La prima volta che è andato in onda è stata nell’ottobre 1998. All’epoca avevo appena compiuto 17 anni e lo trovavo spassoso e originale. Negli anni poi, raggiungendo una maggiore maturità intellettiva e abbandonando sempre più la visione della Tv, non l’ho più seguito e non credevo andasse ancora in onda, raggiungendo addirittura la settima edizione quest’anno. Parlo di Ciao Darwin, trasmissione in onda il sabato sera (questa edizione sta andando in onda di venerdì) su Canale 5 da un’idea di Paolo Bonolis e Stefano Magnaghi. A condurla, da sempre, lo stesso Bonolis, spalleggiato dall’ormai inseparabile Luca Laurenti. Il programma vede sfidarsi due squadre agli antipodi, che rappresentano due categorie umane antitetiche. Prevede anche la presenza di una modella bellissima nei panni di Madre Natura. Da quei pochi minuti che ho visto, ho però notato che il programma è di gran lunga peggiorato rispetto alla prima [sta_anchor id=”darwin”]edizione[/sta_anchor].
Ciao Darwin, come funziona il gioco
La gara consiste in prove di abilità, intelligenza e cultura generale, con l’intento di riprodurre, ma con esiti volutamente ridicoli, il meccanismo di selezione naturale teorizzato da Charles Darwin. Ad ogni prova viene dato un punteggio tramite votazione del pubblico in sala composto da 200 persone (1 punto ogni voto), che dalla quinta edizione diventano 300. La somma dei punti alla fine delle varie prove determina la categoria in vantaggio per l’ultimo gioco, quello dei cilindroni.
Ciao Darwin, critiche e peggioramenti
Ciao Darwin è stato spesso al centro di critiche, come per la puntata Omosessuali contro Eterosessuali della seconda edizione, sia da parte dell’opinione pubblica che dal vicepresidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. L’uso degli animali della prova di coraggio è stato criticato dall’associazione animalista PETA. Ma a parte ciò, il programma è diventato gradualmente sempre più volgare e offensivo. Volgare, per le inquadrature in primo piano forzate sulle ballerine e prove talvolta eccessivamente esplicite malgrado la fascia oraria in cui va in onda. Ma ciò per una trasmissione condotta da Paolo Bonolis non è una novità, il quale, seppur oggettivamente bravo, ha basato la propria fortuna (e il suo corrispondente conto in banca) anche e soprattutto sulla volgarità e sul carattere eccentrico dei suoi programmi. Offensivo, perché mette in risalto, finendo per ridicolizzare, determinati difetti fisici e intellettuali. Non solo dei partecipanti, ma anche delle persone presenti tra il pubblico.
Gli ascolti di Ciao Darwin, l’audience ha sempre ragione
Comunque, fin quando in televisione ad avere ragione sarà l’audience, tutto è lecito. Il programma si aggira intorno al 24% di share, battendo quasi sempre la concorrenza. Non a caso, fin dalla prima edizione, è stato messo di sabato in prima serata contro il collaudato Carramba che sorpresa! di Raffaella Carrà. Mediaset sa bene cosa vogliono gli italiani: demenzialità, culi e seni. Mentre Bonolis è da anni Re Mida della Tv italiana: tutto ciò che fa si trasforma in successo. Infatti, fu lui a resuscitare Sanremo una decina di anni fa, dopo gli anni bui del crepuscolare Pippo Baudo.