Donald Trump ha deciso di lasciare al 10% i dazi imposti alla Repubblica di San Marino. Mentre all’Ue sono del doppio.
I dazi imposti da Donald Trump ai suoi partner commerciali utilizzando una formula che parte dai dazi che questi ultimi impongono agli Stati Uniti d’America, stanno scombussolando, come prevedibile, equilibri geopolitici, borse e tutto quanto può essere influenzato da una scelta simile politico-economica di tale portata. Tuttavia, qualcuno è riuscito a scamparla, come la Repubblica di San Marino.
Infatti, mentre l’Unione europea vedrà un balzello del 20%, per la piccola nazione indipendente è valida solo l’imposizione minima del 10%. Il che va ad aggiungersi agli altri vantaggi fiscali di cui, come noto, godono le imprese che decidono di stabilire lì la propria sede.
E ora potrebbe verificarsi una “fuga” di tante imprese europee proprio nello stato del Titano, aprendo un’impresa operativa che potrebbe così fare da scudo contro la furia del Tycoon.
Dazi di Trump: il caso Repubblica di San Marino
Come riporta Milano Finanza, le aziende sammarinesi esportano negli Stati Uniti direttamente per circa 36 milioni di euro, secondo i dati del 2023, e indirettamente, attraverso filiere e clienti italiani ed europei, molte decine di milioni in più. Vedremo dunque cosa accadrà.
Foto da Foto di sebastiano iervolino da Pixabay
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