Crescent di Salerno già cade a pezzi: ma i guai non finiscono qui

Prosegue la travagliata storia del Crescent di Salerno, complesso architettonico situato nella città di Salerno, vanto ed orgoglio del pittoresco attuale Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, storico sindaco della città.

Il quale, ha sicuramente avuto il merito nei suoi anni alla guida della città di trasformarla radicalmente. Con l’evento “luci di artista” che rappresenta senza dubbio il fiore all’occhiello della sua gestione.

Anche il Crescent punterebbe ad esserlo. Ma, come dicevamo, la sua gestazione è stata travagliata. Con vari stop giudiziari ai lavori di esecuzione fin dalla prima pietra posta nel 2011.

Oggi il Crescent già perde calcinacci. Non solo. Viene accusato di danni all’ambiente.

Crescent di Salerno perde pezzi

Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, a quattro anni dall’ultimazione dei lavori, il Crescent di Salerno già cade a pezzi: venerdì scorso, forse a causa delle raffiche di vento particolarmente forti, nel pomeriggio sono caduti alcuni pezzi di intonaco dalla controsoffittatura di uno degli edifici che compongono il condominio privato a forma di emiciclo progettato dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill.

Caso, e fortuna, hanno voluto che in zona non vi fosse nessuno. Visto che, solitamente, sono tante le persone che affollano la piazza circostante. Il presidente del Codacons Campania, Matteo Marchetti, pone l’accento sulla pericolosità della struttura:

Immaginiamo cosa sarebbe successo se invece di un colpo di vento fosse arrivato un terremoto!

Da qui l’appello al prefetto di Salerno, Francesco Russo

di intervenire immediatamente facendo interdire e chiudere tutta l’area fino a messa in sicurezza della stessa, perché il rischio di incolumità pubblica è davvero grave

Il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, ha invece commentato l’accaduto con una metafora:

un’altra bugia che si sbriciola sotto i colpi del vento

Le accuse del Ministro dell’ambiente

Ma, come anticipato nell’incipit, c’è anche una seria questione ambientale. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera, in merito a Crescent e piazza della Libertà, ricostruisce tutto l’iter giudiziario della complessa vicenda. E, contestualmente, invita le amministrazioni preposte, Comune e Regione, a dare esecuzione alla sentenza del gip di ripristino dello stato dei luoghi:

La realizzazione risultata abusiva di dette opere – scrive il ministro – ha comportato l’alterazione di due tratti del torrente Fusandola e l’occupazione dell’area del demanio marittimo corrispondente alla foce dello stesso torrente. Nello specifico, la deviazione del corso d’acqua è motivo di preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivarne in caso di evento alluvionale

Nella replica di Pichett è inoltre evidenziato che in data 10 gennaio è pervenuto al ministero un nuovo atto di diffida e messa in mora:

con cui veniva reiterato quanto già indicato nel precedente atto, rimarcando altresì la sussistenza del pericolo d’esondazione del torrente Fusandola nel centro storico di Salerno

Crescent di Salerno dove si trova

Il Crescent si trova nell’area prospiciente il lungomare Trieste, di fronte alla Piazza della Libertà, attigua al porto e alla stazione marittima di Zaha Hadid. Regala sicuramente un bel colpo d’occhio, soprattutto con le luci della sera.

Grazie all’opera, piazza della Libertà a Salerno si piazza al 17° posto nella classifica nazionale la prima in assoluto affacciata direttamente sul mare. Risulta un mix tra edifici ad uso residenziale ed edifici ad uso commerciale. Non mancano poi box auto, in totale 157 secondo il progetto. Consta di 5 piani, più terrazzi sull’edificio.

L’opera è stata inaugurata 10 anni dopo l’inizio dei lavori, nel 2021, complici rallentamenti dovuti ad fermi giudiziari.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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