Da Almasri al Cuneo fiscale: i troppi pasticci del Governo Meloni

Da Almasri al Cuneo fiscale: i troppi pasticci del Governo Meloni

Esaminiamo il caso Almasri e il caso del taglio del cuneo fiscale sui redditi bassi.

Buoni a nulla ma capaci di tutto” era uno slogan in auge in un periodo tanto caro a chi ci governa oggi, quello del Ventennio. E ben si addice proprio a loro, alla luce delle tante gaffe istituzionali che stanno mettendo in atto. Le ultime due riguardano il caso del carceriere libico Njeem Osama Almasri Habish, meglio conosciuto come Almasri e il Cuneo fiscale sui redditi bassi.

Cos’è il caso Almasri

Il sito Pagella politica ha spiegato molto bene, e in fondo meglio di tutti (programmi televisivi compresi) come sono andate le cose riguardo il caso Almasri. Al quale rimandiamo per un approfondimento.

Si spiega, per esempio, che alla Meloni, al sottosegretario Mantovano e ai ministri Nordio e Piantedosi, non è stato inviato alcun avviso di garanzia. Bensì, si tratta di una semplice lettera che li avvisa di un’indagine in corso che li coinvolge necessariamente per il ruolo istituzionale che ricoprono. Sebbene poi la premier abbia voluto fare vittimismo e parlare di persecuzione da parte dei Magistrati (una litania di cui siamo abituati da oltre un trentennio ormai, talvolta comunque non a torto). Che si starebbero addirittura vendicando per la riforma sulla divisione delle carriere.

Sul ritorno di Almasri in Libia con un volo di Stato, comunque, si è verificata una concatenazione di lacune e inerzie, che vanno anche oltre il governo italiano. La stessa Corte penale internazionale, che lo attenziona dal lontano 2011, ha impiegato mesi a spiccare il mandato d’arresto internazionale. Facendolo quando Almasri aveva già attraversato almeno tre nazioni europee e lasciava la Germania per entrare in Italia.

Restano comunque le colpe del Ministro della Giustizia Nordio, il quale non è intervenuto tempestivamente quando la CPI ha spiccato il mandato di arresto per Almasri il 18 gennaio e avesse ricevuto un’informativa anche dal Procuratore Generale il giorno seguente. Pertanto, la Corte d’appello di Roma tirata in ballo dalla Meloni centrerebbe poco.

Intanto, giunge tutta l’indignazione di quanti hanno subito le torture da parte del carceriere libico, sui cui pendono pesanti accuse, anche di stupri e omicidi ai danni di minorenni.

Taglio cuneo fiscale: l’errore sui redditi bassi

Veniamo al secondo pasticcio. Come spiega La Stampa, la questione è stata sollevata da M5S e Avs attraverso due distinte interrogazioni, presentate nella commissione Finanze della Camera, nelle quali si denuncia la perdita, in particolare, rispetto al 2024, del trattamento integrativo di 1.200 euro.

A spiegare la vicenda per conto del governo è il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano:

Ciò sarebbe dovuto alla circostanza che nel 2024 avevano ricevuto incidentalmente un vantaggio a causa del meccanismo di riduzione dell’aliquota contributiva, che aveva conseguentemente portato ad aumentare i redditi imponibili Irpef. Cominciando a pagare imposte, questi contribuenti avevano ricevuto anche il trattamento integrativo da 1.200 euro che in mancanza di decontribuzione non sarebbe spettato

Si tratta di un numero assai limitato di soggetti e di una platea che normalmente cambia di composizione ogni anno per motivi legati a dinamiche reddituali e del mercato del lavoro (nuovi ingressi, aumento delle retribuzioni, maggiori o minori straordinari, maggiori o minori ore lavorate). Quindi i soggetti che rientrano in tale fascia di reddito non sono inquadrabili in una specifica categoria di contribuenti

Di qui la soluzione

Dovrà tenere conto anche della possibilità che di questa estensione beneficerebbero non solo i contribuenti che rientravano in quella fascia di retribuzione nel 2024, ma anche quelli che si troveranno nella suindicata fascia nei prossimi anni. L’estensione del trattamento integrativo mediante una modifica dei suoi criteri di spettanza, pertanto, sarà esaminate nell’ambito di un processo mirato a un maggior sostegno per i lavoratori a più basso reddito piuttosto che per compensare gli effetti di misure temporanee

Seguici su Facebook cliccando sull’immagine 👇🏻

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.