Renzi sorride solo a Bologna
A Torino buono il risultato di Fassino, che stacca di 11 punti la candidata dei Cinque stelle, Chiara Appendino. E non si può dire certo una vittoria renziana, visto che Fassino fa parte della vecchia generazione del Pd. A Milano Sala, fortemente voluto da Renzi, ha superato per meno di un punto percentuale Parisi. Meglio a Bologna, dove il Sindaco uscente Merola ha staccato di 17 punti quello della Lega Borgonzoni (39 a 22). A Roma la sconfitta era annunciata e il candidato Pd Giachetti è andato al ballottaggio solo perché il centrodestra ha corso diviso. A Napoli la sconfitta peggiore, visto che qui Renzi ha profuso le maggiori energie in campagna elettorale, sciacallando sui problemi di Bagnoli. Duro colpo anche a Trieste, dove il Sindaco Cosolini è stato staccato di 11 punti dall’avversario Dipiazza. A Cagliari, se è vero che, come detto, ha trionfato ancora Zedda, occorre ricordare che è un esponente di Sel.
I fuochi d’artificio non bastano più
Ora a Renzi non resta che mettere da parte i fuochi d’artificio, perché ormai gli italiani non li ammirano più. Distratti come sono ad osservare la dura realtà. Inoltre, dovrebbe prendere finalmente la decisione di dimettersi da Segretario del partito e lasciare che se ne occupi a tempo pieno qualcun altro. O, se vuole fare meglio, dovrebbe dare la parola agli italiani dimettendosi da Premier. Perché non è stato votato e a ottobre, nonostante ciò, vorrebbe pure cambiare la Costituzione.
Il M5S cresce ancora
Per il resto, i Cinquestelle sono cresciuti ovunque rispetto alle precedenti amministrative. E sono chiamati alla maturità in quel di Roma. Renzi parla di loro ancora come ‘voto di protesta’, ma ridimensionandoli, non fa che rafforzarli. Il centrodestra si mostra in difficoltà un po’ ovunque, e se Berlusconi conferma di non esserne più la locomotiva, il vero problema per la coalizione è che Salvini non sembra avere la forza per prenderne il posto.
Quello che vorrebbero in tanti non è detto sia vero, non ha ottenuto il massimo, ma nemmeno il grillismo mi sembra, sarà che a Milano e Napoli non si presentava…….gli operai ed i giovani sono molto più attratti dalla voglia di qualcosa che non sempre è possibile avere, non dimentico che ai tempi andati molti vinsero, tipo lega o forza italia, proprio grazie a loro, e anche allora si dicevano le cose che si dicono oggi.
Mi limito a fornire dei dati ufficiali dell’Istituto Cattaneo che raffronta le tre principali aree politiche di queste ultime elezioni amministrative riassumendole così in percentuali:
Centrosinistra 34,3% Centro destra 29,5% M5S 21,4%
Questa indagine é stata colta dai risultati di 13 città:
Torino, Milano, Varese, Novara, Rimini, Grosseto, Roma, Trieste, Savona, Cagliari, Caserta, Carbonia, Napoli, Brindisi, Salerno, Cosenza.
Non mi sembra che il PD (Renzi) sia stato scaricato dal Paese, sarebbe più onesto parlare di singoli comuni!
non ho capito, ma re renzi che si aspettava che il popolo semplice che lavora e non va a rubare come i suo conpagni, lo devono anche ringraziare per quello che ha fatto.
Non è del tutto vero che l’ebetino sia stato scaricato da TUTTO il paese…infatti la confindustria, le banche e gli evasori sono TUTTI con lui…è il Popolo che quotidianamente deve fare i conti con le leggi anti-Lavoratori del “ducetto della ruota della fortuna” che l’ha abbandonato…Un tempo le periferie erano il serbatoio naturale del PCI, ora invece provengono dai quartieri residenziale i voti del “pdr” …ci sarà un motivo!