Luca ScialòIn realtà, il Mondo è anche diviso tra chi considera i cambiamenti climatici radicali in atto un percorso naturale scisso dalla mano dell’uomo. E chi invece ritiene che dietro di essi ci sia soprattutto la responsabilità umana, con il suo inquinamento costante.
Io sto nel mezzo, nel senso che ritengo che gli attuali cambiamenti climatici ci sarebbero lo stesso sebbene l’essere umano li stiano accelerando. E credo anche che gli ambientalisti del venerdì lascino il tempo che trovano. Perché gli studenti non manifestano la domenica? Sarebbe tutto più bello e più vero. Mentre facendolo il venerdì danno solo ossigeno al sospetto che lo facciano anche, se non soprattutto, per non andare a scuola e magari prolungare il weekend.
Ma a parte il mio parere, che forse non interessa a nessuno, qui mi preme presentare una donna, allora 12enne, che già reguardì i potenti della Terra nel lontano 1992. Nella stessa sede in cui lo fece pure Fidel Castro. Parlo di Severn Cullis-Suzuki, che rispetto a Greta rimase inascoltata in quanto non ha avuto vissuto nell’era dei Social.
Ecco il video del suo discorso e la sua [sta_anchor id=”greta”]storia[/sta_anchor].
Severn Cullis-Suzuki chi è
Come riporta Wikipedia, Cullis-Suzuki è nata a Vancouver il 30 novembre 1979, dove è anche cresciuta, nella Columbia Britannica. Sua madre è la scrittrice Tara Elizabeth Cullis. Suo padre, genetista e attivista ambientale David Suzuki, è un canadese giapponese di terza generazione.
Mentre frequentava la Lord Tennyson Elementary School in French Immersion, all’età di 9 anni, ha fondato la Environmental Children’s Organization (ECO), un gruppo di bambini dedicati all’apprendimento e all’insegnamento di altri giovani su questioni ambientali.
Nel 1992, all’età di 12 anni, Cullis-Suzuki raccolse fondi con membri dell’ECO per partecipare all’Earth Summit di Rio de Janeiro. Insieme ai membri del gruppo Michelle Quigg, Vanessa Suttie e Morgan Geisler, Cullis-Suzuki ha presentato le questioni ambientali dal punto di vista dei giovani al vertice, dove è stata applaudita per un discorso ai delegati.
Da allora il video è diventato un successo virale, popolarmente noto come “La ragazza che ha silenziato il mondo per 5 minuti“. Uno dei suoi passaggi più importanti è questo:
“Ho paura di uscire al sole ora a causa del buco nel nostro ozono. Ho paura di respirare l’aria perché non so quali sostanze chimiche ci siano.”
Nel 1993, è stata onorata nel Global 500 Roll of Honor del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Nel 1993 Doubleday ha pubblicato il libro Tell the World, un libro di 32 pagine sui passi ambientali per le famiglie.
Cullis-Suzuki si è laureata presso l’Università di Yale nel 2002 con una laurea in ecologia e biologia evolutiva. Dopo Yale, Cullis Suzuki ha trascorso due anni viaggiando. Cullis-Suzuki ha presentato il Suzuki’s Nature Quest, una serie televisiva per bambini trasmessa su Discovery Kids nel 2002.
All’inizio del 2002, ha contribuito a lanciare un think tank basato su Internet chiamato The Skyfish Project. Il comitato consultivo speciale di Annan, lei e i membri del progetto Skyfish hanno portato il loro primo progetto, un impegno chiamato “Riconoscimento della responsabilità”, al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg nell’agosto 2002.
Il progetto Skyfish si sciolse nel 2004 come Cullis Suzuki riportò la sua attenzione su sc Hool. Si è iscritta a un corso di laurea presso l’Università di Victoria per studiare etnobotanica con Nancy Turner, terminando nel 2007.
Severn Cullis-Suzuki oggi
Severn è sposata e vive con suo marito e due figli ad Haida Gwaii, nella Columbia Britannica. Cullis-Suzuki è protagonista del film documentario Severn, The Voice of Our Children, diretto da Jean-Paul Jaud e distribuito in Francia il 10 novembre 2010. Cullis-Suzuki è membro del Consiglio internazionale della Carta della Terra.
Severn Cullis-Suzuki video discorso
Ecco il video del discorso di Cullis-Suzuki al summit delle Nazioni Unite:
La realtà dell’inquinamento è incontrovertibile ma credo che ci sia di mezzo anche un ciclico cambio climatico e bisogna andare avanti nella ricerca di energie rinnovabili. Oltretutto non si può tornare al medioevo. Sinceramente, pur dicendo delle cose vere, vedo queste ragazze come manovrate.