Come prevedibile, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, per Volodymyr Zelensky si sarebbe messa male. Terminate le pacche sulle spalle di “sleepy” Biden, con tanto di finanziamenti e affari del figlio Hunter annessi, con The Donald si vedrà finalmente il termine del conflitto molto probabilmente in favore della Russia di Putin.
Quest’ultima, infatti, dovrebbe ottenere i territori invasi dopo il 22 febbraio 2022, mentre l’Ucraina dovrà rinunciare ai sogni di gloria (fomentati dagli Usa) di entrare nell’Unione europea e nella Nato. Almeno per un altro po’ di anni. In tutto ciò, i paesi membri dell’Ue resteranno solo degli spettatori passivi, usciti malconci da 3 anni di scelte geopolitiche scellerate.
Le parole di Trump contro Zelensky su Truth
Trump sta congedando in mal modo il presidente ucraino, definendolo sul proprio canale Social Truth un “comico mediocre e un dittatore“, riferendosi, oltre che alla sua carriera di attore (una sorta di Beppe Grillo che non ce l’ha fatta), anche al fatto che non abbia indetto elezioni a un anno dalla fine del suo mandato.
Certo, con una guerra in corso (seppur, ricordiamolo, solo in una frazione limitata del paese) non era facile organizzarle ma è anche vero che Zelensky è un burattino da manovrare che doveva restare al suo posto. Probabilmente, le elezioni in Ucraina saranno indette la prossima estate (proviamo a indicare tra giugno e settembre) e a vincerle sarà il personaggio che più si avvicina all’America trumpiana e piuttosto filorusso.
Cosa resta di questi tre anni di guerra? Tanti morti tra soldati e civili, tanta illusione di staccarsi dalla Russia per gli ucraini, un aumento del caro vita per l’Europa, l’inimicizia dannosa con la Russia. Un’Italia debole politicamente e impoverita economicamente. Ma c’è chi già lo diceva da un po’.
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