Coronavirus: sintomi, come si trasmette, rischi, cura e come è nato

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Novembre 2020

Cos’è il Coronavirus? Come si trasmette il Coronavirus? Come è nato il Coronavirus? Come difendersi dal Coronavirus? Come si cura il Coronavirus? Quali rischi corre l’Italia? Quanti morti potrebbe causare?

Di tanto in tanto, la Cina “regala” al Mondo un nuovo Virus. Lo ha già fatto con la SARS prima e l’influenza aviaria poi. Da alcuni giorni tocca al Coronavirus, già diffusosi fuori dal Paese e penetrato in Europa. Il nome in codice attribuitogli è Covid-19.

In realtà, negli ultimi venti anni e passa sono stati altri i focolai provenienti da più parti del Mondo. Ricorderete la Mucca pazza proveniente dalla Gran Bretagna. L’influenza suina proveniente dal Messico. La Zika proveniente dal Brasile. La Mers dalla Corea del sud. L’Ebola proveniente dall’Africa.

Tutti virus poi superati, ma con una scia di morte e terrore che hanno lasciato il segno. D’altronde, secondo i complottisti, tali Virus sono creati appositamente in laboratorio per mietere morti, dato che il Nuovo ordine mondiale vuole ridurre la popolazione globale in soli 500 milioni di abitanti.

In realtà, sebbene si possa ritenere tale conclusione estrema, è anche vero che riguardo il Coronavirus pare sia partito proprio da un laboratorio militare. Quindi non trasmesso la prima volta da un serpente all’essere umano, e poi tra esseri umani, come ipotesi ad oggi ritenuta più plausibile.

E’ successivamente emerso che sarebbe stato trasmesso per la prima volta mediante un pipistrello tramite però l’intercessione di un altro animale: il pangolino. In quanto secondo i ricercatori della South China Agricultural University di Guangzhou (Canton), il genoma dell’agente patogeno ritrovato in questo curioso mammifero ricoperto di squame sarebbe identico al 99% a quello isolato nelle persone infettate.

Infine, si ipotizza anche un mercato del pesce. Insomma, sempre una iniziale origine animale. Si è solo incerti su quale sia.

Di seguito facciamo una panoramica articolata sul Coronavirus, rispondendo alle domande poste [sta_anchor id=”coronavirus”]nell’incipit[/sta_anchor].

Coronavirus come è nato

Coronavirus sintomi

Com’è nato il Coronavirus? Come riporta Urban post, il direttore del Tgcom24, Paolo Liguori, afferma che il Coronavirus (sindrome cinese) è stato creato in un laboratorio militare di Wuhan dove si stavano facendo esperimenti di modifica della Sars per scopi militari. L’informazione è giunta tramite una fonte attendibile.

Da quanto mi riferiscono da alcuni anni questo laboratorio ha iniziato degli esperimenti militari, quindi coperti dalla più grande riservatezza. Così come l’America e la Russia, anche la Cina sta lavorando a dei batteri pericolosi da utilizzare in una eventuale guerra batteriologica“

spiega Liguori.

All’inizio di dicembre sembra che un tecnico sia entrato in contatto con il virus, non se ne siano accorti in tempo e quindi si è rapidamente propagato. Ora la situazione è drammatica: c’è l’isolamento per 56milioni di persone, ma mi parlano anche di migliaia di morti che naturalmente la Cina sta tenendo molto riservati, e di decine di migliaia di contagiati”.

Dopo l’allarme, che è cresciuto insieme alla notizia arrivata a noi come agli Stati Uniti, l’ultima mossa è venuta dalla Russia: in alcuni siti internet è venuta fuori la conferma che anche loro hanno il sospetto che questo virus venga da quel laboratorio di Wuhan- ha spiegato il direttore di Tgcom24 – Sappiamo che nella zona in una settimana hanno montato un nuovo ospedale che può contenere mille pazienti perché l’allarme è enorme, sappiamo che per ora le città bloccate sono quelle, ma sappiamo anche che la gente vola, e quindi tutto si può trasferire. I russi sono preoccupati perché in Russia ci sono molti cinesi che commerciano, che vivono lì e questo desta molte preoccupazioni”.

