presenze (72 in campionato). Il suo nome però non dice molto.