Di seguito vediamo come scrivere un Curriculum efficace, i tipi, come si scrive una lettera di presentazione, le leggi da inserire, ecc.
Il Curriculum vitae è considerabile un biglietto da visita che ci consente di candidarci sintetizzando i nostri dati personali e le esperienze nel ruolo che vorremmo ricoprire. Ma come scrivere un buon Curriculum?
La premessa da fare è che non esiste il Curriculum vitae perfetto, che sia un lasciapassare per garantirsi l’assunzione. Ogni situazione fa caso a sé e per ogni profilo occorre un determinato tipo di impostazione.
Da decenni ormai è diffusamente accettato e utilizzato il Curriculum vitae in formato europeo (Europass). Ma non è detto che occorra per forza utilizzare quello, essendo piuttosto standard, graficamente essenziale e utile soprattutto per candidarsi all’interno di paesi Ue.
Di seguito vediamo come scrivere un Curriculum efficace, cosa inserire e cosa evitare, i tipi di Curriculum, come si scrive una lettera di presentazione a corredo, quale leggi inserire, e tante altre info a riguardo.
Tipi di Curriculum vitae e quando usarli
Vediamo quali sono i vari tipi di Curriculum vitae e quando usare gli uni e gli altri.
CV cronologico: cos’è, come si scrive e quando si usa
Come si evince dal nome, si tratta di un CV che segue in rigoroso ordine cronologico, quindi temporale, le proprie esperienze professionali. Generalmente, si utilizza un ordine inverso, partendo dalle ultime posizioni ed esperienze ricoperte. Ciò perché si mostra subito al recruiter (ovvero alla persona addetta al setaccio dei CV) quanto esso sia aggiornato e le nostre ultime esperienze. Generalmente quelle che interessano di più.
Ma non è detto che debba per forza seguire un ordine inverso. Infatti, per tipi di mansioni dove si richiede una esperienza importante, potrebbe essere utile partire proprio dal ruolo ricoperto in taluna posizione più remoto. Quindi adottare un ordine cronologico in senso stretto. Una scelta volta a sottolineare anche la continuità del proprio percorso professionale.
CV per competenze mansioni o posizioni: cos’è, come si scrive e quando si usa
In questo caso, le esperienze vengono raggruppate secondo un criterio qualitativo. Questa scelta può risultare molto utile quando si intende evidenziare competenze molto specialistiche e settoriali.
Come si scrive? Le voci che potremmo adottare sono:
- posizioni ricoperte;
- obiettivi/risultati raggiunti;
- competenze.
CV europass: cos’è, come si scrive e quando si usa
L’Europass il formato di CV meglio noto come Curriculum vitae europeo. Un formato piuttosto standard, nel quale, oltre ai dati personali (nome, cognome, ragione sociale, domicilio, indirizzo e-mail, ecc.), indica anche:
- titoli di studio;
- esperienze lavorative;
- attitudini e soft skills possedute.
Qui si predilige generalmente l’ordine cronologico inverso (o decrescente).
Questo formato talvolta viene richiesto esplicitamente negli annunci di lavoro e ha come vantaggio la chiarezza e immediatezza delle informazioni contenute. E’ consigliabile per candidarsi in un altro paese membro Ue.
Di contro, essendo standard e graficamente minimal, è poco accattivante e non permette una distinzione tra i candidati. E’ poco indicato per lavori di carattere grafico e creativo, come invece è il prossimo tipo.
CV grafico e creativo: cos’è, quando si usa e come si scrive
Questa tipologia di CV è diametralmente opposta alla precedente, proprio perché consente di creare curricula visivamente più ricercati, pur senza il bisogno di avere competenze grafiche specifiche. Ed è ideale quando ci si candida per un ruolo creativo e deve proprio mettere in risalto, oltre che le proprie esperienze e competenze, anche la vena creativa, per fare colpo sul recruiter e distinguersi dagli altri.
CV vitae video
Infine, abbiamo il formato video, anche qui per candidarsi in ruoli creativi, soprattutto che hanno a che fare con una forma comunicativa video.
Per crearla, servono naturalmente competenze nell’uso della telecamera e del montaggio, così come naturalità e spontaneità di fronte all’obiettivo. E’ ideale per candidarsi in ruoli come attori, Vlogger, presentatori, addetti al montaggio e quanti lavorano davanti a una videocamera.
Il formato video potrebbe essere anche sostitutivo della lettera di presentazione. Infatti, non mancano annunci che richiedono, oltre a un CV tradizionale in formato testuale, anche un breve video.
Come scrivere un Curriculum
Prima di entrare nel merito dei contenuti, occorre specificare che un Curriculum deve essere sintetico ed immediato. Meglio facilitare la lettura con elenchi puntati e parole in grassetto, per sottolineare determinati passaggi e richiamare l’attenzione su alcuni punti.
