Il collirio è una preparazione per uso oftalmico, generalmente a base acquosa, medicata o meno, destinata al trattamento o all’alleviamento di disturbi o condizioni patologiche che riguardano gli occhi. O per consentire migliori diagnosi nel corso di visite oculistiche.
Il collirio, come spiega sempre MyPersonalTrainer, si presenta sotto forma di contenitori monodose o multidose, al fine di consentire una agevole fuoriuscita del prodotto in gocce. E quindi un comodo utilizzo. Sebbene, almeno le prime volte, metterselo da soli negli occhi è tutt’altro che semplice.
Fatta questa breve digressione su cos’è il collirio, veniamo alla notizia clamorosa: una persona sarebbe morta e almeno altre otto avrebbero perso la vista negli Stati Uniti dopo aver utilizzato colliri e lacrime artificiali. Probabilmente contaminati da un raro batterio.
Perché collirio dannoso per la vista?
Come riporta La voce di New York, l’allarme è stato lanciato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), secondo cui una forma insolita di infezione da Pseudomonas aeruginosa – peraltro individuata per la prima volta negli Stati Uniti – è stata riscontrata negli ultimi mesi in 68 persone in 16 Stati.
Test successivi hanno rivelato che i germi erano presenti in alcuni flaconi aperti. Gli esperti stanno ora esaminando i flaconi non aperti per verificare se vi sia stata una contaminazione legata alla produzione.
I sintomi più comuni dell’infezione sono
- secrezione di liquido giallo, verde o chiaro dall’occhio
- dolore o fastidio
- arrossamento
- visione annebbiata
- maggiore sensibilità alla luce
Collirio contaminato: quali sono le marche coinvolte
Secondo i CDC, sono dieci le marche complessivamente esposte alla contaminazione. Si tratta delle lacrime artificiali di Delsam Pharma e di EzriCare. A produrre entrambi i prodotti è la Global Pharma, la quale ha emesso un richiamo volontario dal mercato.
La Food and Drug Administration (FDA) ha inoltre precauzionalmente richiamato altri prodotti con collirio venduti da Pharmedica e Apotex.
E in Italia?
Non sembrano esserci allarmi in Italia, ma meglio controllare la marca del collirio che si utilizza. E recarsi dal medico, meglio ancora dal proprio oculista (se accetta anche visite urgenti e senza prenotazione) o in ospedale in casi più gravi, ai primi sintomi evidenti.