Colore delle feci: cosa significa e quando preoccuparsi

Colore delle feci: cosa significa e quando preoccuparsi

Ecco cosa indica il colore delle feci e quando preoccuparsi davvero. Infatti, potrebbe essere provocato da farmaci, integratori o alimenti.

Il colore delle feci è un ottimo indicatore del nostro stato di salute. Un colore troppo chiaro o troppo scuro, oppure diverso dalla canonica tonalità marrone, indica la presenza di un problema di salute più o meno grave.

Ma non bisogna sempre e subito allarmarsi. Infatti, il più delle volte il colore delle feci cambia semplicemente a causa di un farmaco o di un integratore che stiamo assumendo. Oppure a causa di un determinato alimento.

Oltre al colore delle feci, pertanto, occorre anche valutare per esempio la forma delle feci, la periodicità della colorazione e se proviamo determinati sintomi: difficoltà a defecare, dolori, fitte, ecc.

Di seguito vediamo dunque cosa indica il colore delle feci e quando è opportuno allarmarsi e consultare un medico.

Cosa indica il colore delle feci

Come spiega Dulco, occorre partire col dire che la colorazione delle feci è determinata dalla bile. Quest’ultima è un liquido di colore verde-giallastro prodotto dal fegato, utile per la digestione e l’assorbimento dei grassi alimentari. Inoltre, permette l’eliminazione dei prodotti di scarto.

La bile conduce un determinato percorso all’interno del tratto digerente, durante il quale subisce trasformazioni chimiche, il che ne provoca anche la colorazione. Se tutto è nella normalità, il colore finale sarà il marrone, proprio il colore ideale delle feci.

Un fattore però determinante oltre alla bile è anche la flora intestinale, oggi diffusamente nota come microbiota. Infatti, l’alterazione dell’equilibrio del microbiota, quindi della flora intestinale, potrebbe anche variare il naturale colore delle feci complici i microbi che hanno preso d’assalto quest’ultima.

In genere però, quando l’alterazione del colore delle feci deriva da uno squilibrio del microbiota, si accompagnano anche dei sintomi come gonfiore e tensione addominale.

Poi ci sono gli alimenti che possono modificare il colore delle feci. Si pensi a barbabietole, mirtilli, carote, verdure o contenenti coloranti artificiali.

Attenzione poi a farmaci e integratori. Si pensi agli integratori di ferro, al bismuto, al carbone attivo, ad alcuni farmaci antidolorifici.

Ecco perché dicevamo all’inizio di non allarmarvi subito. E’ importante fare autoanalisi, ricordare cosa si sta assumendo, se si sta seguendo un regime alimentare più sbilanciato verso un determinato alimento, accorgersi della presenza o meno di altri sintomi (stitichezza, diarrea, dolore addominale, sensazione di pancia gonfia, ecc.).

Talvolta le feci nere, il colore che più preoccupa, per esempio possono essere semplicemente la conseguenza di aver mangiato un buon piatto col nero di seppia (pasta, impasto della pizza, risotto, ecc.).

Dedicheremo a ciascuna colorazione e a ciascun elemento che potrebbe condizionare il colore delle feci un paragrafo a parte (utilizzeremo come fonte quanto indicato dal dottor Christos Zavos, un gastroenterologo e epatologo greco). Di seguito per ora riportiamo un rapido elenco delle colorazioni più comuni oltre il naturale marrone, qualora non ci siano altri fattori scatenanti come appunto alimenti, farmaci o integratori. E dunque indicano un problema medico.

  • feci gialle: possibile presenza eccessiva di grassi;
  • feci verdi: possibile diarrea che fa passare rapidamente il cibo attraverso l’intestino. Dunque, la bile non ha modo di scomporsi e conserva il suo colore verde;
  • feci rosso acceso (dunque fresco e vivo): possibile sanguinamento nel tratto terminale dell’intestino, e la presenza di emorroidi;
  • feci bianche: assenza di bile nelle feci;
  • feci nere: indicano possibile sanguinamento nel tratto digerente superiore, a livello dello stomaco. Il sangue è già più stantio.

Feci rosse: cosa significa?

Feci di colore rosso chiaro, dunque vivido, potrebbero indicare un sanguinamento nel tratto digestivo inferiore, ad esempio nel colon o nell’ano. O la presenza di emorroidi.

