Da Scillipoti a Ciampolillo il passo è breve…verso il baratro. Leggendo ed ascoltando cosa si dice su Lello Ciampolillo, ex Cinquestelle e da quasi un anno nel Gruppo Misto, mi torna in mente a distanza di 10 anni quanto si diceva su Scillipoti. Il simpatico onorevole eletto nel 2008 con Italia dei valori per poi passare al Pdl, salvando il Governo Berlusconi IV. Poi abbattuto dallo Spread.
Il Governo Conte ha retto alla fiducia, contando sugli anziani Senatori a vita, che proprio Grillo voleva eliminare qualche anno fa (chiamando la Montalcino pure pu***na).
Ma se volessimo ricordare tutte le incoerenze e le giravolte dei Cinquestelle degli ultimi anni, non finiremmo più. Nonché grazie ai soliti transfughi.
Ma in realtà ad essere incoerenti ultimamente sono stati in tanti. I Cinquestelle che avevano detto che non avrebbero mai governato con Lega, Pd e Renzi. Il Pd che per bocca dello stesso Zingaretti, aveva annunciato che non si sarebbe mai alleato coi Cinquestelle. E Renzi, che pure aveva dichiarato guerra coi Cinquestelle, poi…
Ma vediamo chi è Lello Ciampolillo e le sue gaffe.
Lello Ciampolillo chi è
Chi è Lello Ciampolillo? Come riporta TPI, all’anagrafe Alfonso Ciampolillo, è nato a Bari il 2 febbraio 1972. Impiegato, nel 2009 si candida a sindaco di Bari ma in un’epoca nella quale i Cinquestelle erano ancora agli inizi e sullo “zero virgola“. Ottenendo di fatto 767 voti, lo 0,4% dei voti.
Nonostante questi numeri e come accaduto ad altri esponenti dei Cinquestelle, premiati più per la militanza che per la forza elettorale, nel 2013 viene eletto al Senato per il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Puglia. Diventa così Membro della VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) e della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Nel 2018 viene rieletto senatore sempre per il M5S. Membro della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) e della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, nel 2020 viene espulso dal Movimento 5 Stelle per la questione dei mancati versamenti al movimento frullino. Entro così nel Gruppo Misto, ma ora torna vicino ai Cinquestelle appoggiandone il governo.
Ciampolillo è stato anche al centro di un siparietto, visto che ha votato la fiducia in ritardo. Entrando dopo al Senato e dopo la seconda chiamata. Ma il Var ha confermato il suo Sì. Ora dice che gli piacerebbe fare il Ministro dell’Agricoltura e qualche maligno già parla di una promessa per il voto, anche perché qualche voce di corridoio parla di un Ciampolillo orientato al No fino al pomeriggio. Il dicastero all’agricoltura è stato lasciato vuoto proprio dalla fuoriuscita di Italia viva. Ma per quello che ha detto sul virus Xylella che ha distrutto gli alberi di ulivo in Puglia. E non solo.
Tutte le gaffe di Ciampolillo
Ecco tutte le gaffe di Ciampolillo:
Ciampolillo e la Xylella
Secondo Ciampolillo ha negato sostanzialmente l’esistenza della Xylella. L’ex esponente M5S, infatti, si è sempre opposto all’abbattimento degli ulivi perché, a suo dire, gli alberi potrebbero essere salvati con il sapone e un trattamento a base di onde elettromagnetiche.
Sul Covid-19
Ciampolillo ritiene che la cannabis e i suoi prodotti derivati, potrebbe essere risolutiva nella lotta al Covid-19. Perché aumenterebbe le difese immunitarie. Forse su questo punto non potrebbe avere tutti i torti.
Si è anche opposto all’obbligo delle mascherine. In un post su Facebook ha scritto:
Le mascherine servono solo a fermare l’influenza, non il Coronavirus. Ma non vi sentite presi in giro?
In numerosi post, inoltre ha poi espresso le sue perplessità sul vaccino anti-Covid, condividendo anche teorie no-vax e schierandosi contro l’eventuale obbligatorietà del siero anti-Coronavirus.
La casa per difendere un albero
Nel dicembre 2018, aveva annunciato di aver designato come propria residenza parlamentare un terreno in provincia di Brindisi per evitare in tutti i modi l’abbattimento di un albero di ulivo infetto da Xylella che sorgeva proprio lì. L’albero fu abbattuto un mese dopo e lui parlò di complotto.
Il problema secondo me, non è solo il Ciampolillo, Scilipoti e compagnia briscola. Il problema è chi li vota questi personaggi che in ogni caso non faranno altro che creare ulteriori problemi ad un governo già pieno di problemi.
Saluti