Come si chiamava davvero Che Guevara e quali sono le sue origini
Come si chiamava davvero Che Guevara? Come abbiamo detto nell’incipit, il suo vero nome è Ernesto Guevara, nato a Rosario, in Argentina, il 14 maggio o il 14 luglio 1928. Di famiglia borghese e primo di cinque figli, il suo nome per direttive legate alla lingua spagnola, veniva sovente accompagnato da de la Serna e/o Lynch. Benché i genitori fossero benestanti, trasmisero ai loro figli un’impronta spensierata e avventuriera. Nonché interesse per la letteratura. Trascorse i suoi primi anni di vita a Caraguatay, nella provincia di Misiones. Soffrì fin dall’età di 3 anni di asma, patologia che lo accompagnò a vita. Costringendo la famiglia a trasferirsi in una zona dal clima secco di montagna. Quindi prima Córdoba e poi Altagracia. L’asma non gli permise neanche di frequentare la scuola con frequenza, al punto che la madre gli fece da insegnante a casa fino a 17 anni.
Tra le passioni adolescenziali, sono citate scacchi, armi e letteratura. Ma anche il rugby, nonostante i problemi respiratori. Amava frequentare i ragazzi poveri di Córdoba, piuttosto che ragazzi del suo ceto. Mentre suo padre si unisce alla Acción Argentina, organizzazione antifascista simpatizzante con gli alleati, Che Guevara, benché avesse solo 12 anni, ottiene la tessera d’iscrizione e diventa già collaborativo. A 13 anni inizia il suo primo lavoro come raccoglitore di uva, ma dovette sospenderlo dopo soli tre giorni causa asma. A causa dell’asma venne anche riformato dal servizio militare e, dopo il liceo, si iscrisse a ingegneria, ma la abbandonò presto per iscriversi a medicina. Col sogno di diventare un noto ricercatore. Durante il periodo universitario, Che Guevara si avvicina alla politica, sebbene accusasse il movimento marxista Juventud Comunista di essere settario e poco elastico. In quegli anni affiancò alle sue passioni anche la fotografia. Si laureò il 12 luglio 1953.
Il viaggio in motocicletta di Che Guevara
Molto famoso nella vita di Che Guevara è il suo viaggio in motocicletta. Dapprima, aggiungendo un motore alla sua bici, partì da solo il primo gennaio 1950 verso le province rurali del nord dell’Argentina. Dal febbraio 1951 cominciò a lavorare come infermiere su mercantili e petroliere. Lavoro che gli consentì di vedere vari paesi sudamericani quali Brasile, Trinidad e Tobago e Venezuela. Nel 1951, un suo vecchio amico, Alberto Granado, propose a Che Guevara un viaggio attraverso tutto il Sudamerica. Che i due in realtà avevano in mente da anni. Fu così che Ernesto e Alberto partirono da Alta Gracia a cavallo di una motocicletta Norton 500 del 1939, soprannominata da Alberto La Poderosa II (“La Potente II”).
Durante il viaggio, i due furono colpiti da alcune scene di grave disagio sociale. A Temuco, dove i due si fermarono causa grave incidente che danneggiò pesantemente il telaio della motocicletta, videro le penose condizioni dei minatori cileni sfruttati dalle compagnie inglesi. Ma anche il maltrattamento razzista subito dagli indigeni peruviani. Nel lebbrosario di Huambo, tenuto in pessime condizioni, i due si offrirono come medici volontari. Successivamente fecero lo stesso presso il lebbrosario di San Pablo. L’ultima tappa del viaggio fu a Caracas, dove i due si resero conto del contrasto fra ricchezza e miseria. Il Che raggiunse Miami dopo essersi separato da Alberto, mentre il suo viaggio in motocicletta venne raccontato nel diario personale Latinoamericana (Notas de viaje). Dal quale è stato anche tratto il ben fatto film I diari della motocicletta, nel 2004.
