Introduzione
Qual è la situazione Covid-19 in Africa? Il Continente nero, si sa, è molto complesso e disomogeneo. Agli estremi ci sono i paesi economicamente più progrediti (paesi del Nord e Sudafrica), al centro si concentra la situazione più difficile. Tra deserti, carestie e guerre civili, fomentate anche dagli occidentali da tempo.
Nel complesso, comunque, sembra che in Africa il Covid-19 abbia attecchito meno. Uno studio pubblicato su Global Health: Science and Practice, ha individuato 4 motivi principali di questo fenomeno.
Vediamoli di seguito.
Situazione Covid-19 in Africa
Lo studio, consultabile qui, individua i seguenti 4 motivi.
Popolazione più giovane
Gli stati africani, a differenza di quelli europei, americani e asiatici, hanno una età media della popolazione molto più bassa.
Prendiamo ad esempio l’Uganda: l’età media dei circa 48 milioni di abitanti è di 16,7 anni, e appena il 2% ha oltre 65 anni. In Italia (dove gli abitanti sono circa 60 milioni) 23 persone su 100 hanno più di 65 anni e l’età media è di 47,3 anni.
Questa differenza si nota anche guardando al numero di contagi e morti: in Italia siamo a quota 4,5 milioni di casi da inizio pandemia, e 129.000 decessi; in Uganda, gli infetti totali non arrivano a 100.000 e i morti a 3.000.
Non è un mistero che i decessi si registrino principalmente nelle fasce più alte di età. Anzi, secondo l’ISS, nel 97 percento dei casi a morire sono persone con diverse patologie pregresse.
Non ci sono RSA
Un ruolo importante l’avrebbe giocato anche il fatto che nella maggior parte dei Paesi dell’Africa non esistono case di riposo, a esclusione del Sudafrica: qui infatti il 33% dei focolai è avvenuto proprio in strutture di questo tipo, dove i contagi corrono veloci e gli ospiti si ammalano con facilità.
Nella maggior parte degli stati africani la cura degli anziani è lasciata alle famiglie, e questo potrebbe aver aiutato a proteggere le fasce di popolazione più deboli dal virus.
Sappiamo invece bene quanto in Italia proprio nelle RSA si siano consumate delle autentiche stragi.
Africani già dotati di anticorpi
Un’altra ipotesi è che gli africani avessero già sviluppato anticorpi contro coronavirus di altro tipo, e che questo li abbia aiutati a difendersi anche dal SARS-CoV-2: nelle aree rurali dell’Africa, i contatti tra pipistrelli (grandi portatori di coronavirus) e umani sono all’ordine del giorno.
Misure preventive
I governi di 40 stati africani hanno disposto l’immediata sospensione dei voli dalla Cina e la chiusura dei confini. Il che potrebbe aver aiutato a frenare l’avanzata della covid, facendo guadagnare a quei Paesi tempo prezioso.