Crisi di governo, sta per nascere Governo Conte-Mastella: Benevento ancora decisiva a Roma

E alla fine, Matteo Renzi lo ha fatto. Ha ritirato dal Governo le 2 ministre del suo partitino Italia viva – Teresa Bellanova ed Elena Bonetti – e ha aperto la crisi di governo. Regalando così all’Italia un altro record, ovviamente negativo: essere l’unico paese al Mondo, o tra i pochi, ad avere una crisi di governo in corso con i “chiari di Luna” che stiamo vivendo causa Covid-19.

Matteo Renzi non ha mai mandato giù il modo di Conte di gestire l’emergenza innescata dal nuovo Coronavirus. Ovvero, l’accentramento dei poteri, il governare a colpi di scelte prese all’ultimo minuto con scarsa concertazione, la delega ai Servizi segreti. Oltre a politiche economiche recessive, come il reddito di cittadinanza, il rinnovo degli inutili navigator, i vari bonus elargiti tipo come quelli per i monopattini. Ma su tutti, la gestione della scuola, che Renzi avrebbe voluto aperta fin da aprile.

Diverse cose che dice le condivido pure. Ma il mio pensiero sull’ex Sindaco di Firenze l’ho già espresso in questo articolo. Oltre ai retroscena su quale sarebbe il reale motivo di tanta caciara da parte sua. Intanto, torna in auge un volpone della vecchia politica. Uno dei pochi della Prima repubblica ancora in circolazione: Clemente Mastella.

Già, perché quando si presenta l’occasione, il Principe di Ceppaloni sa bene coglierla. Per risultare decisivo e tornare protagonista della scena politica italiana. Pare proprio che sta per nascere un governo Conte-Mastella, che peraltro già Renzi per primo aveva svelato.

Non solo, altre 4 volte la tranquilla Benevento è stata decisiva a Roma. Aprendo o chiudendo crisi di governo…

Crisi di governo: Governo Conte-Mastella come nascerebbe

governo conte-mastella

Da quando seguo la politica con maggiore attenzione, diciamo un quarto di secolo, di crisi di governo ne ho viste a bizzeffe. Ed ogni volta si prendeva il pallottoliere per capire chi usciva dalla maggioranza quale vuoto lasciava e chi poteva colmarlo transfugando dall’opposizione. Gente che poi batte cassa, ottenendo sottosegretariati, posti nelle commissioni, qualche piazzata negli enti pubblici, ecc.

RaiNews24 ha fatto chiarezza sulla situazione attuale e quella che potrebbe prefigurarsi. Italia viva al Senato ha 18 senatori, senza i quali la maggioranza si fermerebbe a quota 142, a fronte dei 139 senatori del centrodestra. Qui potrebbero subentrare i Responsabili pronti a fare da stampella. Ma ne servono molti, e per ora i pochi nomi che circolano sono quelli del Gruppo Misto. Con la moglie di Clemente Mastella Sandra Lonardo che già da tempo da Forza Italia è passata con la maggioranza.

E il marito, da buon vecchio democristiano, sta lavorando per creare un gruppo che poi potrebbe diventare un nuovo soggetto politico nazionale. Ci sarebbe anche il capitano De Falco, già ex M5S, che tornerebbe così a bordo della maggioranza. Si tratterebbe per Mastella dell’ennesima giravolta: prima Ministro del Lavoro col primo Governo Berlusconi nel ’94, poi Ministro della Giustizia col secondo Governo Prodi nel 2006, poi sindaco di Benevento col centro-destra nel 2016. Ed in mezzo, tanti altri passaggi.

Già nel 1998, per esempio, passò da destra a sinistra, permettendo la formazione del Governo D’Alema sostituendo Rifondazione nella maggioranza parlamentare.

Al Senato, al Governo Conte bis servono 160 voti. E attualmente conta su quesit numeri:

  • M5S 92 senatori
  • PD 35 senatori
  • ITALIA VIVA 18 senatori
  • LEU 5 senatori
  • AUTONOMIE 6 senatori
  • MAIE 4 senatori

Come detto, quelli certi sono però 142. Escludendo i voti dei senatori a vita e di qualche membro del gruppo misto o ex Cinquestelle che però sono sporadici.

Alla Camera la situazione è questa:

  • M5S 190 deputati (più il presidente Fico che però non viene conteggiato per i numeri nelle votazioni)
  • PD 92 deputati
  • ITALIA VIVA 30 deputati
  • LEU 12 deputati
  • MAIE 3 deputati
  • MINORANZE LINGUISTICHE 4 deputati

A questi numeri nelle ultime votazioni si sono aggiunti anche i 4 deputati di CENTRO DEMOCRATICO.

Senza i 30 deputati renziani, la maggioranza passerebbe da 332 a 302, quindi anche in questo caso non ci sarebbe la maggioranza assoluta, fissata a quota 316.

Quindi, il governo Conte-Mastella deve trovare diversi numeri da pescare tra tutti gli appartenenti al Gruppo Misto e a quelle formazioni minoritarie, come quella di Toti o Tabacci. Mentre più difficile che in maggioranza entri Forza Italia. Anche se ormai, visto l’andazzo dei Cinquestelle, il fatto che il Pd lo abbia già fatto una volta, l’inconsistenza di Liberi e uguali, nonché la finta evocazione alla responsabilità di Berlusconi, bisogna attendersi di tutto.

Il centro-destra non ha i numeri per governare, anche con Renzi

crisi di governo

Salvini e Meloni si dicono pronti per governare, ma di fatto non hanno i numeri. Al senato ne contato 139 senatori, quindi mancherebbero almeno 20 senatori per avere una maggioranza solida (22 per la maggioranza assoluta); a Montecitorio il centrodestra può contare su 266 deputati, quindi mancherebbero almeno 50 deputati per una maggioranza autosufficiente.

E anche se Renzi si buttasse col centro-destra, ritrovando il mentore Berlusconi e l’altro Matteo, neppure basterebbe. Alla Camera arriverebbe a quota 296 mentre al Senato 157. Anche se trovare 3 senatori non sarebbe difficile. Ma poi governerebbero con una sola camera.

Benevento di nuovo ago della bilancia per crisi di governo

Ironia della sorte, la tranquilla Benevento torna ad essere decisiva in quel di Roma. E’ accaduto altre 4 volte. Due volte, proprio con Mastella. Poi nel 2010 con Viespoli. Ed infine nel 2014 con Nunzia De Girolamo. L’ho raccontato più approfonditamente qui.

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