Tuttavia, è possibile semplicemente che si è semplicemente mangiato barbabietole, le quali contengono un pigmento noto come betacianina, capace di conferire alle feci una tonalità rossastra o persino rosa. Le carote invece tendono a dare alle feci una colorazione perfino tendente all’arancione.

Diverso ovviamente il discorso se sono presenti chiare tracce di sangue, che inequivocabilmente meritano un immediato approfondimento medico.

Feci nere: cosa significa?

Feci di colore nero possono indicare invece un sanguinamento nel tratto digestivo superiore, come lo stomaco o l’intestino tenue. Di solito, problematiche del genere comportano anche dolori o fitte, sebbene, purtroppo, possono anche essere subdole.

Tuttavia, anche in questo caso possiamo semplicemente cosa abbiamo mangiato il giorno prima o se stiamo assumendo farmaci o integratori che possono aver provocato questa colorazione giustamente allarmante al primo impatto.

Infatti, anche un farmaco da banco comune come il Bismuto può creare quella colorazione. Si tratta di un farmaco da banco comune dato per affrontare problematiche quali la diarrea, la nausea e il bruciore di stomaco. Oppure integratori a base di ferro, il carbone attivo o alcuni antidolorifici. Potrebbe essere utile già solo leggere il bugiardino per rassicurarci.

Infine, anche i mirtilli o le barbabietole possono conferire una colorazione scura alle feci.

Feci gialle: cosa significa?

Le feci di colore giallo potrebbero significare la presenza di bile, soprattutto se accompagnate da diarrea o dolore addominale. Potrebbe essere in corso un’infezione o un malfunzionamento organico che andrebbe approfondito.

Feci verdi: cosa significa?

Le feci di colore verde, così come quelle gialle, potrebbe indicare la presenza di bile nelle feci, giacché il colore di quest’ultima è proprio giallo-verde. Come detto, ciò si conferma se risentiamo sintomi come diarrea e dolori addominali. Potrebbe dunque essere utile un approfondimento medico.

Feci chiare cosa indicano?

Feci di colore tendente al chiaro potrebbero indicare la carenza di bile nelle stesse. Se il colore tende al bianco come l’argilla, ciò potrebbe indicare un’ostruzione delle vie biliari, che ostacola il normale flusso di bile nell’intestino tenue. Ciò potrebbe essere causato da calcoli biliari, malattie epatiche o il cancro al pancreas.

Occorre consultare subito un medico qualora, oltre al colorito chiaro, siamo in presenza di sintomatiche come dolore addominale, itterizia o nausea.

Tuttavia, le feci chiare potrebbero essere causate semplicemente dall’assunzione di farmaci, tra cui anche semplicemente gli antiacidi (poiché contengono idrossido di alluminio), o gli antibiotici.

Feci scure cosa significano?

Anche le feci di colore scuro possono indicare più situazioni: problematiche di natura medica, presenza di sangue, assunzione di farmaci o integratori, consumo di alcuni alimenti. Occorre valutare anche altri fattori, come la presenza di sintomi (difficoltà a defecare, dolori, fitte) e la forma e la consistenza delle feci. Pertanto, prima di allarmarci, è sempre preferibile analizzare la situazione nel suo complesso.

Se per esempio le feci appaiono nere ma anche più dure, ciò potrebbe suggerire una possibile emorragia nel tratto gastrointestinale superiore, come lo stomaco o l’intestino tenue.

Se invece la forma è normale, così come la loro consistenza, ciò potrebbe essere dovuto all’assunzione di farmaci come integratori di ferro, bismuto o carbone attivo. Così come al consumo di mirtilli o barbabietole. Talvolta, gli integratori potrebbero anche provocare una consistenza delle feci più molli, oltre che la colorazione scura. Si pensi al ferro.

Anche la seppia utilizzata come condimenti in pasta, riso, pizza, ecc. può conferire alle feci un colore scuro.

Feci bianche o grigie: cosa significa?

Un colore bianco o grigio delle feci, simili all’argilla per esempio, potrebbero significare disfunzioni del fegato o della cistifellea, responsabili come già detto più volte della produzione di bile. Occorre allarmarsi se a questa colorazione si accompagnano sintomi quali itterizia (ingiallimento della pelle e degli occhi), poiché potrebbe essere la spia di una condizione medica grave.

