Covid, cinesi finalmente si ribellano alla ‘tolleranza zero’

Covid, cinesi finalmente si ribellano alla ‘tolleranza zero’

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Marzo 2023

Dopo l’Iran, anche la Cina si ribella al potere dopo decenni di sostanzialmente silenzio alle autorità precostituite e autoritarie. Che poggiano su presupposti legati ad un mondo che non c’è più. Se in Iran le proteste riguardano la libertà di essere donna e di amarsi con chi si vuole, in Cina si protesta contro la politica della “tolleranza zero” contro il Covid-19.

Una politica che va avanti da quasi 3 anni ormai, e che punta ai zero casi Covid in modo maniacale. Per qualcuno, una scusa per la dittatura comunista fuori e capitalista dentro per perpetuare il proprio potere.

Proteste in Cina contro le misure Covid-19

Come riporta Ansa, ormai sono migliaia le persone che da giorni stanno scendendo in strada a manifestare in varie città del Paese, dalla Capitale Pechino fino a Wuhan, dove tutto è partito. Anzi, qui lo slogan coniato è: “tutto è partito da Wuhan e finirà a Wuhan“.

Addirittura, le proteste sono ormai rivolte per la prima volta direttamente nei confronti del Partito comunista e del presidente Xi Jinping. Fresco di riconferma ma del quale si chiedono ora le dimissioni.

Il simbolo delle proteste è diventato un foglio bianco tra le mani dei manifestanti, i quali sfuggono alle maglie dei controlli.

Tra i vari eventi che hanno scatenato le proteste, il caso clamoroso dell’incendio di Urumqi, nello Xinjiang, costato la scorsa settimana la vita a 10 persone in una tragedia imputata alle inflessibili politiche anti-Covid.

Il governo sta cercando di correre ai ripari, con repressioni in strada ma anche sulla utilizzatissima app di messaggistica Wechat (la WhatsApp cinese). Inoltre, l’emittente statale Cctv Sports sta tagliando le inquadrature ravvicinate dei tifosi senza mascherina anti-Covid ai Mondiali di calcio del Qatar.

Altro fattore che ha scatenato le proteste, visto che i cinesi, guardando quelle tante persone aggregate senza mascherine, hanno capito che nel mondo la Pandemia è terminata. O, almeno, messa in pausa in attesa della prossima. Visto che all’ultimo G20 di Bali si è già siglato un Passaporto vaccinale.

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