Perché i cattivi del Cinema sono calvi? La possibile risposta

Perché i cattivi del Cinema sono calvi? La possibile risposta

Gli esempi sono tantissimi e li elencheremo di seguito. Ma perché i Cattivi sono quasi sempre senza capelli? Ecco una possibile risposta.

Chi ama il Cinema, soprattutto i film Marvel e Dc Comics, ma anche quelli di fantascienza, horror e di azione, avranno molto probabilmente notato che i Cattivi – in gergo chiamati Villain – quasi sempre sono calvi.

Gli esempi sono tantissimi e li elencheremo di seguito. Ma perché i Villain sono quasi sempre senza capelli? Ecco una possibile risposta.

Cattivi del Cinema calvi: il lungo elenco

Molto probabilmente ne dimenticheremo qualcuno, ma proviamo ad elencare i tanti esempi:

  • Big (vero nome: Bonaparte Ignace Gallia nel romanzo, dottor Kananga nel film) è un personaggio immaginario, nemico dell’agente segreto James Bond, e il principale antagonista del secondo romanzo di Ian Fleming, Vivi e lascia morire (1953) e dell’ottavo film della serie, Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973);
  • Cassandra Nova, interpretata da Emma Corrin in Deadpool & Wolverine;
  • Lex Luthor, interpretato tra gli altri, da Gene Hackman e Jesse Eisenberg nei film di Superman;
  • Thanos nella Infinity Saga;
  • Ciro Di Marzio, Gomorra la serie;
  • Nightmare, protagonista dell’omonima saga horror;
  • Elliot Spencer, protagonista della serie cinematografica horror di Hellraiser;
  • Mister Freeze, villain nei film e fumetti di Batman.

Perché i villain nel Cinema sono calvi?

In realtà, il primo villain calvo della storia è stato Riccardo III di Shakespeare, un’opera che contribuì a definire l’immagine del cattivo fisicamente segnato e visibilmente diverso dal resto dei personaggi. Ma è nella seconda metà del ‘900 che questo stereotipo si consolida.

Come spiega Collider, in passato la calvizie era considerata una parte normale della vita quotidiana, come testimoniano antichi dipinti e rappresentazioni artistiche, tra cui quelli dell’Antico Egitto. Ma è a partire dal XX secolo che questa condizione estetica è stata stigmatizzata e trasformata in un simbolo di debolezza o addirittura di malattia. Amplificato da media e film sfottò. Anche propedeutici alla vendita di prodotti che promettono la sua risoluzione, facendo leva sul disagio psichico delle persone. Oggi alcuni paesi come la Turchia o l’Albania organizzano autentici viaggi della speranza, per trapianti a basso costo.

Un cambiamento culturale che ha portato così alla percezione della calvizie come un difetto da correggere, contribuendo a perpetuare stereotipi negativi. Di contro, gli eroi sono generalmente capelloni.

Cattivi calvi: per le donne lo stereotipo è ancora più efficace

Per le donne, poi, la situazione è ancora più accentuata, visto che consolidate norme sociali e culturali associano i capelli femminili alla bellezza, alla femminilità e alla salute. Non a caso, nell’ultimo film Deadpool & Marvel, il nemico Cassandra Nova è interpretato da una donna. Il che rende la sua immagine di cattivo ancora più potente e riuscita.

La calvizie diventa così simbolo di ribellione contro le norme sociali, un’affermazione di potere e autonomia. Non a caso, molte donne rasano i capelli pur non avendo questo problema, proprio per lanciare un segnale di ribellione alle norme borghesi pre-costituite.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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