Ecco alcuni semplici ed utili consigli per apparire su Google Discover, servizio di Feed che può portare tantissime visite.
Come far apparire un contenuto su Google Discover? Per un creator di testi o video, sarebbe molto utile che un proprio contenuto apparisse su Google Discover, poiché può coinvolgere un pubblico potenziale molto vasto, generando così un numero elevato di visualizzazioni.
Di seguito vediamo meglio cos’è e come funziona Google Discover, come si accede a Google Discover, e, infine, come far apparire un contenuto su Google Discover.
Google Discover: cos’è e come funziona
Come spiega Altervista, Il servizio, lanciato il 24 settembre 2018 dalle ceneri di Google Feed, è di fatti un feed di notizie basato su algoritmi che intercettano gli interessi degli utenti in base alle loro ricerche su Google, ai siti visitati, ecc. Fondamentale è dunque l’autorizzazione ai cookies, che registrano “i movimenti” degli utenti, tracciando quindi un autentico percorso.
Tutto ciò si traduce a livello pratico in una proposta di articoli o video Social (Youtube, TikTok,Twitch, ecc.) che potenzialmente potrebbero interessare l’utente che approda in Google Discover. Per esempio, se ho cercato notizie sull’Inter, i feed tenderanno a propormi vari contenuti sui nerazzurri. Se cerco notizie sul Meteo, la piattaforma farà altrettanto. Più cerco contenuti e più i feed costituiranno una macedonia di contenuti, con questa o quella prevalenza.
Come si accede a Google Discover?
L’utente può accedere a Google Discover principalmente in 3 modi, sebbene, occorre specificarlo, sempre e solo dal telefono:
- Nell’app mobile di Google;
- Su google.com dal browser che si utilizza sul telefono;
- Facendo semplicemente switch verso destra dalla schermata Home (metodo più semplice, pratico e veloce).
Come apparire su Google Discover?
Veniamo ora alla domanda principale, almeno per chi genera contenuti: come si compare su Google Discover?
Principalmente, bisogna seguire l’attualità e i trends del momento. Ma anche creare titoli accattivanti, per quanto comunque bisogna evitare il clickbait più spinto perché Google può penalizzarsi e quindi otterremo l’effetto contrario. Cerchiamo poi di porre soluzioni a quesiti e problematiche che davvero interessano gli utenti. Infine, usiamo immagini accattivanti e di qualità.
Dunque, ricapitolando per punti:
Creare contenuti che diano soluzioni a bisogni o problemi
Magari correlati tra loro e con cadenza periodica (per esempio ogni 2 giorni e alla stessa ora). Google apprezza i siti competenti su un determinato argomento e li registra come autorevoli (ciò sarà importante anche per posizionarsi tra i primi risultati del motore di ricerca). Gli esperti parlano di “addomesticare” Big G;
Scegliere titoli accattivanti
Meglio non esagerare con i titoli, soprattutto quelli ingannevoli. Meglio scegliere un format accattivante, che incuriosisca l’utente. Soprattutto, che promettono una risposta/soluzione a una domanda/problema. Altro aspetto fondamentale: il contenuto del post deve davvero riportare ciò che promettiamo e non ingannare il visitatore per un click.
Ciò avrà due effetti negativi: perderemo credibilità agli occhi dell’utente, che non entrerà più sul nostro sito o sulla nostra pagina e Google ci penalizzerà, considerandoci ingannatori e per nulla autorevoli.
Seguire l’attualità
Per quanto il nostro blog o la nostra pagina Social non tratti di gossip o di cronaca, dobbiamo comunque cercare di seguire l’attualità e i trend del momento. Alcuni trend possono durare poche ore (massimo 48) ma anche settimane. Inoltre, Google Discover tende a far comparire anche contenuti vecchi di una settimana o più.
Oltretutto, la televisione resta ancora una imponente fonte di trend. Pertanto, cerchiamo di tenere dritte le orecchie e spalancati gli occhi qualora un programma molto seguito parli di un personaggio famoso, di un film, di una malattia, di un evento storico, ecc. Le persone tenderanno poi a rivolgersi ai motori di ricerca per saperne di più.
Immagine in evidenza di qualità
Il quarto e ultimo consiglio riguarda l’immagine in evidenza. Se il titolo fa il 50%del successo di un contenuto, l’immagine fa l’altro 50. Poiché sono i 2 elementi che un utente nota per primi e balzano subito agli occhi.
Scegliamo immagini che siano evocative di cosa parleremo e possibilmente che riprendano persone. Meglio utilizzare piattaforme copyright free come Pixabay o Freepick o crearle in proprio con Canva. Per quanto riguarda la larghezza, deve essere di almeno 1200 px.
Perché conviene apparire su Google Discover?
Puntare a Google Discover può significare beneficiare di un bacino di utenti enorme, quindi centinaia se non migliaia di visualizzazioni per singolo contenuto. Certo, non è detto che un utente acceda al nostro contenuto, così come non è sempre detto che un contenuto, per quanto si sia attenti a tutto quanto detto, ci finisca sicuramente. Google spesso “fa un po’ come vuole” e non ha regole fisse e automatiche.
Per quanto riguarda gli utenti, parliamo di quanti utilizzano un account Google e fruiscono di servizi come: Gmail, Google Drive, Google Analytics, Google Search Console e Google AdSense.
Come vedere se un contenuto è finito su Google Discover?
Il modo migliore è utilizzare Google search console, preziosissimo servizio di Big G per avere tante informazioni utili sull’andamento dei contenuti che produciamo.
Una volta effettuata la registrazione al servizio e creata l’associazione con il nostro sito, possiamo entrare nell’apposita voce posta sul lato sinistro e scegliere un arco temporale.
Possiamo scegliere più archi temporali da monitorare:
- 24 ore
- 7 giorni
- 28 giorni
- 3 mesi
- Altro (personalizzeremo l’arco temporale inserendo due date)
Ecco un esempio di schermata:

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