Se Liguori non cita la sua fonte, il giornale Libero si sbottona di più. Citando il Washington Times, riporta che un ex ufficiale dell’intelligence militare israeliana, Dany Shoham, esperto di guerra batteriologica, ha rivelato che a Wuhan c’è un laboratorio collegato al programma segreto di armi chimiche portato avanti da Pechino.

Si tratterebbe dell’unico laboratorio del Paese ritenuto sicuro per lo studio di virus mortali. Al Washington Times, Shoham ha rivelato che all’interno di Wuahn “sono probabilmente utilizzate, in piani di ricerca e sviluppo, armi [sta_anchor id=”leo”]biologiche[/sta_anchor]“.

Coronavirus Covid-19 creati in laboratorio cinese: puntata Leonardo su Raitre del 2015

E’ anche emerso un servizio della rubrica Leonardo di Raitre risalente a novembre 2015, che parla palesemente di un virus creato in un laboratorio cinese modificando il già esistente coronavirus Sars mediante pipistrelli e topi. Vedere per credere. La Rai e i virologi ormai assurti come ufficiali hanno smentito che si trattasse del Covid-19. Tesi suffragata da un articolo di Nature, che ribadisce l’origine naturale del virus. Mentre Matteo Salvini e Giorgia Meloni chiedono una interrogazione parlamentare.

Un’altra tesi di matrice complottista vorrebbe il virus generato dagli americani al fine di mandare K.O. l’economia cinese. Se così fosse, ci stanno ampiamente riuscendo. Oltre a colpire l’Iran e l’Italia stessa. Per un approfondimento qui.

A metà marzo, il Ministero degli esteri cinesi ha tra le righe iniziato a lanciare sospetti sui soldati americani infetti. Che avrebbero quindi espando il Covid-19 tra la popolazione cinese e da lì al resto del Mondo.

Come riporta AdnKronos, su Twitter il portavoce Zhao Lijian ha rilanciato un video dell’audizione tenutasi due giorni prima presso la Camera dei Rappresentanti con il direttore dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc), Robert Redfield, e ha chiesto “trasparenza” agli Usa.

La Cnn ha a tal proposito ricordato come lo scorso ottobre centinaia di atleti delle forze militari americane fossero a Wuhan per i Military World Games.

“Redfield ha ammesso che alcuni americani apparentemente morti di influenza sono poi risultati positivi al nuovo coronavirus – ha twittato Zhao – Quando è iniziato tutto con il paziente zero negli Usa? Quante persone sono state contagiate? Quali sono gli ospedali? E’ possibile che sia stato l’esercito americano a portare l’epidemia a Wuhan. Cercate di essere trasparenti! Diffondete pubblicamente i vostri dati! Gli Usa ci devono una spiegazione”.

Anche il capo del dipartimento per l’Informazione del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, aveva rilanciato con un tweet le parole di Redfield, sottolineando:

E’ assolutamente sbagliato e inappropriato parlare di coronavirus cinese.

Altra tesi alternativa è quella che vorrebbe la stessa Oms aver scatenato la pandemia per non pagare a fine marzo e a luglio i cosiddetti Pandemic Bond. Sottoscritti a luglio da milionari e che in caso di pandemia vedono la perdita del loro investimento.

Il motivo della nascita dei Pandemic bond sarebbe, almeno sulla carta, aiutare l’Oms a trovare finanziamenti per aiutare i paesi colpiti dalle pandemie. Reperiti dalla sottoscrizione degli stessi.

La tesi ufficiale, comunque, vuole che la origine sia animale.

Coronavirus come si trasmette

coronavirus come si trasmette

Come si trasmette il Coronavirus? Come riporta Quotidiano sanità, i coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose)
  • toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi
  • contaminazione fecale (raramente)

Coronavirus cos’è

coronavirus come difendersi

Cos’è il Coronavirus? I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.

I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

I coronavirus umani conosciuti ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni fa (i primi a metà degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo millennio.

Coronavirus umani comuni:

1 – 229E (coronavirus alpha)

2 – NL63 (coronavirus alpha)

3 – OC43 (coronavirus beta)

4 – HKU1 (coronavirus beta)

Altri coronavirus umani:

5 – MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East respiratory syndrome)

6 – SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la Severe acute respiratory syndrome)

7 – 2019 Nuovo coronavirus (2019-nCoV)

Coronavirus come si cura

Come si cura il Coronavirus? Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. Dovrebbero arrivare a breve le prime sperimentazioni sugli animali.