Evitate poi lunghi testi in corsivo, così come utilizzare diversi colori, font e dimensioni dei caratteri. Meglio un testo uniforme.
I vari elementi vanno suddivisi in sezioni, così da creare delle aree apposite e ordinate.
Quanto deve essere lungo un Curriculum?
Ricorda sempre che un recruiter si troverà di fronte decine di CV al giorno, quindi vorrà fare in fretta e scarterà facilmente quelli che non convincono. Non gradirà di certo CV prolissi, ricchi di informazioni superflue e che non gli interessano.
In genere, è consigliabile un Curriculum vitae di massimo 2 pagine in un formato Word A4. Se non riuscite proprio a starci dentro, potreste usare il trucco di un carattere più piccolo. Ma si consiglia di non scendere sotto la dimensione 12, perché poi è troppo piccolo e rende difficile e fastidiosa la lettura.
Se proprio non si riesce a togliere qualcosa, arrivare a tre pagine non è di certo un male assoluto.
Usare un CV diverso per mansioni diverse
E’ consigliabile preparare più CV per candidarsi a tipi di lavori diversi. Per esempio se abbiamo un bagaglio di esperienze lavorative e formative tali da consentirci di lavorare in settori anche molto diversi tra loro, dobbiamo creare per ciascun profilo un Curriculum diverso.
Si pensi a chi ha una laurea umanistica, ha lavorato nel Terzo settore, ama scrivere online ma ha anche degli attestati in Risorse umane. Potrebbe creare tre Cv diversi: uno da indirizzare alle cooperative per lavorare nel sociale; uno da indirizzare alle testate giornalistiche e ai siti di informazione; uno da inviare alle aziende per lavorare nelle HR.
Cosa inserire nel Curriculum vitae?
Vediamo adesso quali sono le informazioni che vanno inserite in un CV. Occorre però dire prima di tutto, che le informazioni devono essere veritiere e non inserite tanto lì per colpire il selezionatore. Meglio candidarsi esclusivamente per mansioni verso le quali abbiamo qualche possibilità, anziché per ruoli fuori dalla nostra portata. Si rischiano figuracce in sede di colloquio orale.
Dati personali
Si parte, ovviamente, dai dati personali, i quali dovranno essere sempre aggiornati. Ovvero:
- nome completo;
- domicilio (la dimora dove si vive stabilmente, per ricevere eventuali contatti postali, anche se ormai in disuso);
- numero di telefono (essenzialmente il cellulare, al massimo in aggiunta un fisso se si tratta di un ufficio);
- indirizzo email (meglio un indirizzo professionale, con il proprio nome incluso. Meglio giuseppeverdi@… che forzamilan80@…);
- numero Partita Iva (se si possiede, così si consente anche al selettore di fare una verifica se siamo davvero liberi professionisti in suo possesso).
Evitare altri dati, come età e stato civile, poiché potrebbe essere controproducente, oltre che superfluo. Inserirli solo se esplicitamente richiesto nell’annuncio. Saranno poi chiariti in fase di eventuale colloquio. Così come il genere (M o F), sempre più voce in disuso nei documenti ufficiali.
Foto
La foto non è un elemento essenziale e obbligatorio. Può essere esplicitamente richiesta nell’annuncio o può essere inserita volontariamente come elementi aggiuntivo distintivo.
L’importante è sempre scegliere foto professionali, in stile fototessera, poiché non siamo su un Social, dove possiamo anche lasciarci andare a espressioni divertenti, posture insolite, abiti stravaganti (perfino costumi balneari o carnevaleschi) e accompagnati dall’animale domestico.
Titoli di studio e attestati di formazione
Qui inseriremo i vari titoli di studio e certificati di formazione conseguiti. Meglio inserire solo il titolo di studio più elevato in possesso, inserendo anche dove si è conseguito e il voto finale.
Oltre a ciò, una breve descrizione degli elementi salienti del percorso formativo, ovvero l’indirizzo scelto e le principali materie trattate. Oltre alla data di inizio e quella di fine percorso.
Spazio poi a eventuali Master, corsi di formazione o di perfezionamento post-laurea. Se ne sono troppi, meglio limitarsi a quelli che più sono in linea con il profilo per cui ci candidiamo. Anche per essi, data di inizio e fine, ore totali e argomenti affrontati.
Se durante il percorso universitario o scolastico abbiamo effettuato degli stage, tirocini o laboratori, giusto inserirlo. Con durata e la pratica svolta.
Esperienze lavorative
Come detto in precedenza, qui si può prediligere l’ordine cronologico tradizionale o inverso, oppure seguire l’ordine di importanza delle varie esperienze professionali.
