Il caso Tony Effe a Roma e il vizio della sinistra di censurare gli artisti

La Giunta Gualtieri ha annullato il concerto di Tony Effe a Roma per il capodanno. Inscenando la solita pantomima di sinistra.

Nell’immaginario collettivo italico, la destra dovrebbe essere quella bacchettona e censoria e la sinistra aperta e permissiva. Eppure, proprio da sinistra sono arrivate nei decenni le peggiori censure. Del resto, anche Pierpaolo Pasolini non trovò sponde liberali da quelle parti, offertegli solo dai Radicali. Le stesse femministe sinistroidi sono peggio delle streghe che dicono di voler salvare dal rogo. Ultimo pasticcio quello di Tony Effe a Roma.

La giunta Gualtieri, di centro-sinistra, ha infatti annullato la presenza del trapper al Concertone di Capodanno per i suoi testi tacciati di essere maschilisti e forieri di messaggi contro le donne. Ironia della sorte, Tony Effe (che sarà peraltro anche presente a Sanremo insieme al rivale Fedez) è soprattutto ascoltato proprio dal giovane pubblico femminile, notoriamente attratto dal “bello e dannato” di turno.

Non solo Tony Effe, il Concerto di Capodanno di Roma rischia di saltare

E ora il Concertone di fine anno a Roma rischia di saltare. Hanno dato forfait Mahmood e Mara Sattei, mentre tanta solidarietà è arrivata anche dagli altri, come Emma Marrone, Lazza, ecc. Tony Effe sta pensando di organizzare un concerto al Palaeur, palazzetto sito sempre nella Capitale, con prezzi accessibili.

A settembre sempre una giunta di centro-sinistra, in provincia di Torino, annullò il concerto di Giuseppe Povia. A parte la censura in sé, che non è mai bella, l’aspetto ridicolo è prima coinvolgere artisti con cui non si condividono le idee, per poi annullarne il concerto.

I casi sono 3:

  1. chi organizza certi eventi nelle amministrazioni comunali non conosce gli artisti e solo dopo, informandosi, fa dietrofront;
  2. non c’è comunicazione tra organizzatori e Giunta comunale, per cui si crea un cortocircuito che sfocia in situazioni imbarazzanti come questa di Tony Effe a Roma (ipotesi più plausibile);
  3. le giunte comunali coinvolgono volutamente certi artisti per poi inscenare un clamoroso dietrofront in nome di certi valori.
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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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