Grazie a Climate Storylines chiunque può ricevere risposte rapide e concrete sullo “zampino” del surriscaldamento globale in eventi estremi.
Come funziona lo strumento Climate Storylines? Partiamo da una data, 12 settembre 2024: la tempesta “Boris” si abbatte sull’Europa centrale ed orientale (in particolare su Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Romania), generando caos e inondazioni per cinque lunghi giorni, con un bilancio di almeno 27 morti e innumerevoli famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.
Come sempre in questi casi, tra il pubblico, il mondo politico e i mezzi d’informazione ci si chiede: quest’ennesima catastrofe è colpa del cambiamento climatico?
Si tratta di una domanda assolutamente legittima, a cui la scienza negli ultimi anni è stata in grado di fornire risposte convincenti: già una-due settimane dopo i fatti, si possono usare i cosiddetti studi di attribuzione probabilistica per trarre le prime conclusioni su quanto è più probabile che un evento si verifichi a causa del cambiamento climatico.
Come funziona Climate Storylines
Il problema è che le probabilità sono un qualcosa di piuttosto intangibile, mentre la comunicazione col pubblico e i politici incaricati di prendere le decisioni sul clima richiederebbe strumenti più concreti e comprensibili: niente paura, ci hanno pensato i ricercatori dell’Alfred Wegener Institute (AWI) col loro Climate Storylines.