Chi vincerebbe le elezioni se si votasse oggi? Bella domanda. In fondo si voterà il 25 settembre, giusto tra 2 mesi. Ma anche giusto in tempo per consentire a Lor signori di maturare il diritto al Vitalizio, che scatterà il 24 settembre. Altra coincidenza: il giorno dopo le dimissioni di Mario Draghi, la Russia è tornata ad erogarci gas. Probabilmente, Super Mario non voleva ammettere la resa.
Ma torniamo alla domanda di partenza e vediamo il risultato di un incrocio di dati tra i sondaggi di 4 istituti autorevoli: SWG, TP, Tecné, Bidimedi.
Quali sono i partiti in testa per le elezioni del 25 settembre 2022
Come riporta Qui Finanza, i partiti “favoriti” sono due: Partito Democratico e Fratelli d’Italia, in una situazione sostanzialmente paritaria al 23,2%. Molto più distaccati i partiti che avevano formato il Governo Conte I, molto apprezzato a livello popolare ma non dall’intellighenzia europea: Lega al 14,8% e Movimento 5 Stelle all’11%.
Forza Italia invece è rimasta piuttosto stabile, all’8,3%, Azione e +Europa si attestano al 4,8%. Mentre Sinistra Italiana e Verdi sono scesi al 3,7%. Rimane debole Italia Viva, al 2,4%.
Dunque, il Pd ha visto crescere il suo consenso rispetto alle elezioni del 2018, malgrado il fatto che abbia sostenuto i governi filo-europeisti Conte II e Draghi.
Mentre i Cinquestelle vedono ridurre ad un terzo il proprio, come ci si aspettava alla luce della tanta delusione della base (Reddito di cittadinanza e dimezzamento parlamentari a parte). Oltre alla fuoriuscita di vari personaggi, con in testa Luigi Di Maio. Sebbene le ultime prese di posizione e il possibile ritorno di Di Battista, potrebbero far risalire la china.
Salvini vede leggermente calare il proprio consenso rispetto alle ultime politiche (17% nel 2018), ma lo vede crollare rispetto alle europee (34% nel 2019). Sottrattogli dalla Meloni, sempre all’opposizione negli ultimi 10 anni e che ha visto soprattutto nell’ultimo periodo accelerare la propria volata. Rispetto al 2018, vede aumentare i voti di ben sei volte.
Occorrerà però anche vedere se nel concreto le intenzioni di voto si tramuteranno in voti reali. Alle ultime amministrative, per esempio, Fratelli d’Italia non ha fatto il botto come ci si attendeva. Pur andando indubbiamente bene.
Bene il partito dell’ex Ministro Carlo Calenda, Azione, che sta convincendo più di Renzi. Già visto alla prova di governo. Migliora anche Sinistra italiana, malgrado le continue critiche al Ministro della salute Roberto Speranza.
Stabile Forza Italia, che però di recente ha visto alcune defezioni importanti, come quelle di Brunetta e Gelmini. Indispettiti dalla fiducia a Draghi (e dalla perdita della poltrona). E ne potrebbero seguire altre nei prossimi giorni (come la Carfagna?).
Chi vincerà le elezioni del 25 settembre 2022?
Tornando alla domanda di partenza, in testa troviamo nettamente il centro-destra. Che potrebbe sfiorare il 50%, stando ai sondaggi. Sebbene generalmente la mera sommatoria non si verifica mai. Di sicuro, comunque, dovrebbe superare tranquillamente il 40% che gli darebbe la certezza del voto (cosa non riuscita nel 2018).
Il centro-sinistra è tutto da scrivere. Pd a parte, l’alleanza coi Cinquestelle dovrebbe essere saltata (ma in politica, si sa, mai dire mai). Quindi Letta e co. si troverebbero come alleati tanti mini partiti che messi insieme a malapena porteranno la coalizione di poco sopra il 30 percento. Se invece tra Conte e Letta riscoppierà la pace – soprattutto per non lasciar vincere gli altri – allora la partita sarebbe aperta. Ma ciò significherebbe anche trovare il diniego di Renzi e Calenda, che però potrebbero ingoiare il rospo per “il bene del paese“. E il proprio. Inoltre, occorre vedere quanto peserà il nuovo partito di Di Maio, anche se dubitiamo supererà il 2-3 percento.
Se tutto dovesse andare secondo sondaggio, potremmo anche ritrovarci il primo Premier donna. Ma a Bruxelles tutto questo non piacerà.
Ricevi le news su Telegram o via Mail:
Iscriviti alla nostra Newsletter