Furono le cose gravi viste in quei posti che accrebbero in lui l’interesse per l’impegno politico. Nacque in lui anche l’idea che il Sudamerica non debba essere una somma di Stati diversi, bensì un’unica entità. Tornato dal viaggio, riprese gli studi in modo quasi maniacale, specializzandosi in allergologia. Anche spinto dai problemi di salute personali.
Il viaggio in Guatemala: quando Che Guevara incontrò Fidel Castro per la prima volta
Dopo la laurea, Che Guevara riprese i suoi viaggi, recandosi in Bolivia, Perù, Ecuador, Panama, Nicaragua, Honduras, El Salvador, Costa Rica (dove ebbe un primo contatto con Fidel Castro, su cui però era un po’ scettico) e Guatemala. Tutti paesi dove erano in corso sommosse sociali contro il potere vigente. Il principale contatto di Guevara in Guatemala fu la socialista Hilda Gadea, intellettuale peruviana esiliata dalla dittatura di Manuel A. Odría. Ma prese contatto anche con esuli cubani legati a Castro.
Una svolta fu il 15 maggio 1954, quando arrivò per nave un carico d’armi dalla Cecoslovacchia allora comunista in favore del Presidente Arbenz. Un piccolo esercito, armato e finanziato dalla CIA (appoggiata dalla United Fruits) e comandato da Castillo Armas, entrò in Guatemala il 18 giugno, mentre la popolazione era stata bombardata qualche giorno prima. In pochi giorni i golpisti presero il potere. Che Guevara diede il suo aiuto come medico impegnandosi poi nella resistenza.
Quanto successo in Guatemala, consolidò l’opinione in Ernesto che gli Usa fossero una potenza imperialista e che avrebbe messo il naso nelle questioni latinoamericane. Così si convinse che solo il socialismo, ottenuto tramite lotta armata, avrebbe risolto i problemi dei paesi oppressi e indigenti.
Il ruolo di Che Guevara nella rivoluzione cubana
Lasciato il Guatemala raggiunse il Messico il 21 settembre 1954 e mentre consolidava il suo amore per Gadea (si sposarono nel 1955, avendo anche una figlia), Guevara ritrovò vari esuli cubani, fra cui Ñico López che lo mise in contatto con Raúl Castro. Quest’ultimo gli presentò suo fratello Fidel Castro, leader del Movimento del 26 luglio. Anch’egli lì dopo il fallito attacco alla caserma Moncada. Che Guevara e Fidel Castro ebbero una lunga conversazione nel corso di tutta la notte e convennero nell’idea di dover abbattere il regime del dittatore fascista cubano Fulgencio Batista.
Cosa significa Che soprannome Guevara
Nel 1955 Fidel Castro organizzò i guerriglieri, addestrandoli per 3 mesi. Vi partecipò anche Ernesto Guevara, che durante questo periodo assunse il soprannome di Che. Cosa significa Che, soprannome di Guevara? Trovava la sua origine nel fatto che Guevara utilizzava spesso l’intercalare che, che non ha un significato preciso, ma viene utilizzato in Argentina per richiamare l’attenzione di un interlocutore. I cubani, probabilmente, non la capivano.
Che Guevara cosa ha fatto
Nel 1956 vi furono vari tentativi di sgominare Castro e i suoi, mentre venne anche arrestata con Hilda e la sua bambina. Oltre Guevara, rilasciato solo 57 giorni dopo, forse in cambio di pagamento. Il 24 novembre 1956 i castristi si riunirono a Tuxpan, dopo una partenza improvvisa a causa di un tradimento da parte di uno di loro. Si imbarcarono sulla nave Granma. Troppo piccola per ospitare tutti. Il 2 dicembre sbarcarono sulla spiaggia cubana di Las Coloradas, zona paludosa nei pressi di Niquero. Furono attaccati dai militari di Batista e metà di loro morì. Che Guevara se la cavò con una ferita al collo, quasi mortale. I sopravvissuti furono 12, a cui si aggiunsero cinque contadini incontrati dopo lo sbarco. Trovarono riparo sui monti della Sierra Maestra. A loro si aggiunsero sempre più persone, mentre Che Guevara fungeva un duplice ruolo di medico e combattente. Ma sempre colpito dall’asma.
