Covid, danni da vaccino stanno emergendo: Pfizer a processo

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Marzo 2023

La verità sul vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer sta venendo lentamente a galla. Ovvero, i danni provocati a quanti hanno ricevuto una o più dosi. Tra scelte coscienti, terrorismo psicologico e costrizione.

I dati sui danni da vaccino Covid di Pfizer sono sempre più drammaticamente evidenti, sebbene i media mainstream non ne facciano menzione. Presi come sono ora a fare un altro lavaggio del cervello: quello sulla guerra in Ucraina.

Ma oltre ai dati sui danni del vaccino Pfizer, cominciano a vedersi all’orizzonte anche i primi processi contro il colosso farmaceutico americano dietro denuncia d ex manager.

Vaccino anti-Covid: proteste contro Pfizer

Su Twitter, Social che ha mantenuto una certa libertà rispetto a Facebook, stanno circolando video di protesta sotto l’headquarter di Pfizer di quanti accusano la multinazionale farmaceutica statunitense di crimini contro l’umanità.

Primi processi contro Pfizer per falsificazione dei dati sul vaccino

Sempre su Twitter è emersa la notizia che il 1° marzo 2023 ci sarà la prima udienza in tribunale di Brook Jackson, ex responsabile del trial Pfizer, contro Pfizer, per la falsificazione dello studio clinico di Fase 3.

Il direttore Brook Jackson della sperimentazione clinica ha intentato una causa da 2 miliardi contro Ventavia (Pfizer e BioNTech), sostenendo che hanno falsificato i dati della loro sperimentazione. È stata depositata l’agosto 2021 ma è venuta fuori solo oggi.

Danni da vaccino Pfizer: i dati

L’ex portfolio manager di Blackrock, Ed Dowd, ha dedicato gli ultimi anni a ricerche approfondite e analisi dei dati relativi alla pandemia. Dowd, insieme a Carlos Alegria e Yuri Nunes, ha lanciato Phinance Technologies. Dove, a parte la tradizionale analisi macroeconomica, hanno prodotto rapporti completi sulle disabilità legate alla pandemia e sulle morti in eccesso utilizzando dati ufficiali.

Come riporta Maurizio Blondet, la loro ultima analisi rivela che il tasso di eventi avversi gravi negli studi clinici sul vaccino mRNA Covid-19 segue da vicino un picco di disabilità riportato dopo il lancio del vaccino.

Nella parte 3 della loro analisi sulle disabilità negli Stati Uniti (visibile qui) hanno osservato che l’aumento dei tassi di disabilità dopo il 2/2021 è strettamente correlato all’introduzione del programma di vaccinazione.

Osservando i cambiamenti nelle disabilità su un arco temporale più ampio (dal 2008) è possibile notare che i tassi di disabilità sono aumentati o diminuiti di mese in mese, ma tendevano a rimanere relativamente stabili nel tempo.

Il cambiamento di comportamento dall’inizio del 2021 è chiaramente un evento anomalo con un alto livello di significatività statistica.

Nel corso del loro studio forniscono ulteriori prove del fatto che la causa più probabile dell’aumento delle disabilità sono i vaccini Covid-19. Per pervenire alle loro conclusioni, utilizzano i tassi di eventi avversi gravi (SAE) ottenuti dall’analisi di sicurezza degli studi clinici sul vaccino mRNA (Pfizer e Moderna), eseguiti nel documento della rivista Vaccine e una nostra analisi presente nella parte cinque.

Edward Dowd ha pubblicato lo studio in più post sul proprio profilo Twitter. Ecco uno dei suoi tweet:

Arriva poi alla conclusione che c’erano segnali di sicurezza sufficienti per dimostrare che ciò che stiamo vedendo nei dati BLS era noti durante gli studi clinici anche data la loro definizione ristretta di SAE. I processi avrebbero dovuto essere interrotti.

Danni da vaccino Pfizer: lo dice anche Eurostat

A ulteriore prova dei danni da vaccino Covid di Pfizer, troviamo i dati di Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea con sede in Lussemburgo.

Il 17 febbraio scorso, sul proprio sito istituzionale e sui canali social riportava che il mese di dicembre 2022, rispetto allo stesso mese degli anni che vanno dal 2016 al 2019, si è registrata una tragica impennata dei casi di mortalità. Addirittura con un incremento di decessi del 19% (a novembre era dell’8%).

La nazione più colpita è la Germania, con uno spaventoso +37%. Ma in molti Paesi si è superato il 20%: Austria (+27%), Slovenia (+26%), Irlanda e Francia (entrambi +25%), Repubblica Ceca, Paesi Bassi ed Estonia (tutti +23%), Danimarca (+22%), Finlandia e Lituania (entrambe +21%).

E l’Italia? Qui non è dato sapere cosa succede. Anzi, viene ancora promossa la quarta dose. Eppure tutti i giorni leggiamo o udiamo di morti improvvise di persone in salute, anche giovani.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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