Cibo biologico non sempre meglio del normale: il caso del salmone

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 25 Maggio 2021

Nelle abitudini di spesa degli italiani, si sta facendo sempre più strada il cibo biologico. Per cibo biologico si intende tutto quanto prodotto (quindi coltivato, pescato, ecc.) in modo completamente naturale, senza affidarsi a prodotti chimici ed esclusivamente sull’ecosistema. Pertanto, il cibo biologico costa di più di quello normale poiché ne viene prodotto di meno senza metodologie intensive o artificiose. Che invece garantiscono maggiore quantità e quindi prezzi più bassi. Ma il cibo biologico è davvero migliore del normale? No. Prendiamo il caso del salmone, come sottolinea una ricerca francese, che ha analizzato il salmone proveniente dalla Norvegia e dall’Irlanda. Che potrebbe giungere anche sulle nostre tavole.

Cibo biologico non sempre migliore: il caso salmone

salmone biologico fa male
smoked salmon

Come riporta Libero, il magazine francese 60 Millions de consommateurs ha pubblicato un’inchiesta secondo cui il salmone fresco è molto meno contaminato di quello biologico. Secondo Patricia Chairopoulos, autrice dell’inchiesta, la qualità del salmone fresco, che proviene dalle filiere convenzionali, dalla Norvegia e dall’Irlanda, è nettamente “migliorata nel corso degli ultimi anni”. Analizzando invece diversi campioni di salmone, si è registrato un dato sorprendente: è il salmone biologico ad essere più contaminato da metalli pesanti come mercurio e arsenico.

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cibo biologico fa bene o maleComunque, non allarmiamoci troppo. I livelli di sostanze inquinanti rimangono al di sotto delle soglie d’allarme: le quantità di mercurio infatti restano sempre al di sotto dei limiti consentiti mentre l’arsenico si trova in quantità variabili senza però essere così preoccupante. Si consiglia, per evitare l’eccessivo contatto con queste sostanze, di evitare le confezioni di salmone che indicano di “non ricongelare” e optare per una “salatura a secco” e per un salmone che conservi il colore roseo anche dopo due o tre settimane dal confezionamento (massimo consentito per mangiare il pesce).

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