Nel luglio 1957 Fidel lo nominò comandante della seconda colonna dell’esercito guerrigliero, la quale avrebbe dovuto operare nella valle El Hombrito, a est del Pico Turquino. Cosa che lo inorgoglì molto. Nacque anche un giornale clandestino El Cubano Libre, su idea proprio del Che. Nonché Radio Rebelde. La truppa del Che ebbe alterne fortune.
A fine 1958, le truppe guidate da Che Guevara svolsero le missioni più rischiose su Santa Clara. Accortosi dell’avanzata delle truppe castriste e dalla graduale resa dei suoi più alti ufficiali, Batista fuggì da Cuba nella Repubblica Dominicana il 1º gennaio 1959. Il giorno successivo la truppa guidata da Che Guevara a L’Avana, capitale cubana, occupando la fortezza militare “La Cabaña”. Per sei mesi ebbe l’incarico come comandante della prigione, dove sovrintese ai processi e alle esecuzioni di circa cinquantacinque militari, ex ufficiali del regime di Batista, membri del BRAC. Al contempo, formò una scuola per alfabetizzare gli ex combattenti e incontrò anche Salvador Allende. Futuro, seppur per soli tre anni, presidente del Cile.
Il 7 febbraio 1959, Che Guevara ottenne la cittadinanza cubana, divorziò da Hilda Gadea e il 2 giugno successivo sposò Aleida March. Una militante del Movimento del 26 di luglio. Con ella già viveva da un anno ormai. Quell’anno, il suo impegno militare non cessò. Infatti, collaborò all’organizzazione di tentativi rivoluzionari a Panama e nella Repubblica Dominicana. Rappresentò anche Cuba all’estero, recandosi nella Jugoslavia del maresciallo Tito e a New York. Ma anche in altri Paesi, come Cina, Egitto, Ghana, mentre la visita ad Algeri del 24 febbraio 1965 fu la sua ultima a livello internazionale.
Quando Che Guevara e Fidel Castro si separarono
Dopo quella visita, Che Guevara fece ritorno a Cuba, dove fu accolto in modo solenne da Fidel Castro e altre personalità di spicco. Tuttavia, tra le due figure cominciò a crearsi una frattura, giacché Che Guevara era più vicino alla Cina, mentre Castro più vicino all’Unione sovietica. Anche perché Cuba era fortemente dipendente da essa. Tuttavia, tra Cina e Urss non correva buon sangue e la frattura definitiva tra i due si ebbe quando l’Urss ritirò i missili nucleari dall’isola. Scelta che dal Che venne considerata un tradimento. I due convenirono sul fatto che la rivoluzione cubana doveva essere esportata in Africa. Con il Congo (allora ancora colonia belga) primo paese. A sostegno del movimento marxista dei Simba, favorevole a Patrice Lumumba. La rivolta però fallì, perché gli stessi insorti congolesi remarono contro Ernesto Guevara, non riconoscendolo loro leader militare. Dato che Fidel Castro aveva reso pubblica una sua lettera, decise di non tornare più a Cuba e visse in clandestinità per sei mesi tra Dar-es-Salaam, Praga e nella Repubblica Democratica Tedesca.