La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente e viene messa in terapia intensiva.

Coronavirus sintomi

virus cina polli

Quali sono i sintomi del Coronavirus? I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. In particolare:

1. I coronavirus umani

Comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere:naso che cola, mal di testa, tosse, gola infiammata, febbre e una sensazione generale di malessere.

I coronavirus umani a volte possono causare malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite. Questo è più comune nelle persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare e/o respiratorio, e soggetti con un sistema immunitario indebolito, nei neonati e negli anziani.

2. Altri coronavirus umani

Hanno fatto il salto specie, come per esempio MERS-CoV e SARS-CoV, possono causare sintomi gravi. I sintomi della sindrome respiratoria mediorientale di solito includono febbre, tosse e respiro affannoso che spesso progrediscono in polmonite e circa 3 o 4 casi su 10 sono risultati letali. I casi di MERS continuano a verificarsi, principalmente nella penisola arabica. I sintomi della sindrome respiratoria acuta grave, per la quale non si registrano più casi dal 2004 in nessuna parte del mondo, includevano febbre, brividi e dolori muscolari che di solito progredivano in polmonite.

È comunque importante, nel caso si verifichino sintomi, informare il proprio medico di eventuali viaggi o di recenti contatti con animali (per esempio viaggi nei Paesi della penisola arabica o contatti con cammelli o prodotti a base di cammello).

Coronavirus come difendersi

mani donna

Come difendersi dal Coronavirus? E’ possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche
  • starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso
  • evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate
  • evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti)
  • rimanere a casa se si hanno sintomi
  • fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate)
  • pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate

È possibile alleviare i sintomi assumendo farmaci per i dolori muscolari, articolari e la febbre.

Coronavirus numero vittime

coronavirus cos'è

Quante vittime ha fatto il Coronavirus? Le cifre, purtroppo, vanno sempre aggiornate. Secondo le ultime stime riportate da Il Fatto quotidiano, in Cina il numero dei morti è arrivato a 2.233 persone, con 115 nuovi decessi solo nelle ultime 24 ore e 889 nuovi casi. Tra le vittime anche un giovane medico, che aveva deciso di rinviare le nozze per essere in prima linea nell’emergenza. Al dato sui contagi confermati si aggiungono 1.614 casi sospetti, mentre 2.109 persone sono state dimesse dagli ospedali del Paese.

Fuori dai confini della Cina sono morte 11 persone: a Taiwan, in Francia (un turista cinese di 80 anni) a Hong Kong, nelle Filippine, in Giappone e in Iran, dove sono morte 5 persone e 750 casi sospetti.

Coronavirus rischi Italia

coronavirus rischi italia

Quali sono i rischi corsi dall’Italia riguardo il Coronavirus? Ovviamente, anche il nostro Paese è esposto ai rischi, non essendo certo in una campana di vetro. Oltretutto, sappiamo purtroppo anche bene come funzionano i controlli qui negli aeroporti, come già fu denunciato da qualcuno in occasione dell’Ebola.

Al momento della scrittura, Agi riporta che sono sette le vittime in nel nostro Paese, sei in Lombardia e una in Veneto. L’ultimo, sempre nel lodigiano, è un uomo di 62 anni, residente a Castiglione d’Adda, già sottoposto a dialisi. Il quale presentava una serie di importanti patologie croniche pregresse.

Un’altra vittima di Castiglione d’Adda aveva 80 anni: è morto all’ospedale Sacco di Milano dove era stato portato giovedì scorso. Stesso giorno del 38enne manager, ancora in condizioni gravi. L’ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto.

In Lombardia i contagiati sono saliti a 172. In Veneto invece i casi confermati sono saliti a 32.

Coronavirus quanti morti può causare

malattie internet

Quanti morti può causare il Coronavirus? Come riporta Zero Hedge, secondo una simulazione eseguita meno di tre mesi fa, le cose potrebbero andare molto, molto peggio.

Meno di tre mesi fa, Eric Toner, uno scienziato del Johns Hopkins Center for Health Security, aveva eseguito una simulazione di una pandemia globale che coinvolge esattamente lo stesso tipo di virus, secondo Business Insider.

