La carta dedicata a te è la nuova misura del Governo Meloni per contrastare il caro-vita. Vediamo come funziona, i requisiti e cosa non va.
Di tanto in tanto, la Casta si ricorda dei meno abbienti, con misure varie, che puzzano più di elemosina piovuta dal cielo di tanto in tanto. Mentre poi i prezzi continuano a salire, le tariffe dei servizi idem e problemi strutturali come disoccupazione e inefficienze varie (scuola, ospedali, servizi ai diversamente abili, ecc.) continuano allo stesso modo a non essere risolti.
Il Reddito di cittadinanza, almeno nei suoi principi, era stato pensato per introdurre finalmente anche in Italia (unico paese dell’Ue a non averlo insieme alla Grecia, guarda caso) un Reddito universale. Allo scopo parallelo di rendere più funzionanti gli uffici di collocamento, diventati ormai solo degli uffici informativi e burocratici. Poi è andata come è andata.
L’ultima elemosina si chiama “Dedicata a te“. Vediamo a chi è destinata, come funziona e cosa non va.
Carta dedicata a te: come funziona e a chi spetta
Come spiega ANSA, la carta dedicata a te sarà disponibile per le famiglie di almeno tre componenti e Isee fino a un massimo di 15.000 euro. Conterrà un valore di 382,50 euro per l’acquisto di beni di consumo alimentare e sarà attivabile fino al 15 settembre 2023. Dopo quella data, i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra gli altri beneficiari.
E’ stata presentata dai ministri Giorgetti e Lollobrigida tramite conferenza stampa, ma anche dalla Meloni in un videomessaggio dove sembrava Galadriel ne Il signore degli anelli.
Come richiedere la carta Dedicata a te
Per questa carta non occorrerà fare nulla. Le famiglie aventi diritto sono state individuate dall’Inps, che sta comunicando la lista ai Comuni. I quali, a loro volta, dal 18 luglio manderanno la comunicazione ai beneficiari tramite lettera. Il giorno prima, invece, partirà la distribuzione delle carte agli Uffici Postali. Il ritiro dovrebbe esser possibile dal 24-25 luglio.
In caso si ritenesse di far parte dei beneficiari ma non si è ricevuta alcuna lettera entro la fine di luglio, il consiglio è di recarsi al Comune e chiedere informazioni. Non tutti gli enti locali sono così efficienti.
Perché la carta dedicata a te è un bluff
Rispetto al caro-vita, la carta dedicata a te sembra una presa in giro. Come ben sintetizza la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi:
Dopo aver tolto il Reddito di Cittadinanza a 500 mila nuclei familiari in povertà, il governo lancia in pompa magna quello che è solo un contributo una tantum di 383 euro: l’equivalente di un solo caffè al giorno
Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, punta il dito contro i colossi dell’energia che si stanno arricchendo:
i colossi energetici che hanno accumulato extraprofitti per 40 miliardi non vengono tassati, mentre ai poveri va un euro al giorno
In effetti parliamo di 32 euro al mese, meno di un caffè al giorno. Oppure un’unica spesa al supermercato di medie proporzioni. Inoltre, non è una misura cumulabile con altre e sono state escluse famiglie con solo due persone e peggio ancora i single. Proprio come faceva il Fascismo, che coccolava i ricchi, vedeva i ceto medio-bassi come lavoratori senza pretese, i poveri avevano elemosine e chi non aveva prole era assimilabile a un peso per la società. Dio, Patria e famiglia.
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