Concorso ASIA Napoli, la sceneggiata del Sindaco coi neoassunti

Concorso ASIA Napoli, la sceneggiata del Sindaco coi neoassunti

Una autentica sceneggiata napoletana, non c’è che dire. Con tutto il rispetto per un genere che ha una storia nobile e importanti interpreti alle spalle. Ma qui prende una accezione negativa, legata al lato pittoresco e finto di questo genere.

Già perché lunedì scorso, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha annunciato, con tanto di foto che rievoca i selfie che i cantanti scattano dal palco col pubblico alle spalle durante i concerti, l’assunzione della prima tranche di netturbini (200 unità sulle totali 500) che prenderanno servizio nelle file di ASIA. Azienda municipale dal trascorso finanziario complicato e spesso anche oggetto di critiche per la gestione dei rifiuti a cui è delegata.

Il Sindaco Manfredi e le assunzioni del Concorso ASIA

Infatti, in questi mesi si è tenuto il concorso per 500 netturbini ai servizi di ASIA, con tanto di notizie che a parteciparvi vi fossero molti laureati. Tra cui anche persone con Master o perfezionamenti, pure conseguiti all’estero, decisi anche a regredire di molto le proprie ambizioni pur di ottenere il tanto agognato posto fisso.

Ed è proprio questo il punto. Il posto fisso è stato per anni denigrato, poiché ormai roba obsoleta, che doveva fare spazio all’arrivismo e alla competizione più agguerrita e scorretta, che dagli anni ’90 si sono gradualmente insediati come modelli nella nostra società giunti da Oltreoceano.

Poi però è arrivato il Covid-19, che ha messo in ginocchio tanti liberi professionisti o dipendenti del settore privato. Ed ecco allora che il posto fisso statale è tornato di moda, perché si ha bisogno di certezze.

Peccato però che la sceneggiata del Sindaco Manfredi coi neoassunti in Asia non ha fatto altro che alimentare lo stereotipo che a Napoli si cerca il posto fisso a tutti i costi, perché non si ha voglia di mettersi in gioco, perfino di lavorare. Anche quando si ha una laurea e dei Master.

Una sceneggiata resa ancora più squallida dal fatto che proprio Gaetano Manfredi sia, come ricorda la ricercatrice universitaria Anna D’Ascenzio, ex Presidente della CRUI e Rettore della più grande Università del Sud (la Federico II) e anche, ex Ministro dell’Università italiana.

Il caro Manfredi, anziché esultare fieramente per dei laureati che pur di lavorare preferiscono umiliarsi come spazzini (sebbene si tratti di un lavoro fondamentale dal punto di vista sanitario e sociale), dovrebbe forse adoperarsi affinché chi abbia dei titoli possa lavorare per quello che ha studiato e, possibilmente, nella propria città.

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