Morto Fidel Castro: biografia del Lider Maximo che portò comunismo a Cuba
Che Guevara in Bolivia
Il medico rivoluzionario decise di tornare in America Latina e aiutare i guerriglieri in Bolivia, non prima però di averli addestrati. In questo lo aiutò Castro, comprandogli un appezzamento di terra dove svolgere le esercitazioni. Ma le voci di una sua presenza in Bolivia nel 1967, e il ritrovamento di foto proprio in quella terra, fecero intendere che il Che fosse lì alle autorità locali. Il suo gruppo era composto da circa 50 combattenti chiamato ELN (acronimo di Ejército de Liberación Nacional de Bolivia). Ottenne varie vittorie, ma persero anche due gruppi guerriglieri, uccidendo uno dei capi. Storici ritengono comunque che più che preparare la rivoluzione in Bolivia, Guevara stesse addestrando guerriglieri da portare in Argentina.
Quando e come è morto Che Guevara
L’esercito di Che Guevara subì una pesante imboscata a causa di un contadino che sotto tortura da parte dell’esercito svelò il luogo del possibile attraversamento del fiume da parte dei guerriglieri. Era inizio ottobre quando si rifugiò in un canalone, ormai con pochi viveri e poche vie di fuga, e fu circondato dalle forze militari boliviane. I quali lo catturarono assieme ad altri guerriglieri l’8 ottobre del 1967 a Yuro, a pochi chilometri dal villaggio di La Higuera. Fu portato in una scuola dove passò la notte e dietro richiesta, gli fu portato da mangiare. Che Guevara fu ucciso nel primo pomeriggio successivo, il 9 ottobre 1967. Sulla sua fucilazione e sulle sue ultime parole pronunciate si rincorrono miti e leggende. Come è normale che sia. Fatto sta che il suo cadavere fu legato ai pattini di un elicottero e portato a Vallegrande, dove venne adagiato su un piano di lavaggio dell’ospedale e mostrato alla stampa. Voci contrastanti riguardano anche il volere della CIA sul suo conto: se aveva voluto o meno la sua morte. Secondo quest’ultima tesi, la CIA voleva utilizzare il Che per processarlo e attraverso lui, processare tutta Cuba.
Dove è sepolto Che Guevara
Il 28 giugno 1997 i suoi resti furono esumati in una fossa comune a Vallegrande. Dopo qualche giorno furono riportate a Cuba assieme a quelle di altri sei combattenti cubani caduti in Bolivia. Il 17 ottobre le spoglie dei sette furono riposte in un mausoleo costruito appositamente nella città cubana di Santa Clara. Una scelta non casuale, visto che lì, 39 anni prima, si era svolta la battaglia decisiva della rivoluzione cubana. Il monumento è corredato da una grande statua con la scritta “Hasta la victoria siempre”, nonché da una lapide con la parte iniziale del testo del famoso ordine di Fidel Castro il 21 agosto 1958.
Che Guevara e i crimini di guerra
Che Guevara viene accusato di svariati crimini di guerra. Come fucilazioni ordinate, creazione di campi di lavoro forzati, lager, persecuzioni di omosessuali (per un approfondimento leggere questo post). Quanto a queste ultime, Fidel Castro abolì il reato di omosessualità nel 1997 e nel 2010 chiese scusa prendendosi tutte le colpe.
Figli di Che Guevara
Che Guevara ebbe come visto due mogli. Hilda Gadea, con la quale ebbe una figlia, Beatriz Guevara Gadea, detta Hildita, nata il 15 febbraio del 1956 e morta il 21 agosto 1995. Dalla Gadea divorziò nel 1959. Nel 1959 si sposò con Aleida March Torres, con la quale ebbe 4 figli: Aleida Guevara March, Camilo Guevara March, Celia Guevara March ed Ernesto Guevara March. Nati tra il 1960 e il 1965. Si parla anche di un figlio nato da una relazione extraconiugale con Lidia Rosa López: Omar Perez, nato il 18 marzo 1964.
Shathup
Il “Che”, soprannominato “il macellaio del carcere-mattatoio di La Cabana”, fu in realtà un avventuriero ? così come ancor oggi lo definiscono i gruppi politici ultra radicali comunisti ?