Caso Ilaria Alpi, ucciso unico condannato: solito affossamento della verità?

Ucciso Oman Hassan, unico condannato per caso Ilaria Alpi

Come riporta RaiNews, Hashi Omar Hassan è morto ieri 6 luglio per l’esplosione di una bomba piazzata sotto il sedile dell’auto. Si tratta del cittadino somalo condannato e poi assolto per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Horvatin. Fu condannato in secondo grado e in Cassazione, ritenuto parte del commando che, come vedremo, ha ucciso i due inviati.

Nel 2016 Hashi Omar Hassan è stato però assolto dopo 16 anni di detenzione, ottenendo anche un risarcimento dallo Stato italiano di 3milioni di euro.

La sua morte va ad aggiungersi a 18 anni di misteri ed omissioni. Probabilmente, qualcuno ha voluto mettere a tacere per sempre l’uomo, che avrebbe potuto fare importanti rivelazioni sul caso.

Il caso Ilaria Alpi

Il 20 marzo 1994 il caso Ilaria Alpi compirà trent’anni. Trent’anni fatti di dubbi, misteri ed insabbiamenti. Ilaria Alpi, 28 anni, era inviata in Somalia per il Tg3 e venne uccisa nel corso di una sparatoria a Mogadiscio assieme all’operatore Miran Hrovatin, 45enne.

Questa la dinamica: un commando di sette persone si affianca alla loro auto e spara molti colpi di kalashnikov, per poi fuggire. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin seguivano da vicino la missione Onu in Somalia “Restore Hope“. Per la Alpi era già la settima missione da inviata nel paese africano.

L’inchiesta inizierà a prendere una svolta il 9 aprile 1996, quando Il pm iscrive sul registro degli indagati, quale mandante del delitto, il sultano di Bosaso: Abdullahi Mussa Yussuf. Si tratta dell’ultima persona che l’inviata Rai aveva intervistato prima di morire, per fare luce su un presunto traffico di armi effettuato dai pescherecci di una società italo-somala. La posizione del sultano sarà poi archiviata.

Ma la pista del traffico di armi resterà la principale, con gravi sospetti sul nostro stesso Paese, con qualcuno, magari anche in alto, che avrebbe voluto la morte di Ilaria per tacere le possibili implicazioni dell’Italia nel traffico di armi.

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