Covid-19 arriva in Corea del Nord: le 2 ipotesi inquietanti

Introduzione

Mentre per il resto del Mondo il Covid-19 si è trasformato sostanzialmente in un raffreddore, esaurendo la sua forza dopo 2 anni (come sempre accade alle pandemie a prescindere dai vaccini, che invece forse hanno avuto effetti controproducenti), la Corea del Nord conosce il virus per la prima volta. E i rischi sono elevati, giacché lì non c’è alcuna misura di controllo messa in campo. Dal tracciamento ai farmaci passando per i vaccini.

Infatti, il giovane e paffuto dittatore del paese Kim Yong-Un, spesso agli onori delle cronache per i razzi che lancia verso i vicini sudcoreani e al Giappone, non ha voluto alcun vaccino. Inoltre, a quanto pare, il sistema sanitario non è proprio impeccabile. I casi ad oggi sarebbero un milione su 25 milioni di abitanti totali.

Sebbene, considerando l’informazione nordcoreana, è difficile capire quali informazioni siano corrette e quali no. Sia per i media controllati dall’alto dal regime, sia per la tendenza dei media occidentali di continuare a diffondere bufale sul regime di Pyongyang.

Ma a parte gli effetti del Covid-19 in Corea del Nord, resta anche un altro quesito: chi ha introdotto il virus nel paese, considerando i controlli molto serrati ai confini? Ecco l’ipotesi più accreditata, ma anche il sospetto più inquietante.

Covid-19 in Corea del Nord introdotto da contrabbandieri?

Come riporta il Corriere della sera, l’ipotesi più accreditata potrebbe essere quella dei contrabbandieri. Quanti sopravvivono con il mercato nero, un po’ quello che facevamo noi italiani nell’immediato dopoguerra.

Essi alimenterebbero i traffici attraverso il fiume Yalu, confine naturale con la Cina. I contrabbandieri rischiano la vita, visto che ai confini ci sono i controlli serrati dei militari. Sebbene non manchino casi di corruzione, con l’accettazione di tangenti per un “lasciapassare” (sul tema consiglio la visione del film Il prigioniero coreano, del regista Kim Ki-Duk).

Orbene, oltre alle merci in contrabbando, queste persone che generalmente vivono nelle zone più povere e rurali del paese, avrebbero pure portato il virus. Del resto, la Cina è un vettore probabile, visto che la paranoica politica «zero contagi» imposta dal regime, continua a privarsi della costruzione delle naturali difese immunitarie.

Covid-19 portato in Corea del Nord da occidente?

Resta però un terribile sospetto: che in Corea del Nord il Covid-19 potrebbe essere stato introdotto dagli occidentali, o dai paesi asiatici vicini, per portare scompiglio nel paese, visto che Kim è considerato un pericolo per i vicini paesi filo-occidentali. Vale a dire Corea del Sud e Giappone, storici nemici del paese ma anche storici alleati degli americani.

La guerra batteriologica è ormai una certezza dei nostri tempi e i laboratori biologici scoperti di recente in Ucraina ne sono una conferma. In fondo, non sono neppure una novità. Visto che era già una modalità di sopraffazione dei popoli in epoca Medioevale, introducendo malattie per indebolire il nemico senza l’uso delle armi.

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