La sua simulazione prevede che 65 milioni di persone potrebbero morire “entro 18 mesi“.

Ha commentato:

“Ho pensato a lungo che il virus più probabile che potrebbe causare una nuova pandemia sarebbe un coronavirus.”

A partire da ora, l’epidemia non è una pandemia, ma è stata segnalata in otto diversi paesi. La simulazione di Toner ha affermato che quasi “tutti i paesi del mondo” avrebbero il virus dopo sei mesi.

Ha commentato:

“Non sappiamo ancora quanto sia contagioso. Sappiamo che si sta diffondendo da persona a persona, ma non sappiamo fino a che punto. Una prima impressione iniziale è che questo è significativamente più mite della SARS. Quindi è rassicurante. D’altra parte, potrebbe essere più trasmissibile della SARS, almeno in ambito comunitario. “

La sua analisi ha utilizzato un virus immaginario chiamato CAPS, che sarebbe resistente a qualsiasi vaccino moderno e sarebbe più letale della SARS. La simulazione ha coinvolto un virus originario degli allevamenti di suini del Brasile. Lo scoppio è iniziato in piccolo, con gli agricoltori che hanno manifestato sintomi, prima di diffondersi in aree affollate e impoverite.

La simulazione ha anche mostrato che i voli venivano cancellati e le prenotazioni di viaggi diminuivano del 45%, poiché le persone diffondevano false informazioni sui social media. Ha inoltre innescato una crisi finanziaria in tutto il mondo, con un PIL globale in calo dell’11% e mercati azionari che sono scesi dal 20% al 40%.

Non si sa se la simulazione abbia giustificato o meno la moderna teoria monetaria con la quale la Fed sta attualmente governando.

Ha anche affermato che l’attuale coronavirus potrebbe avere un grande impatto economico se il totale dei casi colpisse le migliaia.

Ha concluso:

“Se potessimo farlo in modo da poter avere un vaccino entro pochi mesi anziché anni o decenni, sarebbe un punto di svolta. Ma non è solo l’identificazione di potenziali vaccini. Dobbiamo pensare ancora di più a come sono prodotti su scala globale e distribuiti e amministrati alle persone. Fa parte del mondo in cui viviamo adesso. Siamo in un’era di epidemie “.

Coronavirus, chi rischia di più

Chi rischia di più con il Coronavirus? Come detto in precedenza, a rischio decesso sono soprattutto gli ultraottantenni e quanti presentano delle gravi patologie pregresse. La percentuale di rischio si riduce gradualmente al ridursi delle fasce d’età.

Ristoranti e negozi cinesi sono pericolosi?

ristorante cinese

Andare in un ristorante cinese o negozio cinese è pericoloso? Di per sé, recarsi presso queste attività gestite da cinesi non costituisce un rischio. Il rischio principale può derivare dal fatto che le persone che vi lavorano potrebbero essere tornate dalla Cina nelle ultime settimane e potrebbero avere il virus ancora in fase di incubazione.

Del resto, in Italia i controlli si sono fatti più stringenti solo da pochi giorni e molte persone rientrate dal paese asiatico lo hanno fatto senza alcun genere di controllo.

E’ pericoloso ricevere pacchi dalla Cina?

Come riporta Salute.gov non è pericoloso stando a quanto dice l’Oms. In quanto c’è un cambio di temperature e condizioni nel corso del lungo trasporto

Gli animali domestici possono trasmettere il Coronavirus? Può essere trasmesso il Coronavirus agli animali domestici?

Riguardo la prima questione, no, c’è solo un caso isolato a Hong Kong. Riguardo al secondo, tendenzialmente no. Ma bisogna trattare il proprio animale domestico come si fa con gli altri esseri umani. Ossia, lavarsi le mani prima di toccarli ed evitare baci e abbracci se si è infetti. Ho approfondito la questione qui.

Di seguito affrontiamo un’altra [sta_anchor id=”vestiti”]questione[/sta_anchor].

Coronavirus si trasmette tramite scarpe e vestiti?

Su questa questione, riporto cosa dicono 2 esperti, come riporta Virgilio.