In genere, salvo casi particolari, si parte con l’esperienza più recente, per poi procedere a ritroso nel tempo. Specificando per ogni posizione:
- periodo di impiego;
- nome dell’azienda;
- località;
- mansione svolta.
E’ fondamentale selezionare quelle che possono interessare il recruiter, scartando quelle per nulla attinenti.
Conoscenze linguistiche
La conoscenza delle lingue è ormai fondamentale quasi in ogni ambito di lavoro. Occorre utilizzare il livello previsto per gli standard internazionali, da A1 a C2, dettati dal Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (CEFR). Inerenti a scrittura, ascolto, lettura, espressione orale, dialogo. Se si possiedono dei certificati, il livello viene indicato sugli stessi. Se invece il livello è piuttosto scarno o al massimo scolastico, il livello da inserire è A1 o A2.
Conoscenze informatiche
Come per le linguistiche, anche le conoscenze informatiche sono largamente richieste. In questa sezione, dobbiamo inserire:
- strumenti software o hardware che sai utilizzare;
- certificazioni professionali conseguite.
Soft skills, Hobby e Interessi
In tempi più recenti, ha assunto importanza inserire anche quelle competenze considerate meno importanti e non essenziali (dette appunto Soft skills nel gergo anglosassone), nonché hobby e interessi che amiamo praticare nel nostro tempo libero.
Per quanto possa sembrare superfluo e inutile, in realtà serve perché dicono molto di noi. Per esempio, una persona che ama giocare a scacchi, sarà molto probabilmente precisa e metodica sul lavoro. Chi ama invece disegnare, sarà molto probabilmente creativa e fantasiosa. Chi invece ama praticare sport estremi, sarà una persona audace, che non teme le sfide, anche in ambito lavorativo.
Leggi sul trattamento della privacy e delle informazioni personali
Prima di data e firma, è opportuno inserire nella parte finale il consenso al trattamento dei dati personali, per la presenza dei dati sensibili (appartenenza religiosa o politica, razziale, etc.).
Una formula standard e corretta per l’autorizzazione alla privacy, aggiornata con il Regolamento Europeo sulla Protezione Dati (GDPR 2016/679), è la seguente:
Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali
Luogo, data e firma
Infine, concludere il Cv indicando in basso a destra il luogo da cui lo si invia, la data nel formato del paese in cui si trova l’azienda (in Italia usiamo il formato DD/MM/AA) e la firma sotto entrambi.
Dove trovare modelli ed esempi di Curriculum
Su internet è possibile trovare piattaforme che aiutano ad elaborare più facilmente un Cv. Ecco qualche esempio con relativo link:
- Tool resume genius: la piattaforma fornisce una serie di template, personalizzabili come si desidera. Permette anche di realizzare accattivanti e convincenti lettere di presentazione, divise per professione;
- Enhancv: piattaforma estremamente semplice e intuitiva, con grafici, colori e icone. Vantaggio non trascurabile, è possibile salvare il documento in PDF;
- CakeResume permette anche di realizzare una sorta di sito personale, dove inserire tutto ciò che riguarda il proprio profilo. Facilissimo da usare, tramite un sistema a blocchidi testo e immagini. E’ raccomandabile per chi deve realizzare un portfolio lavori (si pensi ai lavori di grafica, fotografici o video);
- Europass resta infine la soluzione ideale per realizzare il classico Curriculum vitae formato standard europeo;
- Canva: nota soprattutto per realizzare in modo semplice immagini accattivanti, questa piattaforma di editing grafico vanta anche una serie di modelli dalla grafica accattivante. Anche qui parliamo di un sito estremamente userfriendly, semplice e intuitivo. Il risultato finale può inoltre essere scaricato nei principali formati (pdf, jpg, png);
- Visualize Me: questa piattaforma consente di creare CV infografica, ovvero inclusivi di diagrammi, grafici e icone accattivanti e creativi.
Lettera di presentazione: a cosa serve e come si scrive
Abbiamo più volte citato la Lettera di presentazione. Ma a cosa serve? Si tratta di una vera e propria lettera a corredo del Cv e indirizzata all’azienda o al professionista che sta assumendo.
Oltre a un riepilogo delle proprie informazioni e competenze personali, serve soprattutto per rendere noto al recruiter le ragioni che ci spingono a candidarci e quale potrebbe essere il nostro contributo alla causa finale.
Per poter scrivere una lettera di presentazione convincente, occorre leggere attentamente l’annuncio di lavoro, per capire cosa viene richiesto. E imbastirlo in base a ciò, ma anche raccogliere informazioni sull’azienda, per cercare di cogliere nel segno.