Come detto però, anche qui potrebbero incidere i farmaci. Per esempio, gli antiacidi, utilizzati per neutralizzare l’acido presente nello stomaco, contengono idrossido di alluminio.

Feci di colore blu: cosa significa?

Ebbene sì: le feci possono anche assumere uno strano colore blu. A provocare questo colore, di solito, sono i mirtilli, poiché contengono un pigmento denominato antocianina, il quale può conferire alle feci un colore blu, verde o comunque più scuro. Le feci blu potrebbero poi essere effetto di bevande sportive o caramelle colorate.

Sangue nelle feci: cosa significa?

Il sangue nelle feci costituisce un’anomalia che va subito affrontata. Premesso che la colorazione rossa può essere anche provocata semplicemente da barbabietole, carote o coloranti presenti negli alimenti, quando la presenza di sangue è evidente, accompagnata di solito anche da un odore che evoca appunto il sangue, potrebbe trattarsi di una recente emorragia nel tratto gastrointestinale inferiore, ad esempio nell’area del retto o dell’ano.

In questo caso, il sangue non ha subito significativi processi digestivi ed è ancora di colore rosso brillante. E’ fresco e vivo, appunto. Si pensi a ragadi o a emorroidi, situazioni che vanno sicuramente affrontate, soprattutto perché dolorose e fastidiose, ma che non devono destare allarme.

Tuttavia, potrebbe anche trattarsi di malattie infiammatorie dell’intestino, diverticolite o, addirittura, il cancro del colon. Ecco dunque che bisogna subito agire.

Il sangue nelle feci potrebbero essere anche di colore più scuro, come fosse stantio. In questo caso, l’emorragia è presente nel tratto digerente superiore, a livello dello stomaco. Anche qui è opportuno intervenire tempestivamente facendo tutti gli accertamenti del caso.

Quali sono i farmaci e gli integratori che rendono scure le feci?

Ricapitoliamo ora quali sono i farmaci e gli integratori che possono rendere le feci di colore scuro:

  • Integratori di ferro: che possono avere la forma di fiale o compresse, utili per sopperire alla carenza organica di ferro;
  • Bismuto: contenuto nei farmaci da banco dati per diarrea, nausea e il bruciore di stomaco;
  • Carbone attivo: supplemento utilizzato per mitigare disturbi digestivi quali gonfiore e flatulenza;
  • Antidolorifici: farmaci antidolorifici su prescrizione, inclusi quelli contenenti ossidi di ferro utilizzati negli oppiacei.

Quali alimenti cambiano il colore delle feci

Ricapitoliamo invece quali alimenti potrebbero modificare il colore delle feci:

  • Barbabietole: complice la presenza di betacianina, un pigmento, possono conferire alle feci una colorazione rossastra o persino rosa;
  • Mirtilli: qui invece il pigmento responsible è la antocianina, che può conferire alle feci un colore addirittura blu o verde;
  • Carote: in questo caso la colorazione conferita alle feci potrebbe essere proprio l’arancione, sebbene occorra un quantitativo di carote rilevante;
  • Verdure a foglia verde: qui la colorazione è appunto il verde, sebbene occorra un quantitativo importante. In particolare gli spinaci;
  • Alimenti contenenti coloranti artificiali: si pensi agli energy drink e le caramelle.

Qual è il colore ideale delle feci?

Il colore ideale è il marrone, né chiaro né scuro. Per intenderci, come questo nella simpatica immagine che segue:

colore feci cosa significa
Foto di Alexa da Pixabay

Colore feci: quando allarmarsi?

Nel corso di questa guida abbiamo detto che il colore delle feci da solo non basta come indicatore di qualcosa di grave. Infatti, il colore anomalo potrebbe anche essere provocato da un farmaco, un integratore, un alimento. Inoltre, bisogna valutare se si accompagna a sintomi come dolore, itterizia, difficoltà a defecare, forma anomala, consistenza troppo molle o troppo dura, ecc.

Anche il tempo è importante: una defecazione singola o di un paio di giorni non dovrebbe preoccupare, mentre è giusto esserlo se si prolunga per più giorni. Occorre infine chiedere un consulto medico immediato quando le feci presentano del sangue, a prescindere se sia chiaro o scuro (ovvero vivo o stantio).

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