“Per scongiurare il contagio è importante lasciare fuori casa scarpe e vestiti”

ha detto Walter Ricciardi dell’Organizzazione mondiale della sanità ospite ieri sera della puntata monotematica di “Live – Non è la d’Urso” su Canale5.

“La pratica della disinfezione di strade e superfici è molto importante, così come – conclude il medico – è necessario mantenere le distanze e lavarsi spesso le mani. E’ stato provato scientificamente che il coronavirus può attaccarsi alle superfici e il contatto di queste con le mani, e successivamente l’interazione tra i soggetti, potrebbe provocare il contagio”.

Gli ha fatto eco il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile con gli aggiornamenti quotidiani sul Covid-19 in Italia:

“Il virus può sopravvivere da qualche ora a qualche giorno laddove su queste superfici rimangano completamente protetti o non vengano esposti a pulizia a opere di disinfezione o a fenomeni naturali come sole e pioggia. Ma sappiamo anche che è molto sensibile ai disinfettanti a base di cloro e alcol”.

Quindi, siamo al solito discorso che la cosa principale è il lavarsi bene le mani dopo aver toccato scarpe e vestiti che abbiamo usato per uscire. Se poi volete sentirvi più sicuri, potete lavarli sempre dopo averli usato. Disinfettando la suola delle scarpe.

Perché Coronavirus colpisce più uomini che donne

Come riporta AGI, secondo la prima analisi effettuata in Cina, che prendeva in esame il primo focolaio, il tasso di mortalità degli uomini sarebbe decisamente più alto rispetto a quello delle donne: 2,8% contro 1,7%.

Le stesse percentuali si sono poi confermate in tutti gli altri luoghi dove è stata riscontrata presenza del covid-19. In Italia gli uomini rappresentano il 71% dei decessi da coronavirus, in Spagna i maschi deceduti sono praticamente il doppio. Numeri che hanno allarmato la comunità scientifica e che hanno messo in moto una ricerca di risposte plausibili.

La risposta onesta è che nessuno di noi sa cosa sta causando la differenza“, ha affermato a The Guardian la professoressa Sarah Hawkes, direttrice del Centro UCL per il genere e la salute globale. Il virus, come ormai sappiamo bene, colpisce i polmoni quindi in Cina, essendoci un tasso di fumatori uomini decisamente più alto (solo il 2% delle donne fuma), si è subito giunti alla conclusione che la discriminante potesse essere quella.

Uno studio pubblicato il mese scorso sul New England Journal of Medicine sostiene questa teoria riportando i seguenti numeri: un mese fa i fumatori costituivano circa il 12% degli infetti con sintomi meno gravi e il 26% di quelli che sono finiti in terapia intensiva o sono morti. Sempre secondo la ricerca il fumo potrebbe anche essere semplicemente un metodo più facile e veloce per il virus di trasmettersi, i fumatori infatti portano spesso le mani alla bocca.

Ma sarebbe proprio l’Italia a smentire in qualche modo questa ipotesi: anche nel nostro paese i fumatori maschi sono decisamente in maggioranza rispetto alle donne, il 28% contro il 19%, ma non è una differenza di percentuale alta come in Cina.

Eppure la maggioranza dei casi di decessi per coronavirus, esattamente come in Cina, si riguarda gli uomini.

“La crescente mortalità negli uomini non è valida solo in Cina, Italia e Spagna. Lo stiamo vedendo in paesi e culture molto diverse – ha affermato Sabra Klein, professore alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health – Quando osservo i dati mi viene da pensare che ci deve essere qualcosa di universale che contribuisce a questo. Non credo che il fumo sia il fattore principale”.

Ricerche precedenti hanno rivelato che gli uomini hanno una risposta immunitaria antivirale innata inferiore a una serie di infezioni tra cui l’epatite C e l’HIV e gli studi sui topi suggeriscono che ciò può essere vero anche per il coronavirus.

“Il loro sistema immunitario – conclude la professoressa Klein – potrebbe non avviare una risposta appropriata quando il virus attacca”.

Anche gli ormoni possono svolgere un ruolo: gli estrogeni aumentano le risposte antivirali delle cellule immunitarie e molti geni che regolano il sistema immunitario sono codificati sul cromosoma X (gli uomini ne hanno uno e le donne due) ed è quindi possibile che alcuni geni coinvolti nella risposta immunitaria siano più attivi nelle donne che negli uomini.