Gli elementi base di una lettera di presentazione sono essenzialmente 4:
- intestazione: deve includere in alto al centro i propri dati di contatto (nome, indirizzo e-mail e numero di telefono), mentre sotto, in alto a destra, i principali dati di chi sta cercando personale. Come i dati della società e, se indicato, anche il nome del responsabile alla selezione. Il tutto anticipato con un “Alla c.a.” (cortese attenzione);
- introduzione: deve essere concisa e mirata, spiegando il motivo della candidatura e come si è venuti a conoscenza dell’opportunità lavorativa. Qui si farà menzione del ruolo per cui ci si candida e un breve riassunto delle proprie qualifiche principali;
- corpo del testo: qui si entra nel vivo della lettera e si può entrare nel dettaglio. Occorre necessariamente collegare le proprie abilità ed esperienze con ai requisiti requisiti richiesti da chi sta selezionando. Esaltando possibilmente le proprie abilità con esempi concreti che dimostrino il proprio valore. Bisogna dimostrare di conoscere bene l’azienda, cosa cerca in concreto. Occorre far capire a chi seleziona che le proprie competenze possono essere un valore aggiunto al loro progetto e possono contribuire al raggiungimento dello scopo finale;
- conclusione: qui dobbiamo dimostrare disponibilità immediata per un colloquio e anche per cominciare subito. Oltre a indicare come si preferisce essere contattati (email, telefono, ecc.). E’ bene poi ringraziare il destinatario per il tempo dedicato.
- luogo, data e firma
Una lettera di presentazione deve essere breve e non superare assolutamente una pagina, con un Font non eccessivamente piccolo né grande: 14 o 16 di dimensione del carattere sarebbe ideale. Potrebbe anche essere utile usare un colore diverso dal nero per distinguersi, senza esagerare. Per esempio un blu scuro.
Come detto, online esistono software che aiutano a creare una lettera di presentazione, come Resume genius. Così come siti specializzati in annunci di lavoro che forniscono maggiori dettagli e utili consigli.
Video presentazione: come si fa
In un’epoca dominata dai Social – soprattutto TikTok, che sta imponendo un tipo di comunicazione rapida e video – sta prendendo sempre più piede la richiesta da parte dei selezionatori di Lettere di presentazione formato video. In questo caso, meglio esercitarsi davanti a una webcam o alla fotocamera del telefono, provando più volte fino a quando non ci sentiamo pronti al video finale o selezionando tra quelli prodotti.
Meglio comunque usare uno strumento di buona qualità, garantire che ci sia sufficiente luce e uno sfondo serio e professionale (una parete bianca o con una carta da parati piuttosto semplice o classica; una libreria; un arredamento minimal e ben tenuto; ecc.).
Errori da evitare in un Curriculum
Ecco gli errori da evitare assolutamente in un CV:
- utilizzare foto non professionali;
- essere poco precisi nelle informazioni:
- essere prolissi;
- riportare esperienze professionali o titoli falsi:
- dimenticare gli elementi che potrebbero risultare importanti e decisivi (anche gli hobby);
- fare errori di grammatica;
- utilizzare caratteri non alfanumerici;
- abusare di corsivo e grassetto;
- scrivere frasi o periodi lunghi;
- usare “io”;
- non iniziare le frasi con termini di azione;
- sbagliare la coniugazione dei verbi per indicare esperienze lavorative passate e attuali;
- usare abbreviazioni o sigle;
- ricorrere a una terminologia professionale o tecnica se non è rilevante per la posizione ricercata. Potrebbe essere motivo di saccenteria.
Cosa sono le Soft Skills?
Abbiamo già usato questo termine. Ma è giusto approfondire il suo significato con un paragrafo a parte.
Per soft skills si intendono quelle capacità e abilità individuali, in parte sono naturali ma che si possano anche acquisire con il tempo e l’esperienza. Si pensi alla capacità di relazionarsi con gli altri e all’empatia, così come alla capacità di gestione dello stress, al problem solving, alla creatività, all’apprendimento veloce, ecc.
Si definiscono Soft perché non sono indispensabili (anche se a volte possono essere richieste esplicitamente nell’annuncio) ma possono rappresentare un di più che può fare la differenza. In contrapposizione alle Hard Skills che invece sono considerate fondamentali.
Quale legge va inserita nel CV per il trattamento dei dati personali
Al momento della scrittura, la formula standard e corretta per l’autorizzazione alla privacy, aggiornata con il Regolamento Europeo sulla Protezione Dati (GDPR 2016/679), è la seguente:
Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali
Puoi comunque verificare se ci sono stati aggiornamenti a riguardo.
Conclusioni
Ecco alcuni articoli su come candidarsi per: