Da Bassolino a Napoli ad Albertini a Milano: il mancato ricambio generazionale in un paese per vecchi

Alle prossime comunali nelle principali città italiane si rischia qualcosa di simile a “L’alba dei morti viventi“. O a “Jurassic Park“. E se amate le citazioni cinematografiche, ne sparo una terza: “A volte ritornano“.

Già perchè a quanto pare, ci sarà un prepotente ritorno della Seconda Repubblica, semmai se ne fosse realmente andata. Un po’ quando negli anni scorsi vedevamo ancora ricoprire ruoli istituzionali, gente della Prima.

L’ennesima conferma che questo non sia un paese per giovani. Ma continua ad esserlo per vecchi. Per i soliti meccanismi che non lasciano il largo ai giovani, al ricambio generazionale. Salvo per i soliti “figli di“.

Ecco chi potrebbe ritrovarsi candidato a Milano, Roma e Napoli.

Albertini candidato a Milano

albertini a milano

Per ora sono voci, ma pure molto insistenti. A Milano, per esempio, potrebbe ritrovarsi candidato l’ex Sindaco di Milano Gabriele Albertini, sempre per il centro-destra. A proporlo proprio quel Matteo Salvini che all’epoca, da giovane rampante consigliere comunale, come ammesso dallo stesso Albertini, gli faceva la guerra in consiglio comunale. Ennesima giravolta del leader del Carroccio insomma.

A quanto pare però, Albertini vorrebbe rinunciare soprattutto perché, a livello nazionale, la coalizione si è sfasciata. Si era anche fatto il nome della rediviva Letizia Moratti. Tornata in auge come assessore alla sanità in regione (su di lei mi sono espresso qui).

Possibile che il centro-destra in quel di Milano non trovi una figura nuova, fresca? Dieci anni fa ha perso amaramente la città in luogo di Giuliano Pisapia. Per poi riperderla nel 2016. Candidando di nuovo Albertini, rischia un ennesimo scivolone, malgrado il vento in poppa che nei sondaggi hanno Lega ma soprattutto Fratelli d’Italia.

Bertolaso candidato a Roma

amministrative 2016

Si vota anche nella Capitale e anche qui il centro-destra dovrebbe riproporre una figura resa nella seconda metà degli Anni Zero quasi mitologica da Berlusconi: quella di Guido Bertolaso. Ex capo della protezione civile, tornato in auge dopo essere uscito indenne dalle inchieste giudiziarie.

Bertolaso potrebbe essere favorito dall’indebolimento dei Cinquestelle, che riproporranno il Sindaco uscente Virginia Raggi. Mentre il Pd, che pare non appoggerà quest’ultima, è ancora in altomare sul suo candidato.

Dei problemi di Roma, come di tante altre cose causa Covid-19, non se ne è parlato più. Ma dubito che i romani siano così soddisfatti di come vadano le cose in città. Sebbene le colpe non siano ascrivibili solo alla Raggi, dato che il centro-destra ha governato per molti anni con una parentesi di un quinquennio del centro-destra. Che non è stato da meno.

A Napoli torna Bassolino

E per chiudere il triangolo, c’è Antonio Bassolino a Napoli. Anche lui assolto dalla Giustizia, ma non dalla Storia (come scrissi qui).

De Magistris, che ha lavorato abbastanza bene, non potrà ricandidarsi (ci proverà come governatore della Calabria) e ha già proposto la giovane Alessandra Clemente (qui un ritratto) come successore.

Il centro-sinistra, come da 10 anni a questa parte è ancora in difficoltà a livello locale. Così come il centro-destra, che da anni prova a mettere “le mani sulla città” (scusate per l’ennesima citazione cinematografica).

Dunque Bassolino si è proposto come quarto incomodo. Certo, è una persona intelligente, politico di vecchia razza, conosce bene la macchina del Comune. Ma sarebbe assurdo e anche qui una ennesima mossa dell’Ancien regime. Qualche Over 70 nostalgico magari potrà anche votarlo.

A questo punto, leggendo questi nomi mi viene da chiedere: perché a Torino non candidano Cavour?

5,0 / 5
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2 Risposte a “Da Bassolino a Napoli ad Albertini a Milano: il mancato ricambio generazionale in un paese per vecchi”

  1. Non credo che tutti i partiti siano autolesionisti. Se tirano fuori dal freezer questi signori, possiamo immaginare come sono le nuove generazioni di candidati.
    Saluti

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