Cibo terapeutico Unicef: chi lo produce e cosa contiene

Cibo terapeutico Unicef: chi lo produce e cosa contiene

Vediamo cosa c’è nel cibo terapeutico Unicef, chi lo produce, chi ha inventato il Plumpynut e le eventuali critiche e controversie.

Chi produce il cibo terapeutico per UNICEF? Cosa contengono le bustine di cibo terapeutico UNICEF? Cosa c’è nel cibo terapeutico UNICEF? Sono queste e altre le domande che molti, giustamente, si pongono, ogni qualvolta guardano in Tv lo spot di Plumpynut (nome originale Plumpy’Nut), la pasta di arachidi ideata per fornire ai bambini africani i giusti valori nutrizionali di cui necessitano.

Del resto, alla luce delle tante truffe di cui si sente o si legge spesso, soprattutto quelle che coinvolgono personaggi famosi, la diffidenza nelle persone è tanta. Anche perché, nella pubblicità, viene richiesto un contributo mensile praticamente “a vita“. Che per tanti rappresenta sicuramente un sacrificio economico importante.

Gli spot pubblicitari vengono ideati scientificamente per fare breccia nel cuore (e nel portafoglio) dei telespettatori. Mostrando le immagini drammatiche di bambini con dolci occhioni sbarrati, che sembrano guardarti incolpandoti per il loro stato, con le immancabili mosche che camminano sul volto. Così come di mucche molto magre (guardate con interesse da avvoltoi affamati) e di madri sottopeso dal viso triste. Un “taglio” almeno trentennale a cui ci siamo drammaticamente abituati.

Di seguito cercheremo di rispondere alle domande poste nell’incipit con le info trovate in rete.

Cosa contiene il cibo terapeutico di Unicef?

Come riportato sul sito ufficiale di Unicef, il Plumpynut è stato ideato dal nutrizionista francese André Briend nel 1996, dopo diversi anni di tentativi di ideare un alimento terapeutico a basso costo destinato all’infanzia, che si ispirasse alla famosa Nutella almeno nel sapore. In questo modo, fornendo i giusti valori nutrizionali ai più piccoli, dona loro anche un sapore gradevole.

Viene così creato un alimento altamente proteico: una pasta di arachidi arricchita con proteine e sali minerali. Cibo “Ready-to-Use Therapeutic Food (RUTF)“, ovvero pronto all’uso, può essere somministrato ai bambini dai 6 mesi in poi.

Cosa c’è nella bustina di cibo terapeutico Unicef?

Ogni panetto Plumpynut contiene:

  • farina di arachidi
  • zucchero
  • grassi vegetali
  • latte in polvere (scremato), con aggiunta di sali minerali e vitamine (A, C, D, E, B1, B2, B6, B12).
  • biotina
  • acido folico
  • acido pantotenico
  • niacina (B3)

Come funziona il cibo terapeutico di Unicef?

Ogni panetto Plumpynut pesa 92 grammi e contiene circa 500 calorie. Sempre dal sito ufficiale si legge che consente di recuperare peso in tempi molto rapidi, quantificati fino a 500 e più grammi a settimana.

Un ciclo terapeutico di 2 mesi (8 settimane) composto da 3 bustine al giorno permetterebbe dunque di salvare un bambino gravemente malnutrito. Il protocollo prevede che un bambino in queste condizioni possa assumere da 2 a 8 confezioni nei primi tre giorni di terapia, passando nelle settimane successive a una dieta in cui viene associato ad altri alimenti terapeutici. Per esempio l’Unimix, una farina arricchita di mais e soia, utilizzata da alcune organizzazioni umanitarie per combattere la malnutrizione.

Il Plumpynut non ha bisogno di essere diluito. Ciò è stato pensato appositamente per ovviare al fatto che le popolazioni a cui è destinato vivono in zone dove l’acqua scarseggia o è contaminata. Inoltre, è realizzato in modo che i bambini possano ingerirlo direttamente dalla confezione, evitando che loro o le loro madri possano toccarlo con mani sporche.

Data la semplicità di utilizzo, viene dato alle madri che possono somministrarlo ai bambini direttamente a casa. Senza dunque la necessità di portarli in centro di assistenza. Ovviando così sia a pericolosi sovraffollamenti sia ai problemi legati agli spostamenti.

I tempi di conservazione del Plumpy’Nut sono anche piuttosto lunghi, quantificati in circa 2 anni, senza bisogno di refrigerazione e resistenti alle temperature africane notoriamente alte.

Chi produce il cibo terapeutico Plumpynut di Unicef?

Il brevetto del Plumpynut appartiene alla ditta francese Nutriset, fondata nel 1997 sempre da Briend nei pressi di Rouen. Viene prodotto in franchising da aziende alimentari di Paesi in via di sviluppo come Niger, Malawi, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia. Il Plumpynut può essere esclusivamente reperito solo da Nutriset, o presso la Supply Division dell’UNICEF.

Non mancano comunque contestazioni e controversie, soprattutto riguardo il brevetto ritenuto stringente da alcune organizzazioni. Le vediamo nel prossimo paragrafo.

Cibo terapeutico Plumpynut di Unicef: critiche e controversie

Come riporta Wikipedia, Nutriset detiene o ha detenuto brevetti in molti paesi (incluso il brevetto statunitense 6346284, pubblicato nel 2002) per la produzione di alimenti nutrizionali a base di noci come paste E così, nei paesi in cui Nutriset non detiene un brevetto, ai produttori di paste simili è stato impedito di esportare i loro prodotti nei luoghi in cui Plumpy’Nut è brevettato.

Se è vero che in almeno 27 nazioni africane qualsiasi organizzazione non-profit (incluse le ONG) può produrre la pasta senza pagare una tassa di licenza, nel 2010, due organizzazioni non-profit statunitensi hanno intentato causa senza successo contro la società francese nel tentativo di produrre legalmente Plumpy’Nut negli Stati Uniti senza pagare la royalty.

Mike Mellace, presidente di una delle organizzazioni (MamaCares) ha affermato che

alcuni bambini stanno morendo perché Nutriset impedisce ad altre aziende di produrre un alimento che potrebbe salvare loro la vita

Gli fanno eco i critici di Nutriset, i quali sostengono che il brevetto statunitense è “ovvio alla luce delle ricette precedenti“, ma, soprattutto:

che il brevetto ha essenzialmente conferito potere di monopolio a Nutriset e quindi violato lo Sherman Act

Per definizione, un brevetto garantisce un monopolio temporaneo e Nutriset ha vinto la causa.

Alcuni hanno suggerito una somiglianza tra gli accordi di licenza obbligatoria delle aziende farmaceutiche, in vigore ai sensi dell’accordo TRIPS dell’OMC, e Plumpy’Nut. In seguito alla minaccia di un’azione legale contro un’azienda norvegese che esportava un prodotto simile in Kenya, Nutriset è stata criticata da Medici Senza Frontiere, che ha affermato in una lettera aperta che, la quale ha accusato Nutriset di

adottare una politica di protezione aggressiva dei [suoi] brevetti che potrebbe essere considerata un abuso in relazione ai prodotti umanitari

In quest’articolo abbiamo invece analizzato la dieta Mi piace così.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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