Un mini-Lockdown o un decretino, come dir si voglia. Chiuse totalmente o parzialmente per un mese circa le attività ritenute responsabili dei contagi, come bar, ristoranti, palestre, piscine, scuole, sport “da contatto“.
Un decreto ribattezzato “Salva Natale”, poiché con esso si cerca di scongiurare un Lockdown totale durante le festività natalizie. Facendoci rivivere quanto già vissuto durante quelle pasquali. Un ecatombe psicologica ed economica.
Di sicuro, il 2020 è stato l’anno di virologi ed epidemologi. Un titolo di studio che si conosceva solo vagamente, con l’immaginario collettivo che ha sempre visto questi esperti come scienziati rinchiusi in un laboratorio con addosso un camice bianco. Aventi come unica compagnia microscopi e provette.
In questi mesi, invece, li abbiamo visti spesso in Tv. In giacca e cravatta, qualcuno abbronzato, con l’immancabile libreria dietro le spalle a dargli un tono di esperti.
Qualcuno però non è neanche virologo. Anzi, si occupa di tutt’altro. Eppure invoca i Lockdown. Come Andrea Crisanti, clamorosamente accusato dal suo mentore Giorgio Palù di essere solo un esperto di zanzare.
Ecco le sue accuse e la difesa della sua [sta_anchor id=”zanzare”]Università[/sta_anchor].
Andrea Crisanti esperto di zanzare
Come riporta Il Giornale, Giorgio Palù non ha usato mezzi termini nel definire il suo allievo Andrea Crisanti:
È entomologo, un esperto di zanzare
Andrea Crisanti è professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, consigliere di Luca Zaia riguardo il Covid-19. Ha evocato il lockdown per Natale, mostrandosi preoccupato per la curva epidemiologica delle ultime settimane:
Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo
In una intervista al Corriere aveva poi parlato di un reset di tre settimane per poter riportare la situazione a un livello sostenibile.
Giorgio Palù – professore di Neuroscienze all’Università di Philadelphia e presidente della Società europea di Viro logia – ha precisato che Crisanti non è un virologo ma un entomologo, ovvero un esperto di zanzare. Come per altro già aveva sottolineato il professor Alberto Zangrillo, primario dela San Raffaele, a luglio.
Alla trasmissione “Primus inter pares” su Tv7 Group, il professore ha spiegato:
Crisanti è un mio allievo. Nel senso che accademicamente l’ho chiamato io da Londra. Non è un virologo. Non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Negli ultimi dieci anni non ne ha mai pubblicato neanche uno di microbiologia. Ma è un esperto di zanzare, come entomologo
Tra l’altro, ha anche confessato di aver avuto anche una certa difficoltà a chiamarlo.
Crisanti difeso dall’Università di Padova
Come riporta Il Corriere del Veneto, il Decano del Dipartimento di Medicina molecolare di Padova, Fulvio Ursini, è sceso in campo per difendere Andrea Crisanti.
E lo fa, paradossalmente, per difenderlo dall’attacco del suo “mentore” – nonché il virologo considerato la guida del governatore Luca Zaia – il professore emerito Giorgio Palù.
Per prima cosa, il prof Crisanti non è un allievo del prof Palù – scrive Ursini – è’ il Dipartimento che ha deciso di chiamare il prof Crisanti per le sue specifiche competenze nell’ ambito della genetica delle popolazioni e le tecniche di gene drive, fondamentali per operare nella profilassi della Malaria ma ovviamente espandibili a svariati aspetti della ricerca biomedica
Riguardo le zanzare:
La competenza scientifica non può essere deducibile dal modello animale studiato. Insetti, roditori o pesci sono lo strumento quotidiano di tutti noi che operiamo in biomedicina. Il concetto di “zanzarologo” è prima di ogni altra cosa sbagliato, ed è stupefacente che provenga da uno scienziato”, attacca il decano che poi accusa Palù di voler “generare un monopolio culturale sulla area complessiva della pandemia” sulla base “autoreferenziale” di avere nel suo curriculum alcuni “lavori su virus”
Sottolinea infine il fatto che il suo lavoro sia stato pubblicato su Nature:
Bisogna sottolineare che il lavoro sulla pandemia, coordinato dal prof Crisanti e integrato da una squadra internazionale di collaboratori – ricorda Ursini – è stato immediatamente pubblicato da Nature e costituisce un modello operativo tra i più riconosciuti con cui oggi a livello globale si cerca di arginare la pandemia. In altre parole è una indubbia gloria per il Dipartimento e l’Università di Padova
A difendere Crisanti nella diatriba sulle zanzare, ci sono poi molti, come si legge anche su Globalist, che sottolineano come abbia dato un grande contributo nel limitare i danni nel Veneto. Consigliando Luca Zaia nel pieno della tempesta Covid-19 di marzo. La quale nella limitrofa Lombardia mieteva centinaia di morti.
Anche se tra i due i rapporti si sono ultimamente logorati, dato che, a detta di Crisanti, Zaia non riconoscerebbe i suoi meriti. Che hanno contribuito a fargli stravincere le elezioni.
Questa diatriba tra professori mi rievoca la canzone di Edoardo Bennato “Dotti, medici e sapienti“. Non la conoscete. Ve la posto di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=t9uxh2UH8l4