DAZN, giornaliste sexy non bastano: è crollo di abbonati

DAZN, giornaliste sexy non bastano: è crollo di abbonati

Tra i motivi principali del crollo di abbonati a DAZN, troviamo gli aumenti a fronte di un servizio ancora carente.

Parlare di crisi del calcio in Tv, di disinteresse dei più giovani e di ritorno di fiamma per gli stadi, è alquanto prematuro ed esagerato. Almeno per ora. Eppure, i dati relativi a DAZN ma anche a SKY, sembrano dire questo.

Il panorama televisivo italiano relativo (anche) al calcio è radicalmente cambiato negli anni e ora vive una nuova fase, basata sul digitale. E sarà proprio questo switch che vede l’Italia non ancora preparata (come al solito) dal punto di vista infrastrutturale, oltre a un aumento vistoso del costo degli abbonamenti, ad aver portato un’emorragia di abbonati e telespettatori nei due attuali player principali.

Ecco i numeri del disastro.

Crollo di abbonati a DAZN

Come riporta HD Blog, confrontando il numero attuale di telespettatori con quello della stagione 2023-24, parliamo di un dimezzamento.

Il campionato 2024-25 – come il precedente – prevede che 7 partite su 10 vengano trasmesse in esclusiva da DAZN, le rimanenti 3 sono in co-esclusiva con Sky. Bene, o male, alla 7a giornata del campionato in corso DAZN ha registrato 4.800.000 telespettatori, 849.000 in meno dello scorso anno. Nella stagione 2023-24 la media a giornata era di 9.200.000 spettatori.

Andando ancora più indietro nel tempo fino al campionato 2022-23, il calo è più significativo: all’appello mancano 1.389.000 spettatori! I telespettatori complessivi delle prime sette giornate sono 3 milioni in meno rispetto allo scorso anno.

Anche i singoli Big match vanno male: per esempio, 10 anni fa Juventus – Roma era stata vista in TV da 3,9 milioni di spettatori. Figuriamoci partite come il Derby di Milano, o il Derby d’Italia Inter-Juventus. Ora un big match supera a malapena il milione di telespettatori.

La colpa è di DAZN?

Sembra che l’imputata principale di questa fuga di telespettatori sia proprio la piattaforma che si è assicurata in modo esclusivo i diritti televisivi sulla Serie A fino al 2029: ovvero DAZN.

Già le prime tre giornate della stagione di Serie A avevano fatto suonare il campanello di allarme: viaggiando sui circa 3.949.000 spettatori, con un calo di 800.000 utenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e 1,8 milioni in meno rispetto a due anni fa.

Inoltre, Sky ha registrato un aumento degli abbonati del 56% rispetto all’anno precedente. Segno che in molti stanno tornando al Network che da anni domina la scena del digitale terrestre. Del resto, la qualità dei programmi proposti e del segnale è indubbia.

Il problema non è solo in Italia: un sondaggio condotto dall’istituto Odaxa, ha rivelato che 2,5 milioni di francesi seguono il calcio attraverso canali illegali, con il 65% che giustifica il ricorso alla pirateria a causa dei prezzi elevati degli abbonamenti.

Per fare un esempio:  Lille-PSG ha attirato oltre 50.000 spettatori su un singolo canale Telegram illegale.

Motivi e soluzioni

Come detto, tra i motivi principali troviamo l’aumento spropositato degli abbonamenti, a fronte di uno scarso appeal del nostro campionato. Da anni autentico cimitero degli elefanti, dove i campioni trascorrono il tramonto della propria carriera. Ma anche la scarsa qualità del servizio di DAZN, che ancora si blocca o rallenta, anche a causa di una rete internet che in Italia fa alquanto pena.

Insomma, per evitare il peggio si potrebbe rivedere la ripartenza dei diritti tv, anche perché così a risentirne è tutto il sistema calcio italiano, già pesantemente in crisi.

L’ideale sarebbe tornare a quando c’erano due piattaforme che trasmettevano gli stessi contenuti, almeno per quanto concerne la Serie A (Tele+ e Stream prima, Sky e Mediaset premium poi) e l’utente era libero di scegliere a chi affidarsi. Mentre le coppe europee venivano ripartite in esclusiva.

Inoltre, si potrebbe anche concedere singoli abbonamenti a singole squadre, a prezzi ridotti, così ciascuno si abbona a prezzi abbordabili solo alla propria squadra del cuore. Ma DAZN sembra voler puntare tutto su giornaliste avvenenti, come se ciò bastasse…

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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