Vediamo chi è Matthew Tabone, cognato di Roberta Metsola, che lo ha nominato Capo di Gabinetto, scatenando non poche polemiche.
La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola (Ppe), subentrata al nostro David Sassoli nel 2022 e riconfermata in questo ruolo dopo l’ultima tornata elettorale, ci ha riprovato e questa volta ci è riuscita. A fare cosa? A nominare suo cognato, Matthew Tabone, Capo di Gabinetto.
Di origine maltese e amante dell’Italia (dove ha trascorso alcuni anni studenteschi, come conferma anche il suo ottimo italiano), ci aveva come detto già provato alla fine del 2022, ma lo scandalo Qatargate che aveva travolto il Parlamento europeo appena esploso, la fecero desistere. Per non alimentare le fiamme dell’indignazione.
Trascorsi quasi due anni e conscia che la memoria di molti è corta, presi come siamo da una marea di informazioni che ci piove addosso tutti i giorni e da ogni parte, ci ha riprovato e questa volta con successo.
Vediamo chi è Matthew Tabone.
Chi è il cognato di Roberta Metsola
Come riporta Il fatto quotidiano, Tabone oltre ad essere un parente acquisito della Metsola, ha comunque un curriculum pluridecennale a Bruxelles.
E’ entrato a far parte del Parlamento europeo nel 2013 come capo dell’ufficio sempre della cognata, la quale era alla sua prima esperienza da europarlamentare. Ha inoltre fatto parte del suo gabinetto come capo del suo Ufficio Privato e delle Relazioni Pubbliche sin dalla sua elezione a Presidente.
Ora subentra a Leticia Zuleta De Reales Ansaldo, che ha assunto a sua volta l’incarico di Direttrice per le Relazioni con i Parlamenti Nazionali all’interno del Parlamento europeo.
Tabone beneficerà dell’inquadramento AD15, con uno stipendio base, esclusi i numerosi bonus previsti dalle istituzioni europee, che oscilla tra i 17.227 e i 19.491 euro al mese.
Ricordiamo che il il Parlamento europeo vieta di assumere parenti di primo grado, quindi il cognato passa tranquillamente. Sebbene si tratti di una regola discutibile e siamo comunque dinanzi a una questione di trasparenza e di opportunità e diritti impari. Con i “parenti di” sempre pronti a scavalcare le persone comuni. In un periodo di incalzante anti-politica, su tutti i livelli, anche in Europa.