Ci sono poi diversi studi che analizzando la differenza comportamentale tra uomini e donne, studi secondo i quali gli uomini si lavano meno le mani, usano meno il sapone, sono meno inclini ad affidarsi all’assistenza medica e molto invece ad ignorare i consigli riguardo la salute pubblica. Generalizzazioni, è ovvio, ma che comunque mettono gli uomini nell’occhio del mirino del virus.

Quindi, sono tante le possibili cause per cui il Coronavirus Covid-19 colpirebbe più gli uomini che le donne:

  • fumano di più
  • sono meno ossequenti delle indicazioni sanitarie
  • è una questione genetica favorevole alle donne

Wuhan dove si trova

wuhan foto

Dove si trova Wuhan? Come riporta Wikipedia, Wuhan è la capitale della provincia di Hubei, in Cina. È la città più grande dell’Hubei e la città più popolosa della Cina centrale, con una popolazione di oltre 11 milioni, la settima città cinese più popolosa e una delle nove città centrali nazionali della Cina.

Il nome “Wuhan” proveniva dalle origini storiche della città dal conglomerato di Wuchang, Hankou e Hanyang, che sono noti collettivamente come le “Tre città di Wuhan”.

Si trova nella pianura orientale del Jianghan, alla confluenza del fiume Yangtze e il suo più grande affluente, il fiume Han, ed è noto come “China’s Thoroughfare“. La storia di Wuhan risale a 3500 anni.

Eventi storici che si svolgono a Wuhan includono l’insurrezione di Wuchang, che portò alla caduta della dinastia Qing e alla fondazione della Repubblica di Cina.

Wuhan fu per breve tempo la capitale della Cina nel 1927 sotto l’ala sinistra del governo Kuomintang (KMT) guidato da Wang Jingwei. La città fu in seguito la capitale della guerra in Cina nel 1937 per dieci mesi durante la seconda guerra sino-giapponese.

Durante la Rivoluzione Culturale Cinese, un conflitto armato tra due gruppi ostili che stavano combattendo per il controllo della città divenne noto come incidente di Wuhan. Oggi Wuhan è considerato il centro politico, economico, finanziario, commerciale, culturale ed educativo della Cina centrale.

È un importante snodo di trasporti, con decine di ferrovie, strade e superstrade che attraversano la città e si collegano ad altre grandi città. A causa del suo ruolo chiave nel trasporto domestico, Wuhan viene talvolta definita “la Chicago della Cina” da fonti straniere. La “Golden Waterway” del fiume Yangtze e il suo più grande affluente, il fiume Han, attraversano l’area urbana e divide Wuhan nei tre distretti di Wuchang, Hankou e Hanyang.

Il ponte sul fiume Yangtze di Wuhan attraversa lo Yangtze in città. La Three Gorges Dam, la più grande centrale elettrica del mondo in termini di capacità installata, si trova nelle vicinanze. Mentre Wuhan è stato un hub di produzione tradizionale per decenni, è anche una delle aree che promuovono i moderni cambiamenti industriali in Cina.

Wuhan è costituita da tre zone di sviluppo nazionali, quattro parchi di sviluppo scientifico e tecnologico, oltre 350 istituti di ricerca, 1.656 imprese hi-tech, numerosi incubatori di imprese e investimenti da 230 aziende Fortune Global 500.

Nel 2018 ha prodotto un PIL di 224 miliardi di dollari USA. La Dongfeng Motor Corporation, una casa automobilistica, ha sede a Wuhan. Wuhan ospita diversi importanti istituti di istruzione superiore, tra cui l’Università di Wuhan, che è stata classificata al terzo posto a livello nazionale nel 2017 e all’Università di scienza e tecnologia di Huazhong. Storicamente, Wuhan ha subito rischi di inondazioni, spingendo il governo alleviare la situazione introducendo meccanismi di assorbimento ecologicamente amichevoli.

I 7° Giochi del mondo militare sono stati ospitati dal 18 al 27 ottobre 2019 a Wuhan. Nel 2017, Wuhan è stata designata come Città Creativa dall’UNESCO, nel campo del design.

Wuhan è classificata come città mondiale della Beta world city dalla Globalization and World Cities Research Network.

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