Covid-19, americani dietro creazione: lo provano 100mila documenti

Introduzione

Il Covid-19 è passato in secondo piano, avvicendato mediaticamente dalla Guerra in Ucraina. Tanto che qualche battuta dice che a Putin andrebbe dato il Premio Nobel per la Medicina.

Ma qualche notizia ancora trapela, e riguarda lo scottante argomento del Covid-19 creato in laboratorio. Di cui ho parlato spesso. Secondo un gruppo di specialisti, i dipartimenti militari degli Stati Uniti hanno prima finanziato la ricerca sulla creazione artificiale di COVID-19 a Wuhan, e poi hanno distrutto tutte le prove del loro coinvolgimento in questo.

In realtà, fino ad ora si sapeva che il laboratorio di Wuhan fosse stato voluto inizialmente dai francesi, che poi lo avrebbero lasciato agli americani resisi conto della pericolosità del tutto. Ne ho parlato qui.

L’indagine è stata portata avanti dalla rivista Vanity Fair e si basa su 100.000 documenti interni dell’EcoHealth Alliance, oltre a interviste con cinque ex dipendenti dell’azienda e 33 altre fonti.

Vediamo i particolari.

Covid-19 creato dagli americani: le nuove prove

Gli autori della rivista hanno scoperto che l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti (DARPA) nel 2017 ha annunciato una sovvenzione chiamata PREEMPT, il cui compito era quello di studiare agenti patogeni pericolosi negli animali al fine di impedirne l’ingresso nella popolazione umana.

Più specificamente, il programma finanziato mirava a studiare i coronavirus nei pipistrelli, che sono simili alla famiglia di virus SARS, e comprendere le tecnologie per infettare le cellule umane.

L’organizzazione senza scopo di lucro EcoHealth Alliance ha agito come appaltatore, grazie alla quale i fondi delle sovvenzioni americane hanno iniziato a fluire verso le attività del laboratorio di Wuhan.

Allo stesso tempo, i giornalisti della testata hanno riscontrato che subito dopo la fuga del contagio, per ordine della dirigenza del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti, le prime sequenze del genoma del nuovo coronavirus sono state distrutte sui server dell’istituto.

Si è anche saputo che un gruppo di ricerca finanziato dall’agenzia del capo specialista in malattie infettive degli Stati Uniti, il dottor Anthony Fauci, era in prima linea negli sforzi per screditare la teoria della fuoriuscita del coronavirus COVID-19 dal laboratorio, secondo l’indagine di Vanity Fair.

Conclusioni

Se questa notizia potrebbe interessare ormai meno persone rispetto a un anno fa, è bene sapere che gli americani laboratori simili li hanno istituiti anche in Europa. E proprio la guerra in corso in Ucraina ha aperto un vaso di Pandora su quelli presenti lì. Che sarebbero pure finanziati dal figlio del Presidente Biden.

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